Iri era in totale balia del groviglio formato dai bambini cadaverici, incapace di liberarsi.
Con molta difficoltà, poiché non era facile distinguere i dettagli in quella confusa marmaglia di carne grigiastra, osservai con sgomento che alcuni di loro l'avevano afferrata per le caviglie, le braccia, le spalle e la tiravano con forza, come a volerla spingere al suolo.
Il loro comportamento era molto più strano di quanto avevamo visto in passato, sembravano avere delle intenzioni precise, senza contare che erano anche molto più aggressivi; invece di toccarla e spingerla, questi bambini le si aggrappavano addosso e la trascinavano giù, con insistenza, incuranti delle sue suppliche.
Le urla di Iri iniziarono a farsi più forti, la sua era una disperata richiesta di soccorso, un intenso terrore che dava forza alle sue grida. Nonostante stesse cercando di divincolarsi con tutte le sue energie, sembrava quasi affogare sotto quell'onda di corpi scheletrici e deformi. Era uno spettacolo aberrante, un'immagine davvero terribile da sostenere.
<<C-cosa facciamo?>> esclamò Nieve.
Bella domanda... Non avevo la minima idea di cosa fare.
Già raggiungerla era stata un'impresa, quando si era trattato di farsi largo in un piccolo gruppetto, ma ora sembrava inconcepibile anche solo pensare di lottare contro tutte quelle creature in una volta sola. Nonostante tutto, però, entrambi sapevamo che non potevamo abbandonarla.
Lentamente, cercai di avvicinarmi, scavalcando come potevo i bambini che si trascinavano sul suolo. Se fossi riuscito ad avvicinarmi abbastanza, forse sarei stato in grado di tirare via Iri da quel groviglio, a trascinarla in salvo in qualche modo
Le mie caviglie e i miei piedi, così come il terreno sottostante, divennero presto invisibili, totalmente ricoperti da quei corpicini deformi; sembrava quasi di avanzare in una viscida palude grigiastra, una palude dotata di volontà, di movimento, di graffiante terrore. Il freddo che mi provocava il contatto con quelle creature era orribilmente penetrante.
Il mio sguardo era fisso su Iri, il cui volto iniziava a sparire del tutto sotto la massa di corpi, e, nel frattempo, cercavo di tenere sotto controllo i bambini, pronto a scattare ad ogni loro possibile ritorsione verso me o Nieve. Ma, ancora una volta, non sembrarono preoccuparsi minimamente di noi.
Provai a stendere il braccio, cercando di allungarmi sopra tutti quei piccoli mostricciatoli, nel tentativo di raggiungerla. Nieve, con grande coraggio, cercò di aiutarmi, avanzando, con passo tremante ma deciso, tra tutta quella confusione, ignorando anche le conseguenze del tocco intorpidente dei bambini.
<<Resisti Iri!>> le gridò, cercando di farsi sentire.
Nonostante i nostri sforzi, quel tumulto di cadaveri premeva sempre di più su di lei. La sua voce venne totalmente coperta, il suo corpo scomparve al di sotto di quella informe cappa e, a poco a poco, rumori sinistri e orripilanti iniziarono a sovrapporsi ai suoi lamenti.
Disperato, provai ancora ad allungare il braccio, quasi rischiando anche io di cadere, cercando in qualche modo di scacciare via i bambini defunti.
Mi sporsi nuovamente...
All'improvviso uno schiocco breve e secco risuonò dal cuore di quella massa informe e uno schizzo di sangue caldo mi colpì sul viso e sul braccio teso.
Nieve, rimasta pochi passi più dietro, sussultò orripilata e si porto le mani alla bocca, gli occhi sgranati.
<<NO!>> urlai con tutta la forza che avevo nei polmoni.
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ANIESKA | Le Anime Perdute
HorrorNessuno può entrare nella Foresta Orientale prima della Cerimonia della maggiore età: al villaggio ne è fatto divieto assoluto, specialmente per i più giovani. Ogni ragazzo cresce abituandosi ai moniti dei più grandi, educato fin da piccolo a rispe...