Capitolo 1

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POV JORGE

"Quindi quando vi trovate davanti ad una sezione del genere voglio che l'analizzate in questo modo, se volete prendere il massimo dei voti, chiaramente. Altre domande ragazzi?" abbasso lo sguardo sul mio quaderno degli appunti, sperando dentro di me che nessuno abbia niente da chiedere al professore, la lezione sarebbe finita da almeno 10 minuti, è quasi ora di pranzo e fa un caldo in grado di far sciogliere l'intera Groenlandia.

In altre parole: muovetevi, voglio andare a casa.

"Mi scusi.. può rispiegare la parte finale? Mi sono persa un passaggio" sbuffo quando una delle ragazze in prima fila spezza i miei sogni di trovarmi in pochi minuti di fronte ad una delle cotolette di mia madre.

Da una lato la vorrei uccidere, dall'altro la capisco, molte persone cercano sempre di entrare nelle grazie dei docenti, soprattutto se questo porta il Leandro Garcia.

Chi è Leandro Garcia?

Niente di meno che il professore di scienza delle costruzioni, l'esame più tosto di tutta ingegneria civile dell'università di Buenos Aires ed io, Jorge voglio complicarmi la vita Blanco, ovviamente non posso che frequentarla. Non sono una persona che si ammazza di studi dalla mattina alla sera, sono semplicemente fortunato ad avere molto intuito, in pratica se seguo le lezioni poi le cose mi vengono automatiche, senza aver bisogno di passare giornate di fronte al libro.

Sono uno stronzo fortunato si.

"Bene, questo è tutto ragazzi, vi auguro un buono studio e, dato che questa è l'ultima lezione, ci vediamo direttamente agli esami, arrivederci" conclude uscendo con la sua immancabile valigetta mentre sento qualche ragazzo borbottare dietro di me: "Si punta al 18 con sto stronzo" "Si come no, ci vediamo agli esami.. questo ci boccia tutti" ridacchio tra me e me per le paure dei miei colleghi e mi alzo, sperando di non trovare troppi ostacoli tra me e la macchina.

"Jorgee" merda, merda, merda! Che giornata di merda!

"Ciao.. Stephie, giusto?" faccio il finto cretino di fronte alla ragazza che fa il mio stesso corso, credo mi assilli dal primo giorno dello scorso anno, io faccio il secondo.

Diciamo che ho un certo sex appeal.

Odio vantarmi, profondamente. Solo che è la verità: con le ragazze ci so fare, mi reputo un bel ragazzo ed è dalle superiori che vengo considerato il latin lover della scuola. Il fatto che dopo tutti questi anni abbia avuto una sola, e sottolineo, solo una, ragazza è un'altra cosa.

Sono una di quelle persone fortunate che potrebbe scegliersi chi vuole come ragazza, peccato che il proverbio "chi ha il pane non ha i denti" mi sia stampato in fronte, ma che ci vuoi fare, l'amore è una cosa strana.

Ma le ragazze ancora di più fidatevi.

"Ma Jorge! Ancora non ti ricordi il mio nome? Dai lo fai apposta?!" ridacchia l'oca petulante al mio cospetto "No scusami, è che sono molto stressato per gli esami" mi invento su due piedi.

"Ah ci credo, a chi lo dici! Volevo chiederti quanti esami proverai a dare questa sessione, vogliamo studiare insieme?" "Ehm.. penso che ne lascerò uno a Settembre, sperando di passare gli altri" dico avviandomi verso l'uscita.

" Quindi studiamo insieme?" mi chiede speranzosa fermando la mia camminata trionfante e quasi certa di averla scampata "Guarda Stephie non credo, perché sinceramente in gruppo non riesco a studiare, proprio lo odio, non credo sarebbe produttivo per nessuno dei due" ammetto mentre ricordi, neanche troppo lontani, iniziano a tormentarmi e si prendono gioco di me, come se iniziassero a tirarmi una scarica di cazzotti sullo stomaco.

Accendo la connessione del cellulare una volta in macchina e impreco quando mi rendo conto di essermi scordato di non aver rinnovato Spotify per scegliermi la musica liberamente, sarò costretto ad ascoltare le varie canzoni delle stazioni radio.

Obsesion (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora