Isabella pov
Io giuro non so come fare con Ly, credo che queste idee gli vengano di notte mentre dorme, perchè ogni tanto arriva e mi fa un’uscita più strana dell’altra e io sto lì ad assecondarla sempre perché lei è la mia migliore amica; è come una sorella per me. Mi ricordo ancora il primo giorno che sono arrivata a scuola e la prima volta che l’ho vista…non potrò mai scordare quel giorno.
*Flashback*
Mi avvicinai a lei, era intenta ha leggere un libro ed aveva un modo un po’ bizzarro nel vestirsi…
Io “Ciao.”
Lei mi guarda un po’ perplessa…
Lydia “Stai parlando con me?”
Io “Si, perché?”
Lydia “No, sai è la prima volta che qualcuno mi parla…”
Io “Oh, perché?”
Più la guardavo più mi sembrava una tipa bizzarra, indossava dei leggins neri lucidi abbinati con un maglioncino bordeaux e una bandana nera…aveva degli anfibi anch’essi bordeaux…e…degli occhiali…era immersa nel libro che notando bene parlava di cocktail.
Lydia “Bhe, tutti credono che io sia solo una bugirda…”
Io la guardo perplessa…è starna si, ma sembra molto simpatica…lei nota il mio sguardo un po’ disorientato…
Lydia “Ti do un consiglio…non parlarmi se no dopo nessuno ti rivolgerà la parola.”
Dopo quella frase si è subito rimessa a leggere, mi dispiaceva molto e presi la decisione più ragionevole che potessi mai fare in tutta la mia vita, cioè di diventare sua amica al posto di conoscere una massa di cretini che chissà per quale motivo ha messo da parte una ragazza così bella, si perchè dovete credermi, lei è davvero bella. Così presa la mia decisione mi siedo sul banco vicino a lei…
Io “Sai, non mi frega di ciò che penserà la gente. Piacere io sono Isabella, ma chiamami Izzy, e da oggi saremo amiche che tu lo voglia o no”
Mi guarda con occhi e bocca spalancati, non ci poteva credere…
Lydia “Oh. Allora ciao pazza che si è condannata. Io sono Lydia, ma puoi chiamarmi Ly.”
*Fine flashback*
Quel giorno davvero mi ero condannata perché poi nessuno si avvicinò, ma a me non importava, io avevo conosciuto una ragazza dolcissima e che tra l’altro non aveva mai detto una bugia perché lei aveva sempre detto la verità solo che nessuno le aveva creduto e aveva preferito lasciarla sola, in un angolo, col suo stile un po’ punk rock e i suoi adorati libri. Tutto questo bellissimo pensiero l’ho fatto durante l’ora di alimentazione e la professoressa interrompe i miei bellissimi pensieri/ricordi dicendomi che dovrò dare l’esame orale il 28 giugno il che significa che sarò la prima, l’unica cosa positiva che dal 28 giugno alle 11 sarò libera e il lato negativo, quello peggiore è che lei non ci sarà. La mia migliore amica non ci sarà perché è a Roma. Mi manca tantissimo, non vedo l’ora di poterla riabbracciare, qua è dura senza di lei ma per fortuna esiste whatsapp e skype quindi ci sentiamo sempre. Domani le dirò il giorno e l’ora dell’esame e spero con tutto il cuore che si sbrighi a dare i suoi di esami perché ho bisogno di lei. Mi sento sola…questa è stata la mia condanna per essere diventata sua amica, ma ne è valsa la pena. Lei è la ragione per cui rido sempre. Ma da quando ha finito scuola e io sono rimasta da sola…mi è caduto il mondo. Si è vero che mi portava a scuola in macchina ogni mattina e mi veniva a riprendere, cioè per amore o per forza se no tornavo a casa e moriva… Hops!!! Mi sa che però non ho detto la mia storia…bhe io mi sono trasferita a Milano da sola, i miei genitori viaggiano molto e ha casa ci sono una volta ogni tre mesi, mi mandavano i soldi per tutto, bollette, spesa, eccetera solo che mi sentivo molto sola…dopo aver conosciuto Lydia e andando a casa sua ho notato che non c’era nessuno e mi ha detto di essere andata via di casa prima di iniziare le superiori perché i suoi genitori non le lasciavano fare ciò che voleva, cioè suonare la chitarra e fare l’alberghiero, una notte ha fatto le valigie ed è scappata e da come ho notato non chiama mai a nessun parente e tanto meno loro sanno dove si trova, quindi lei era sola io ero sola e abbiamo deciso di vivere insieme tanto i miei genitori erano più fuori che dentro casa e quando gli ho raccontato tutti sono stati più che felici di accoglierla in famiglia. Per questo motivo lei mi viene a prendere e mi porta a scuola tutti i giorni. Bhe questa è la mia storia…ma adesso è tornato tutto come prima visto che lei è ha Roma. Si è vero che non starà li per sempre ma mi sento vuota senza lei in casa, la mattina si alzava, mi faceva la colazione e per svegliami alcune volte usava la sua grazia da elefante…prendeva la chitarra elettrica, l’attaccava all’amplificatore, lo metteva al massimo e suonava e cantava alle 7 di mattina. Non immaginate quanto potevo odiarla, ma adesso sono più le volte che faccio tardi a scuola perché non mi sveglio che quelle che sono in orario e poi salto la colazione praticamente sempre. Senza di lei sono persa, come un ago in un pagliaio. Adesso ho capito cosa vuol dire avere una sorella.
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Never Say Never {SOSPESA}
RomanceQuesta storia parla dei 5sos e di tre ragazze. Di un sogno che si realizza e di come si incroceranno le loro strade. Buona lettura. Lasciatemi dei commenti soprattutto se avete delle idee per la storia. Sono aperta a tutto. Baci baci.