POV JORGE
"Stavo per iniziare a preoccuparmi, non sapevo se spaccare il finestrino o chiamare la polizia" non faccio in tempo a risalire in macchina che la Stoessel inizia a tormentarmi, è una delle sue abilità migliori.
"Calmati e prendi questo" le metto sulle cosce il pacco di carta che ho ritirato e metto in moto, per fare tutto di fretta ho scordato anche di mettere le 4 frecce, se fosse arrivato un poliziotto sarebbe finita molto male.
Diciamo che trovare una macchina in mezzo alla strada, con dentro chiusa una ragazza, non è proprio usuale.
"Ahi! E' freddo" "Certo che è freddo, hai mai visto del gelato caldo?" "C'è del gelato?" chiede, sono sicuro, anche se il mio sguardo è fisso sull'asfalto, che le si sono illuminati gli occhi, ha un debole per il gelato.
Oltre che per me, ovvio.
"Si, adesso parcheggio in un posto tranquillo e ce lo mangiamo" "Ma c'era bisogno di chiudermi in macchina?" "Si, altrimenti saresti scappata, o comunque avresti iniziato a lagnarti" lei rimane in silenzio, soprattutto quando vedo dove parcheggio.
E' un posto stupendo, si vede tutta Buenos Aires da quassù ed è qualcosa in grado di mozzarti il fiato alla sola vista, amo questo posto, è carico di ricordi, belli e brutti. "Proprio qui?" sembra titubante, come se tutto questo la turbasse.
"E' un posto come un altro Martina, è tranquillo, nessuno viene mai qui, quindi non vedo alcun problema" "Sai bene che non è un posto come un altro questo" "No, è un posto con una vista stupenda infatti" scendo dalla macchina, strappandole di mano la scatola di gelato.
Poco dopo la vedo arrivare sulla panchina che si trova a qualche centimetro da dove ho lasciato la macchina. "Che gusti ci sono?" "Stracciatella per me, per te ho preso cioccolato" le dico ancor prima di aprire il coperchio, ma poi scoppio a ridere di fronte alla sua faccia.
"Tranquilla, ti ho preso nocciola, non voglio che tu te ne vada ora" "Hai rischiato sappilo" minaccia, prima di iniziare a mangiare la sua parte. Sorrido tra me e me quando le se forma la macchiolina di nocciola sul labbro inferiore, mi sto appellando a tutte le forze he ho per non piombare sulle sue labbra.
No Jorge no, è andata avanti, non sta più con te. Non rovinare ora questa relativa pace tra di voi. Per una volta non fare danni, mantieni le distanze, non azzerarle.
"Ma davvero questo per te è un posto come un altro?" mi riporta sulla Terra lei, fissandomi con le sue iridi scure, no che non lo è, non potrà mai esserlo, che domande fai.
"Si, perché dovrebbe essere differente" le rispondo glaciale "Io non ti capisco sul serio Jorge, prima fai il dolce, il simpatico, mi prendi il gelato e tutto e poi te ne esci col fatto che questo posto per te è esattamente come un altro, fai pace col cervello" alza il tono di voce, irritata.
"Ah dovrei fare io pace col cervello?" "Si, sei un fottuto bipolare" era durata troppo poco questa pace tra noi "Sarei bipolare io? Sei seria Martina? Chi è tra i due che ha mollato l'altro senza una valida ragione? Io?" ho sempre pensato che quando ci siamo lasciati non ci siamo mai urlati contro abbastanza, doveva giungere quel momento. Quell'istante nel quale iniziavamo a tirare fuori tutto.
"Almeno io non sputo nel piatto dove ho mangiato" "Non mi sembra che io l'abbia fatto" "Ah no certo! Sei tu infatti che sminuisci il passato" "Io non sminuisco un cazzo, solo che è passato ed il passato resta passato, me lo hai insegnato tu"
"Ah io?" ride isterica "Sei tu che sei andata avanti con un'altra persona non io" puntualizzo, alzandomi dalla panchina, dandole le spalle. "Ah ora fai l'incazzato?" la sua voce mi rimbomba in testa "Non sono incazzato, sei te che urli come una deficiente" "Non sto urlando" risponde nervosa, con voce tutt'altro che bassa, con lei non ci sono vie di mezzo, è in grado di passare dall'essere felice all'essere infuriata in un secondo.

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Obsesion (Jortini)
RomansaTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...