POV JORGE
"Si, dieci minuti e arrivo.. guarda che me lo ricordo dove è lo stadio" premo il tasto sul volante chiudendo la chiamata mentre sbuffo. Odio l'estate. La odio e la amo al tempo stesso. Odio il caldo, c'era un vecchio detto dalle mie parti: dal freddo ci si protegge, dal caldo no. Vi assicuro che poi farsi le affollate strade di Buenos Aires in macchina con 35 gradi di temperatura media è una tortura.
Quel rompiscatole di Facundo frequenta la mia stessa facoltà anche se con indirizzo diverso dato che io faccio civile mentre lui segue il corso di ingegneria gestionale, però alcuni esami li abbiamo in comune, ed ovviamente non poteva non chiedermi in prestito il mio quaderno di appunti dato che il prof è lo stesso.
Sto sfaticato.
Da sottolineare che avrebbe potuto chiedermeli in ogni possibile ora di ogni possibile giorno, ma chiaramente doveva scegliere, tra tutte le possibilità, proprio il venerdì sera, alla partita di Francisco.
Che coincidenza non trovate?
So già che inizierà a tormentarmi di vedere la partita con loro, non so se accettare, è vero che di venerdì sera non studierei mai, però è altrettanto vero che vedere il carissimo Sebastian sono ricco Yatra non è piacevole.
E' divertente come prendere un cactus nel didietro.
Ah no, dimenticavo che lui guarda solo golf, c'è da dire che la sua possibile assenza potrebbe cambiare qualcosa.
"Eccoti, sta per iniziare il match, muoviti cazzo" scendo dalla macchina lanciando la peggiore delle occhiatacce al mio amico. "Scusa, ancora non posso volare, se ci riesco ti faccio sapere" "La tua ironia è divertente come un calcio nelle palle" confessa il ragazzo moro mentre sfoglia tutte le pagine.
"C'è tutto?" "Ci ho preso 30, fai te, Gambadé" mi spalleggio mentre lui ride e con lo sguardo sembra chiedermi di venire a vedere la partita con loro.
"Andiamo sennò perdiamo l'inizio" parlo senza pensare mentre lui tutto felice mi tira una pacca sulla spalla.
Metto una mano in tasca per pagarmi il biglietto quando arriviamo davanti ad uno degli addetti della sicurezza, ma il mio amico mi anticipa "Facundo e Jorge, siamo ospiti di Stoessel" osservo l'omone tirare fuori un foglio e cancellare con la penna qualcosa prima di sorriderci.
"Andate pure, tribuna vip posto 35 e 37, fila G, buon divertimento ragazzi" entriamo all'interno del palazzetto mentre fisso sgomento il mio amico "Non guardarmi così Jorge, Fran ci aveva promesso l'entrata gratis, aveva previsto che saresti venuto anche te, ogni giocatore ha un massimo di inviti per ogni partita" come poteva Fran pensare che sarei venuto alla partita? Come faceva ad esserne sicuro? Sti ragazzi sono proprio malefici.
"Per fortuna ancora non è iniziata" dice Facu quando è a metà scalinata, notando che ancora è in atto il riscaldamento, peccato che manchi la cosa più importante. Saranno 3000 scalini.
"Facundo, non abbiamo preso i popcorn e le arachidi!" mi sbatto la mano in fronte mentre lui mi guarda terrorizzato, l'idea di rifare tutte le scale non sembra gradirgli così tanto.
"Mi dispiace ma non rigiro nemmeno se me le offri tu, col cazzo che rifaccio tutta sta fatica" "Eddai ti fanno bene un po' di scale, mantieniti in forma amico mio" "Facile dirlo per te che hai il passo lungo" "Va bene nano, vado solo io" lo derido, potendo contare sulla differenza di altezza a mio vantaggio.
"Ciao, una Coca Cola e un Hot-dog" non resisto di fronte a quella visione, sebbene abbia cenato qualche ora prima.
"Jorge che bello! Anche tu sei un fan del basket?"

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Obsesion (Jortini)
RomanceTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...