Tutto accade per una ragione. Questa è una delle poche filosofie che mi concedo...
Mi chiamo Jessica , ho 19 anni e sono del segno della bilancia.
Sono testarda e impulsiva, proprio per la mia testa calda sono stata bocciata più volte di quante ne ricordi,senza contare il fatto che soffro di un disturbo chiamato '' disturbo esplosivo intermittente '' che in sintesi sarebbe l'incapacità di resistere a un impulso, in particolare, l'impulso della rabbia.
Frequento ancora il terzo anno alle scuole superiori del liceo artistico, in un paesino in provincia di Lecce.
Ho un carattere controverso, sono fredda ma anche passionale, dolce e stronza...insomma dipende da quali sentimenti mi suscitano le persone.
Vivo da sola, mantenendomi a scuola per il solo fatto che i miei nonni hanno lasciato a me l'eredità, quindi posso permettermi di non lavorare, almeno per il momento.Data la mia media stupenda per via della mancanza di voglia e le continue assenze, mi ritrovo all'ennesimo anno ripetuto, e di nuovo alle prese con il cambio dei compagni di classe.
Primo giorno del terzo anno, ormai ero talmente abituata a stare in quella scuola che niente poteva stupirmi.
Mi alzo come sempre in ritardo ma non vado di fretta, indosso un paio di calze a rete, una gonna scozzese nera e grigia,canotta e un giubbino modello chiodo di pelle nero.In testa, la mia bandana militare, rayban aviator con lenti moderate e tacco gotico ai piedi.
Esco di casa, passando attraverso il parco, fra auricolari e sguardo fisso davanti a me non noto mai niente e nessuno, solo io e la musica .
Arrivo in classe e un nuovo anno mi aspetta, che bello (ironia portami via).
Entro, saluto la prof.essa Foretti che, come sempre mi fa la predica per il ritardo e mi siedo al banco in fondo a destra, per rimanere piu esterna possibile a chiunque.
Prima ora:
Foretti:cara Jessica mezzanotti (figurati se non partiva da me)
Presentati come alunna storica di questa scuola ai tuoi nuovi compagni.
Jessica :'' sbuffo''grazie prof. Per questo elogio meraviglioso, sono Jessica e mi piace stare per conto mio, non c'è altro che dobbiate sapere''.
Rimetto gli auricolari e mi siedo sotto gli sguardi stupiti di ogni essere vivente in quella classe.
Foretti: la solita arrogante e maleducata,togli subito quei cosi dalle orecchie, se non vuoi finire nell' ufficio della preside''.
Jessica:''una prof. essa di italiano dovrebbe sapere che si chiamano auricolari... Ma non c'è problema, le tolgo il disturbo di mandarmici, andando da sola, arrivederci''
Prendo il mio zaino apparente, (dentro ho solo le sigarette, il telefono e l'accendino)
e vado dalla preside.
Arrivo all' ufficio, entro e...
Ops la preside il primo giorno di scuola non viene nemmeno in ufficio, quindi posso andare in giardino a fumare.
Scendo le scale, già che sono li decido di prendermi un caffè macchiato alla macchinetta.
Vado in giardino e mi siedo sulla panchina, accendendomi una sigaretta.
Caffè - sigaretta-musica =felicità.La mia felicità si interrompe velocemente... non appena inizio a rilassarmi, sento qualcuno che mi picchietta sulla spalla, mi giro e mi trovo davanti una ragazza che avevo notato di sfuggita in classe.
1 metro e 65, bionda, occhi azzurri, sguardo da classica figlia di papà. Che odio.
La guardo e dopo qualche secondo di silenzio, dove sembrava quasi mi fissasse, le chiedo innervosita che cosa vuole.
FINE CAPITOLO 1
Ciao a tutti☺️
Spero vi stia piacendo l'inizio della storia, qui sotto vi faccio vedere come mi immagino la ragazza fastidiosa:E come mi immagino jessica:
Al prossimo capitolo 🤙🤙
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Pure And Insane Love
RomanceJessica è una ragazza molto riservata,impulsiva, apparentemente dura e fredda. Veronica è fragile, testarda, solare e divertente. Quando le loro vite si intrecciano qualcosa sembra cambiare, che succederà ?