POV JORGE
"Dimmi che ho capito male" ripasso il pallone da basket a Ruggero, che sembra alquanto perplesso dal mio racconto, siamo nel mio garage a passarci il pallone da pallacanestro, con noi c'è anche Diego, che invece se ne sta su una poltroncina a fissare per terra, ascoltando ogni singola parola in silenzio.
La mattina dopo aver riportato Martina a casa, ho sentito il bisogno di parlarne con qualcuno, non sapevo se chiamare Ruggero, ma col rischio che Diego si sarebbe offeso, o fare il contrario ma con l'effetto opposto, e quindi alla fine ho deciso di convocare entrambi.
Non mi sembra di aver mai avuto la necessità di raccontare così tanto quello che mi accade, sinceramente non ci sto più capendo nulla, è una situazione fuori dal normale.
"Allora, ricapitolando, tu hai portato a casa Martina, giusto?" annuisco alla domanda di Ruggero che provo a fare il punto della situazione "Prima però l'ho portata a prendere il gelato" spiego ancora fissando il mio migliore amico mentre l'altro cazzone si alza dalla sua poltroncina per darmi una pacca sulla spalla.
"Aww, Blanco sei così tenero" "Non sei di aiuto sei fai così, Dominguez" gli faccio notare quando inizia a punzecchiarmi "Andiamo, mi sembra di tornare indietro nel tempo, ti ricordi Rugge? Quando ci chiedeva continuamente consigli su come fare colpo su Martina!" neanche ve lo sto a dire che l'altro cretino si è messo a ridere.
Sono diventato il pagliaccio di turno.
"Diego, ti faccio saltare tutti i denti" lo minaccio, ma lui non si ferma "Ragazzi, io la amo, ma è mia amica, come faccio a dirglielo? Che dovrei fare? Se poi rovino tutto? Mi dovrei dichiarare?" imita quella che dovrebbe essere la mia voce da bambino, in pessima maniera, mentre Pasquarelli in questo momento farebbe invidia anche ad una iena ridens.
"E pensare che all'inizio avevi 14 anni e solo tre anni dopo hai deciso di provarci seriamente" anche Ruggero ora sta assumendo la figura del nonno che racconta le sue avventure ai nipoti "Ahhh, ti ricordi quando si sono baciati in discoteca?!!" rincara la dose lo shippatore seriale, aka Diego Dominguez.
Shippatore, di questa parola non ne sapevo neanche l'esistenza prima che me la spiegasse Martina, folle.
"Si perché invece quando sua mamma è entrata in bagno ed Jorge stava provando come.." "No, questo non c'è bisogno che lo ricordi Ruggero, grazie" lo interrompo io per non sentire di nuovo la sgradevole esperienza passata con mia madre mentre i due bastardi ancora ridacchiano.
"Ok, fate come vi pare" faccio il finto offeso incrociando le braccia e solo dopo qualche secondo i due sembrano finalmente di interrompere il momento perculiamo Jorge.
"Ok, basta" dice Ruggero, più a sé stesso che a Diego, ridacchiando ancora sotto i baffi. "Quindi, siete andati a prendere il gelato, lo avete mangiato in quel posto e poi avete iniziato a litigare, giusto?" chiede lo spagnolo con quel minimo di serietà che gli è ancora rimasta.
Annuisco, serrando la mascella mentre l'italiano prende la parola: "E tu in pratica.." lo fermo prima ancora che possa dire altro: "Io le ho detto solo che voglio andare avanti, è la verità" "Jorge, le hai detto che è una delle tante e che la scoperesti come una qualunque" mi ricorda le mie parole Rugge, ma non ci vedo niente di male.
Mi stanno squadrando da cima a fondo.
"E non è vero?" alzo le spalle "Che te la faresti è indubbiamente vero, ma non lei non sarà mai una delle tante, è pur sempre Tini, il tuo primo grande amore, non puoi negarlo" risponde dandomi una pacca sulla spalla.
"Su, non ingigantite le cose, mica le ho detto che se mi si spoglia davanti la respingo, solo che ho bisogno di andare avanti di trovare altro" "Molla il vino Blanco, non ci credi neanche tu alle tue stesse parole, accettalo" "Anche tu dovresti accettare che sei stracotto di Lodo, così come Ruggero deve accettare che Cande è incinta" mi becco uno schiaffo dall'italiano mentre Diego è diventato paonazzo.

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Obsesion (Jortini)
Roman d'amourTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...