INCUBO

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Noya's pov

Entrai in casa e mi diressi verso la camera di Hinata

Mentre salivo le scale, ripensai e quello che aveva detto il ragazzo

"-Non ti fidi di noi non è così?! Posso capire, non è facile fidarsi del proprio nemico. Ma purtroppo, a volte non abbiamo scelta.-"

"è vero, a volte la vita non ti lascia scelta" Entrai nella stanza e mi sedetti affianco al letto di Hinata, dormiva serenamente

-Spero che tu stia bene-

Mi sdraiai al suo fianco e mi addormentai

Mi risvegliai dopo un po', avevo dormito circa un'ora, quindi decisi di andare a vedere cosa facessero i ragazzi

Mentre scendevo notai una figura che si stagliava in mezzo alla cucina, era Tanaka, aveva lo sguardo rivolto a terra

-Hey ciao, che ci fai qui?-

Non mi rispose, continuò a tenere lo sguardo verso il basso

-Come hai potuto-

-E?-

-Come hai potuto-

-Come ho potuto cosa- Non capivo; cos'era venuto a fare e come ci era arrivato?

-Come hai potuto allearti con degli umani, perché, sono un nostro nemico, come hai potuto farlo Nishinoya?!-

-A-aspetta un attimo, lasciami spiegare...- Ero ancora più confuso, iniziai ad indietreggiare lentamente, lui alzò lo sguardi verso di me, aveva gli occhi arrossati dalle lacrime

- Non c'è nulla da spiegare, noi ci fidavamo di te e tu ci hai traditi... eri l'unico su qui potevamo contare, l'unico che poteva proteggerci, ma ora che ci hai abbandonato, come potremo ancora fidarci di te-

-No, Tanaka, aspetta un attimo, lascia che ti--

-Mi avevi fatto una promessa Nishinoya, quando scappammo mi promettesti che saresti stato ancora la nostra divinità guardiana, ma non l' hai fatto; ci hai delusi tutti-

Detto questo, se ne andò, io tornai di sopra ma appena aprii la porta della camera mi si parò davanti Hinata, mi prese un colpo, non mi aspettvo di trovarmelo davanti così

-Perché, perché mi hai mentito... avevi detto che saresti tornato a prendermi e che tutto sarebbe tornato alla normalità, ma questa non lo è-

-No, ti prego aspetta-

Mi svegliai di colpo, ero sudato e avevo un mal di testa atroce.

Andai in bagno a sciacquarmi la testa, scesi le scale tenendomi il capo con le mani tra i capelli bagnati appiccicati in volto e uscii.

Mi sedetti sotto un albero mentre guardavo gli altri allenarsi; i soffi di vento che mi venivano contro, con le gocce d'acqua che mi colavano addosso, mi facevano rabbrividire, ma avevo la testa altrove: ripensavo al sogno che avevo fatto, a cosa mi avevano detto Takana e Hinata,

-Forse dovevo ascoltarli, ma non avevo mai detto di essermi alleato con quei ragazzi, o forse si, se non volessi farmi aiutare da loro allora perché li sto "allenando"? E se lo facessi inconsciamente, solo per ripagarli dell'aiuto? Aaaaa lasciamo perdere, ho già troppi problemi e questo mal di testa non aiuta-

Rimasi lì seduto per un po', poi tornai dagli altri

-Allora, siamo riusciti almeno a prendere l'albero oppure la mira non è migliorata di striscio? Perché se fosse così, il tuo amica avrebbe rischiato di morire inutilmente-

-Nha, qualche miglioramento c'è stato, anche se per ora l'albero dovrà aspettare ancora un po' prima di trovarsi un ago nella corteccia; non è vero Asahi?-

-Dai Sugawara, non è così male-

-Non per fare il guasta feste, ma io vorrei fare una pausa, mi è possibile o devo morire qui e oggi?-

-Si fate pure una pausa-

Mentre, mi sembra Sugawara, si sedette a parlare con il compagno che si riprendeva dai ripetuti spaventi, io mi appartai un attimo con l'altro ragazzo che era andato a bere

-Senti... e... Asahi giusto? Cosa faresti se una perso a cui tieni, ti dicesse che non si fida più di te dopo una cosa che hai fatto, poi ti accorgi che era tutto un sogno ma ti senti lo stesso in colpa?-

Non iniziate a pensare male, non gli stavo parlando di questo perché lo consideravo un amico, avevo solo bisogno di un confronto e preferivo parlarne con lui, non chiedetemi il perché, perché non lo so nemmeno io

-Non saprei, mi sentirei sicuramente in colpa e cercherei di rimediare, ma se l'ho fatto per il bene di qualcuno a cui voglio bene allora terrei fede alla mia decisione-

Mi stupii come quel ragazzo mi avesse detto quello che pensava anche se praticamente non mi conosceva 

Quando finì di parlare calò il silenzio, un silenzio imbarazzante perché entrambi arrossammo e ci voltammo dall'altra parte

-Bhe, penso che possiate tornare ad allenarvi-




***spazio autrice***

 Si lo so il capitolo fa schifo ma non aggreditemi, fino a quando no succederà qualcosa per cui ci saranno momenti di azione i capitoli faranno sempre un po' schifo e non verranno pubblicati spesso.

Fino a quel momento avrò il blocco dello scrittore

Spero lo stesso vi piacciano

Ciauu


SII CHI SEI DAVVERODove le storie prendono vita. Scoprilo ora