FAMIGLIA

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Daichi's pov

Lascai Suga e iniziai ad incamminarmi a passo svelto per le terre a ovest, dovevo darmi un mossa ci volevamo 3 giorni ad arrivare a quel posto a piedi

Al calar della sera, mi fermai e cercai un posto dome montare la tenda visto che ero in mezzo alla prateria e non c'erano villaggi dove potessi sostare

Mangiai un po' di pane e andai a dormire, avevo un nodo allo stomaco che non mi faceva mandare giù niente e la stanchezza si faceva sentire dopo una giornata passata a camminare 

Quella notte dormii poco niente, la terra granulosa sotto di me era scomodissima e nonostante la coperta pesante e la tenda chiusa il vento entrava lo stesso

Il mattino dopo mi alzai all'alba e ricominciai a camminare; a due giorni di viaggio intravidi in lontananza le montagne che circondavano le terre ad ovest e le nuvole temporalesche che continuamente le sovrastano minacciose

Anche sopra di me, iniziavano a formarsi le prime nuvole grigie portatrici di pioggia e aumentai il passo; il vento tirava pungente e le prime gocce iniziarono a scendere

Successivamente quelle gocce d'acqua diventarono fiocchi di neve candida che dapprima cadeva leggera e tranquilla, ora trasformata in bufera mi rendeva difficile vedere oltre un metro da me, li compresi di essermi perso

Eravamo ormai a quasi a dicembre ma non poteva far così freddo da far nevicare e soprattutto così tanto e forte, era troppo presto

Stavo gelando non sentivo mani e piedi e la faccia stava come andando a fuoco per il freddo, gli occhi lacrimavano per il bruciore ma continuavo ad arrancare nella neve alta anche se avanzavo lentamente a causa del vento che soffiava nella direzione opposta

Ero stremato, tremavo come una foglia e stavo in piedi a stento, ad un tratto sentii le gambe cedere e mi inginocchiai nella neve 

I pantaloni si stavano bagnando a contatto con quello strato bianco che con il mio calore si scioglieva, continuavo a tremare e la fitta tempesta mi impediva la visuale a torno a me

Ero così irrigidito dal gelo che non riuscivo a muovermi e sentivo la stanchezza iniziare ad impossessarsi del mio corpo e mi distesi sulla neve; quando fui allo stremo, in lontananza intravidi una piccola luce che si avvicinava e riuscii a distinguere alcune figure

All'inizio non sapevo a chi appartenessero ma più si avvicinavano più percepivo qualcosa di strano; solo quando mi furono a pochi metri di distanza compresi che non erano umani, la loro coda e le loro orecchie mi fecero capire che erano demoni 

Troppo stanco per fare una qualunque cosa rimasi disteso sul terreno freddo ansimando per la stanchezza, i suoni erano ovattati sentivo solo il sottofondo del vento e vedevo le nuvolette di vapore che uscivano dalle loro bocche mentre provavano a parlarmi

Chiusi gli occhi e lasciai che la stanchezza prendesse il controllo mentre mi sentivo caricato su un qualcosa di asciutto e coperto da qualcosa di caldo come delle coperte 

Mi ripresi e riaprii gli occhi all'interno di una tenda; scattai seduto e mi guardai in torno: vi erano utensili da cucina, vestiti, un fuoco acceso e altre cose

Non c'era nessuno così decisi di capire cosa fosse realmente successo: 

"forse non erano demoni, magari erano allucinazioni dovute alla stanchezza... nahhh l'ho visto chiaramente avevano coda e orecchie. Ma allora perché mi hanno portato in questo posto... oltretutto... dove diamine sono finito?!" 

Una ventata d'aria fredda mi fece accorgere che in dosso non avevo altro che una maglietta, i miei vestiti erano appesi sopra il fuoco ad asciugarsi e io ero disteso su un materasso con alcune coperte pesanti

SII CHI SEI DAVVERODove le storie prendono vita. Scoprilo ora