Takeda's pov
Sapeva già perfettamente di chi fosse quel sangue ma voleva che glielo dicesse lui, senza che lo scoprissimo quando fossimo arrivati a casa sua
Avevo uno strano presentimento e non mi sembrava avrebbe avuto un risvolto positivo e potevo capire chiaramente che lo stesso fosse per Ukai, nonostante mantenesse la solita aria tranquilla che da medico era tenuto a tenere per tutti i pazienti che curava
Entrando in casa, oltre a Daichi e Asahi, notai due demoni che ci guardavo increduli con luce di speranza che illuminava i loro occhi
Quella sensazione si fece più forte e anche Ukai quando lo guardai era preoccupato per qualcosa, per meglio dire qualcuno
Sugawara ci fece strada su per le scale; arrivati davanti la stanza però esitò un momento prima di aprire la porta; leggevo il dubbio, la collera e la paura uscire con i piccoli sospiri che faceva per provare a farsi coraggio
-So cosa stai pensando, ma chiunque ci sia dall'altra parte di questa porta ha bisogno di noi, e se non ci muoviamo rischiamo di perderlo e non è ciò che vogliamo-
Lo guardai sicuro negli occhi per calmarlo, anche se lasciai trasparire la mia preoccupazione
Aggiunse qualcosa a bassa voce ma non riuscii a sentirlo; sospirammo ed entrammo in camera... anche se era quasi sicuro chi ci saremmo trovati davanti sbarrai lo stesso gli occhi con un leggero panico che mi pervase il sangue
-Yuu...-
-Lo conoscete?-
-E' lunga da spiegare, meglio raccontarvela dopo, da quanto è collassato?-
Ci avvicinammo a lui mentre prendevo tutto ciò che serviva, Ukai iniziò a fare delle domande
-Da 20/30 minuti, sono corso subito da lei dopo aver prelevato del sangue da una ferita-
-Mh, c'è qualcos'altro che devo sapere?-
-Diceva di soffrire di nausea da una settimana a questa parte e ogni notte gli stavo vicino mentre vomitava, ero l'unico che sapeva come stanno le cose, voleva essere lui a dirlo agli altri; nel mentre abbiamo provato tutto ciò che potevamo fino a questo momento-
-Sempre a non voler far preoccupare gli altri vero? Non penso cambierà mai-
Sorrise malinconicamente, mentre gli passavo una mano sulla schiena non feci a meno di ricordare gli avvenimenti di quel giorno di 2 anni fa
-Lo lasci nelle vostre mani-
-Non preoccuparti ce ne occupiamo noi-
Suga, uscì dalla stanza e noi rimanemmo soli
-Prima vediamo cosa fare per il veleno, a quando pare è quello che credevamo, il problema ora è la cura-
-Troveremo una soluzione, ora controlliamo i parametri e poi pensiamo alla ferita-
Gli passai tutto quello che gli serviva, anche se messo molto bene, togliemmo il medicamento per controllare se ci fosse qualche infezione, cambiammo le bende e riabbassammo la maglia
Rivedere quelle cicatrici e trovarne di nuove, me fece sorride
-Che c'è? cosa ti fa sorridere così?- Mi chiese Ukai mentre rimettevamo a posto il materiale
-Non pensavo le avrei mai riviste, mi fanno uno strano effetto perché mi rendono felice dal momento che vuol dire che continua con la sua vita senza troppi disagi o difficoltà, d'altra parte mi fa pena vederlo così distrutto-
-Tornerà a fare il suo dovere e aggiungerà nuove cicatrici a quelle che ha già, anche se come incoraggiamento non suona bene ma spero tu abbia capito che intendo-
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SII CHI SEI DAVVERO
FantasyUn mondo in cui umani e demoni devono convivere in una lotta continua, in cui gli umani vivono nel continuo terrore. Cosa succederebbe se un demone e un umano si conoscessero e succedesse qualcosa tra i due...