CAPITOLO 9

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S: "TU, LURIDO BASTARDO, CHE CAZZO CI FAI QUI?!?!" sono sulla porta di casa, senza la forza di fare niente. Non ho il coraggio di muovermi o di parlare. Lui è qui, il mio incubo peggiore è davanti a me ed io non riesco a fare un cazzo. Sento le lacrime scendere veloci lungo le mie guance, il mio viso impassibile.

J: "Ehi piccola non sei contenta di vedermi?" Dice ignorando del tutto le parole di Sara e la presenza dei miei amici.

A: "Non chiamarla così! Vattene immediatamente e non farti più vedere!" Dice a denti stretti. Will, che non sapevo minimamente cosa stesse facendo,, arriva dietro di me e cinge i miei fianchi con fare protettivo.

W: "Non so chi sei, né che diamine vuoi da Giorgia, ma se sta così sicuramente non è contenta di vederti, quindi vattene e non farti vivo un'altra volta. Sento il suo corpo irrigidirsi quando Justin posa lo sguardo su di lui, ma non fa trapelare emozioni, se non la rabbia.

J: "E tu chi saresti per pensare di parlarmi così di ciò che vuole lei?" riesco a vedere nei suoi occhi della rabbia mista a divertimento. Per lui è tutto un gioco?! Ditemi che sto sognando.

W: "Non sei tu quello che fa le domande. Poi tu chi credi di essere per presentarti qui e fare il gradasso?!"

Will'sPov (ultimo)

È bruttissimo vedere la mia fidanzata ridotta così, è bianchissima e ho come la sensazione che possa svenire da un momento all'altro. Qualsiasi cosa mi nasconde, qualsiasi segreto, riguardante il suo passato, non mi ha detto, sono sicuro che questo ragazzo centra qualcosa.

J: "Veramente io sono il ragazzo di quella che tieni fra le braccia, quindi ti pregherei di lasciarla." A quelle parole sento la rabbia ribollire nel mio sangue. Quando abbasso lo sguardo per guardare Giorgia la vedo sbiancare ancora di più mentre cerca di parlare, con scarsi risultati guarda Sara e Aurora in cerca d'aiuto.

S: "La tua ragazza?! Non dire stronzate, tra voi è finita quando tu hai fatto certe cose, quindi ti chiedo, per l'ultima volta con gentilezza, se te ne vai e non ti fai più vedere." Posso leggere la rabbia sul volto di Sara, Niall che si mette vicino a lei. Il sorrisetto di Justin si ingrandisce quando sposta lo sguardo su tutti noi per poi fermarsi su Giorgia che tiene il volto rivolto verso il basso.

J: "Non me ne vado finché non me lo dice lei." Indica la MIA ragazza che istintivamente, presa alla sprovvista, alza lo sguardo incontrando gli occhi di questo coglione qua davanti. Posso sentire il suo corpo esile irrigidirsi alle parole di Justin.

Giorgia'sPov

G: "Vattene." La mia voce esce fin troppo sottile ma, sinceramente, mi sorprende che sono riuscita a parlare.

J: "Piccola, non ti sento." Il suo tono divertito aveva un non so cosa di dolce, non so minimamente il perché.

G: "Ti prego, vattene." Dico con la voce leggermente roca per via delle lacrime. Alzo lo sguardo incontrando i suoi, color nocciola, che si addolciscono immediatamente alla vista delle guance bagniate e degli occhi rossi.

J: "Va bene piccola, me ne vado, ma prima o poi dobbiamo parlare." La sua voce è tranquilla e comprensiva. Non è il Justin che conosco, quello che, tutte le notti, fa parte dei miei incubi. Lo guardo mentre si allontana e sale in macchina andandosene. Mi giro nascondendo il volto nel petto di Will che mi stringe, mi accarezza la schiena e mi sussurra parole confortanti, mentre io scoppio in un pianto silenzioso ma incontrollabile.

W: "La porto un po' di sopra per farla calmare un po'." Faccio in tempo a sentire la fine della frase, poi le mie gambe cedono, la vista si appanna e perdo i sensi. Quando mi sveglio sento una mano intrecciata con la mia e un leggero solletico sul braccio. Provo ad aprire gli occhi e, dopo vari tentativi, ci riesco. Appena riesco a mettere a fuoco, vedo una cascata di ricci sul mio braccio, Will si è addormentato seduto su una sedia vicino al mio letto, la testa appoggiata al materasso. È così bello mentre dorme, le labbra carnose e rosee sono leggermente dischiuse, le ciglia lunghe, il respiro regolare. La sua mano che stringe la mia, sembra un angelo. Passo la mia mano tra i suoi capelli accarezzandoli, lui si muove leggermente prima di sussurrare il mio nome e svegliarsi.

The Shadow Inside MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora