Capitolo 17. Tasselli

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<<I-Il rituale?>>

<<Lo pensi davvero?>> chiese Khorine.

<<Se ricordate>> continuò Tersicore, riacquisendo lentamente in viso il suo colorito fisiologico <<abbiamo determinato che riunire Anieska con il suo amato Hamal potrebbe essere la chiave per placare la sua sete di vendetta.>>

<<Vero.>> dissi, senza capire ancora bene dove volesse andare a parare <<Trovare lo spirito del figlio potrebbe darle finalmente pace e spezzare il potere che ha su questo mondo.>>

Eppure - dannazione - qualcosa non tornava!

Mentre pronunciavo quelle parole, l'immagine delle unghie di Anieska mi passò per l'ennesima volta davanti agli occhi e la mia convinzione si raccartocciò su sé stessa. Quel dettaglio era troppo in contrasto con tutto quello che era successo fino ad allora, troppo anomalo in mezzo alle tante teorie che avevamo formulato. Ero portato a pensare che ci fosse qualcosa che stavamo ignorando senza rendercene conto.

<<Se riusciamo a eseguire il rituale descritto nella pergamena che avete trovato, forse potremmo invocare lo spirito di Hamal.>> concluse Tersicore.

<<Pensi davvero che possa funzionare una cosa del genere?>> domandò Nieve.

<<Rituali di questo tipo erano molto comuni tra le sette esoteriche bandite dal culto. I padri sacerdoti ne conservavano il sapere ma, prudentemente, condividevano il contenuto dei Grandi Volumi solo con coloro che avevano pronunciato i voti. Molti riti venivano svolti in periodi specifici dell'anno, erano il mezzo coi quali ci si poteva mettere in connessione con le forze che operano nel cosmo e nella dimensione dell'essere.>>

Fece una breve pausa, prendendo un grosso respiro.

<< I rituali come questo, invece, erano perlopiù proibiti... Le finalità per cui essi venivano adoperati bastavano a farne una conoscenza fin troppo pericolosa... Se poi aggiungiamo il fatto che spesso richiedevano pratiche efferate e disdicevoli, viene facile immaginare come si cercasse di limitare il loro utilizzo. Nonostante i divieti, però, ricordo che frequentemente si dovette intervenire per contrastare le azioni di chi aveva osato portarli a termine.>>

<<Perché qualcuno avrebbe dovuto scegliere di dedicarsi a questi riti se erano così terribili da eseguire?>> chiese Abohr.

<<I motivi potevano essere tanti...>> rispose Tersicore <<Sarebbe complicato spiegarvi per filo e per segno come funzionano le energie occulte, in che modo si possano manipolare le forze e i magnetismi che ci circondano, che impregnano il nostro mondo, descrivervi cosa si può fare e cosa no... Vi basti sapere che, se eseguiti correttamente, certi rituali potevano realizzare cose portentose... Donare potere, forza fisica, conoscenza...>>

<<In effetti, già solo l'idea di poter resuscitare qualcuno...>> commentò Nieve.

<<Non resuscitare.>> la interruppe Tersicore <<Nessuna pratica potrebbe mai richiamare un defunto, restituirgli quell'afflato che irrora ogni essente. Quello che si può fare è richiamare le energie che hanno permeato il corpo quando esso era in vita... >>

<<Mmmhh... Cioè?>>

Tersicore si grattò la testa, in difficoltà.

<<Detto in maniera triviale, è la cosa più vicina a come la maggior parte delle persone si immagina un fantasma. È un simulacro, un'impronta di quello che una volta era il vivente... Dopo il rituale, esso assume una forma concreta, ma non fa più parte del mondo dei vivi... Rimane comunque un'entità defunta, appartenente all'aldilà. Quella che si può vedere è solo la sua manifestazione nel mondo reale.>>

ANIESKA | Le Anime PerduteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora