FALLO PER LORO

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Noya's pov

Aprii lentamente gli occhi sentendo del dolce calore avvolgermi il viso, mi ritrovai con gli occhi puntati verso il cielo sgombro con i raggi del sole che mi puntava a dosso rilassandomi e sottraendomi da quel continuo freddo che sentivo

Il silenzio era riempito dal suono degli uccelli e dallo scorre di un fiume li vicino; mi alzai a sedere e guardandomi a torno mi resi conto di trovarmi a casa, solo era tutto come prima che Kira ci attaccasse

-Come ci sono arrivato ora qui?-

Non mi feci troppe domando, lasciai solo che un po' di nostalgia si facesse largo in me, riportando a galla vecchi ricordi di quando da bambino, giocavo spensierato li in quel prato con Takeo

A ripensarci ancora mi odio, ma ormai me lo hanno ripetuto così tante volte che non è colpa mia che non so più a cosa credere

-Che fai?-

Una voce mi fece sobbalzare, ma anche se sono passati anni la riconoscevo ancora, mi voltai lentamente e davanti mi trovai il suo viso paffutello e dolce da bambino ma continuavo a non crederci

-Takeo... sei tu-

-Certo che sono io chi vuoi che sia, non avrai preso un colpo di sole? anche se penso che stando sotto a questo sole non sia poi così strano se fosse così haha-

Continuai a guardarlo incredulo, poi mi guardai e notai di essere tornato bambino, più o meno all'età di 7 anni; allungai una mano per toccarlo come per accertarmi che fosse realmente lui e che non fosse solo un'allucinazione febbrile: sentii come un leggero brivido quando la mia mano tocco la sua guancia

-Non sai quanto tu mi sia mancato-

Sussurrai mentre lo abbracciavo

-Mh... f-fratellone... per favore smettila mi fai arrossire-

Lo lasciai stare e ci staccammo con un po' di rossore sulle guance, cercavo in qualche modo di non incontrare i suoi occhi così vispi e pieni di vita che cercavano i miei giocosi

Muoveva la coda a ritmo segno che volesse giocare, provai ad assecondarlo chiedendogli cosa volesse fare

-Giochiamo ad acchiapparella-

-Acchiapparella?-

-Si, e chi prenderà più velocemente l'altro avrà come ricompensa il suo dolce per una settimana-

-Okay ci sto, tanto sai che vincerò io-

-Staremo a vedere, dai prova a prendermi-

Non ho mai declinato una sfida, soprattutto contro di lui e se per premio c'è il dolce; iniziamo a rincorrerci l'un l'altro fino a quando una voce ci chiamò

-Ragazzi venite a tavola-

Rivedere mia madre e mio padre fu anche più bello di riavere in dietro mio fratello, sentii le lacrime salire quando ebbi di nuovo davanti quel sorriso dolce che solo una madre può dare e l'arruffata di capelli che il padre da agli "ometti di casa" quando tornano da una piccola avventura

Mi era mancato mangiare attorno a quella tavole tutti insieme come mi erano mancati i piatti che cucinava mia madre, mi ricordo ancora il gusto di alcuni di essi

Parlare con loro, passare del tempo insieme con la mia vecchia famiglia mi rese più felice di quanto non fossi mai stato, ma c'era qualcosa che mi turbava anche se non ci feci caso

Finito di mangiare io e Takeo ci alzammo immediatamente e corremmo verso la porta

-Alt-

La mamma ci fermò, noi ci girammo verso di lei che ci lasciò un piccolo bacio sulla fronte dicendoci di fare attenzione, piccoli gesti che mi mancavano da tanto tempo

SII CHI SEI DAVVERODove le storie prendono vita. Scoprilo ora