SOSTEGNO PARTE 2

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Noya's pov

-Siamo come gocce amare in un mare salato-

A queste parole lui si fermò, sgranò gli occhi e schiuse la bocca, mi fissava ma aveva lo sguardo perso

-Ti chiedo scusa-

Sussurrai per non farmi sentire, ma non funzionò e lui mi guardò con occhi pieni di odio

-Scusarti di cosa, tu... tu come fai a conoscere quella frase? sei solo una delle tante persone che odio dal profondo del mio cuore e che voglio ammazzare, non hai idea di cosa abbia passato; sono stato denigrato dal mio gruppo sai cosa vuol dire?!-

-No e di certo non vuoi essere commiserato, ma ti chiedo scusa per qualcosa che non sono riuscito a fare prima, e per questo-

Gli tirai una testata, lui indietreggiò e lo rinchiusi  tra dei pali di legno con la punta affilata, cominciai a correre

-Ti odio, ti odio ti odio ti  ODIO!!-

Allungò la mano tra le sbarre e cominciò a lanciarmi una raffica di aghi non avvelenati, uno mi prese l gamba, venni sbilanciato ma continuai a correre e le lacrime iniziarono a scorrere senza che io le potessi fermare

-Scusami ti prego, io... non avrei voluto-

Inciampo su qualcosa e mi ritrovo faccia a terra, mi appoggio ad una albero e comincio a piangere, ne avevo bisogno con tutto quello che era successo; ripiego la testa  nelle ginocchia e continuo a balbettare frasi sconnesse

"Vorrei che Asahi fosse qui, ma lui sta combattendo la sua battaglia, devo calmarmi e ritrovare lucidità... mah... scusa, scusami ti prego"

Non mi sono mai sentito tanto debole e fragile; un fruscio attirò la mia attenzione, alzando lo sguardo vidi un cucciolo di volpe, traballava e quando arrivò vicino a me mi si appoggiò pesantemente a dosso

-Ciao come va? Bene vedo, mi sei mancato sai?-

Alzò lo sguardo sul mio e tra i vari sospiri di stanchezza riuscì a dirmi qualcosa, non fatevi troppe domande, tra volpi ci si capisce, gli esemplari che erano nostre compagne di vita riescono a farlo, non a parole mah riuscivamo a capirci

-Grazie per avermi chiamato prima-

Una brutta sensazione mi fece sussultare, guardai il piccoletto e anche lui aveva provato la stessa cosa, mi alzai e corsi con il cucciolo dietro nella direzione dove si erano diretti Asahi e Sugawara, sentivo che stava succedendo qualcosa

Quando arrivai li vidi che si scontravano ognuno con una delle bambole di Kira ma se la stavano cavando bene quindi non mi sono intromesso, mi chiesi perché mi fossi preoccupato se tanto erano in grado di vedersela benissimo da soli

Il mio dubbio fu spiegato quando vidi una terza bambola che puntava verso Suga, lui non se ne accorse perché intento a battere il suo avversario

-Suga dietro di te!!-

Sbalzò l'altro via e si girò in tempo per fermare il colpo con l'arco, rimase però sbilanciato all'indietro rischiando di cadere, mi misi con la schiena contro la sua per sostenerlo; il taglio e il graffio bruciavano ma era sopportabile

-Nishinoya?-

-Si sono io, ora ascolta hai idea di come toglierti da questa situazione? l'altro si sta rialzando e se ti mollo cadi per terra con alte probabilità di avere una lama nello stomaco-

-Senti riusciresti a sostenere tutto il mio peso? penso di avere un'idea-

-Dipende da quanto dovrei tenerti ma penso di sì-

SII CHI SEI DAVVERODove le storie prendono vita. Scoprilo ora