POV MARTINA
"Jorge mi hai trascinato via dai ragazzi senza apparenti motivi, voglio sapere dove stiamo andando" mi lamento mentre continua a trascinarmi, senza darmi spiegazioni. "Quale parte della parola sorpresa non capisci?" "Non mi piacciono le sorprese, volevo stare con gli altri" mi imbroncio, bloccandomi e costringendolo a fermarsi e guardarmi.
"Punto primo, ami le mie sorprese proprio come ami me, punto secondo dovresti ringraziarmi" "Mm ne sei troppo convinto" "So che è così" mi attira dai fianchi facendo scontrare i nostri petti e per far sfiorare appena i nostri due nasi.
Quando mi avvicino a lui sento sempre il cuore andare a mille all'ora, come se fosse ancora la prima volta, come se fossi rimasta ancora quella sciocca ragazzina alla prima cotta, anche se probabilmente non sono cambiata poi così tanto.
Sicuramente i miei sentimenti verso Jorge non sono cambiati, semmai si sono amplificati.
"E poi per cosa dovrei ringraziarti?" "Innanzitutto per essere nato" "Modesto lui" "Modesto quanto bello" mi bacia a stampo facendomi sorridere come una cretina "E poi se non ti avessi portato via Cande avrebbe iniziato a torturarti per farti dire dopo quanto tempo io e te abbiamo.." lo zittisco baciandolo io sta volta.
"Non dirlo, zitto!" divento rossa come un peperone, mentre lui mi ridacchia in faccia come se fosse la cosa più normale e divertente del mondo "Che c'è piccola Tini? Hai paura di dire davanti al tuo fratellone che non sei più vergine perché me l'hai data dopo si e no dopo due mesi?" ringhio quando con la mano destra blocca il mio schiaffo, ben diretto verso il suo viso perfetto.
"Sei uno stronzo" "Fiero di esserlo, piccoletta. E ora andiamo" mi dice riprendendomi per mano, dopo avermi lasciato un altro casto bacio.
"Non chiamarmi piccoletta, stronzo. Sei più grande solo di un anno" "Si ma sono alto 20 centimetri più di te, nana" "prima o poi ti uccido, sappilo" "Se se, poi come farai senza di me?" interrompe di nuovo la camminata per fissarmi serio.
"Uhm, a questo penserò più tardi" ammetto divertita dalla sua faccia, per poi urlare quando mi carica in spalla, prendendomi alla sprovvista.
"Ehi ma mettimi giù! Vuoi per caso farmi vomitare tutta la cena?" "Zitta, stai zitta per almeno due minuti, se continuiamo col tuo passo arriveremo tardi" "Arriveremo dove?" "E' inutile, non ti dirò cosa ho in mente" mi rimette giù finalmente per poi accelerare ancora il passo.
Stronzo.
"Ok, prima tappa raggiunta" mi dice indicandomi niente meno che un motorino. "Tutta questa strada per un motorino? Ma sei serio?" "Senza motorino avresti dovuto farti altri 4 chilometri a piedi, quindi ringrazia che il tuo ragazzo sia un genio" si atteggia tirando fuori una chiave, con la quale apre la sella del veicolo.
"Dove hai procurato il motorino?" chiedo sospetta mentre lui tira fuori due caschi, uno giallo-blu e uno bianco-rosso. "Uhm, diciamo che un ragazzo sulla sedicina me l'ha prestato" mi passa il secondo casco mentre sembra alquanto imbarazzato "Prestato eh?" inarco un sopracciglio.
"Si, l'ha lasciato lì bello bello sul giardino di casa, con le chiavi nel quadro e quindi.. ecco fatto" mi da un bacio a stampo per evitare la mia occhiataccia, sempre il solito. "Vediamo se ne è valsa la pena, Blanco. Piuttosto allacciami il casco muoviti" gli ordino, fiera quando esegue senza controbattere.
Se lui ha un certo potere su di me anche io posso dire la stessa cosa.
"Monta e tieniti forte" mi dice prima di sgommare come un pazzo verso non so dove. L'unica cosa che so è con con lui sono sempre tremendamente viva, sempre.
POV JORGE
"Siamo arrivati per fortuna" parcheggio da una parte il motorino rubato aiutando Martina a scendere "Per fortuna lo dovrei dire io, non te" mi prende in giro "Stai scherzando? E' estenuante guidare con te che mi dai pizzichi sui bracci per farmi rallentare, non ne potevo più, domani avrò tutti i segni rossi per via tua" la prendo per mano, per evitare che si fermi ancora.
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Obsesion (Jortini)
RomanceTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...