Buon pomeriggio a tutti!
Eccoci di nuovo qui con la 40ª parola per le vostre prossime drabble.
Con molta gioia possiamo dirvi che StefanoRuzzini ha accettato nuovamente il ruolo da terzo giudice, quindi lo ringraziamo ufficialmente per aver scelto per noi la 40ª parola misteriosa.
Prima di annunciarla non ci resta che ricordavi, come al solito, tutte le regole:
• Aggiungere la parola all'interno del testo;
• Far capire il suo significato;
• Non modificare la drabble dopo che è stata pubblicata;
• Nel momento in cui pubblicate le drabble, sarebbe preferibile scriverlo in questo capitolo, perché purtroppo non sempre arriva l'aggiornamento delle opere; oppure taggare me, deliartemisia e, se c'è, il terzo giudice momentaneo (in questo caso StefanoRuzzini);
• Non scrivere oltre le 100 parole;
• Non scrivere poesie, filastrocche o haiku in quanto il drabble è un genere che comprende solo opere narrative e sappiamo tutti che le poesie non lo sono.
Siete curiosi di scoprire cosa StefanoRuzzini ha scelto per noi?
Avete quindici giorni di tempo per scrivere la vostra drabble contenente la parola "metempsicosi" da oggi 4 maggio fino alle ore 23:00 del 19 maggio.
Metempsicosi: Filosofia (da Platone)
La dottrina della metepsicosi vuole dimostrare che l'anima sopravvive al corpo.
Si ritiene che se l'anima ha vissuto seguendo la filosofia e tenendosi lontano dalla corruzione di tutti i mali umani andrà presso l'invisibile, il divino, l'immortale e l'intelligente, per trascorrere il suo tempo libera, in compagnia degli dei.
Se invece il corpo si è lasciato trascinare dai suoi appetiti e piaceri e ha evitato l'invisibile e l'intelligibile, si separerà del corpo impura e contaminata e, trattenuta nel mondo, si aggirerà come un fantasma tra le tombe, finché non verrà nuovamente imprigionata in un corpo.
La reincarnazione è la conseguenza di una mancanza dell'anima: Socrate si diverte a immaginare chi si è abbandonato a gola, violenza (hybris) e ubriachezza reincarnato in un asino; chi a ingiustizia, tirannide e rapina in un lupo, un falco o un nibbio; chi, infine, ha praticato la virtù popolare e politica della sophrosyne e della giustizia per abitudine e senza filosofia in un insetto sociale come un'ape, una vespa o una formica, o addirittura in una forma umanaRingraziamo nuovamente StefanoRuzzini per aver accettato il ruolo da terzo giudice e per aver scelto la quarantesima parola misteriosa.
I giudici
Vale e Delia
e il vostro giudice temporaneo
Stefano
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Contestionario
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