Capitolo 13

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POV JORGE

"Hai capito vero?" sbuffo, mentre chiudo la valigia, all'ennesima predica di mio padre "Papà sono quattro giorni ininterrotti che mi stai dicendo di fare attenzione all'auto, stai tranquillo, sarò attento, sai che sono un pilota affidabile" controllo se tutto è pronto per uscire dalla mia camera.

Dovevamo partire la mattina presto ma alla fine Rugge ha avuto un contrattempo e allora difatti abbiamo preso la decisione di partire alle 3 di pomeriggio.

"Jorge, una cosa, volevo dirti di.." "Si, mando avanti Ruggero, così almeno sei tranquillo che non supero troppo i limiti di velocità e non ti riporto a casa qualche multa" gli leggo nel pensiero prima di dirigermi al piano inferiore per sottopormi al successivo quarto grado, quello di mia madre.

"Mamma, io sto per andare" urlo ottenendo di fatto il suo arrivo in cucina "Quindi scusami, chi avrai in macchina?" "Diego, Lodo.." "E Martina" conclude al posto mio ricevendo uno sguardo interrogativo, come faceva a saperlo?

"Come facevi a saperlo scusa?" "Me lo ha detto Mariana" alza le spalle, ok, tutto questo è molto strano. 

Mia mamma e Mariana, la mamma di Tini e Fran, sono sempre state migliori amiche e hanno sempre sperato che tra me e la Stoessel nascesse qualcosa, quindi immaginatevi come stavano quando abbiamo detto loro che stavamo insieme.

Erano una coppia di suocere insopportabile e formidabile al tempo stesso. 

Praticamente avevano già scelto dove fare le nozze.

Solo che quando la nostra storia è finita hanno litigato pesantemente per prendere le difese dei rispettivi figli e di fatto hanno smesso di parlare rovinando un'amicizia di anni.

E questo sinceramente non me lo potrò mai perdonare.

"E da quando tu riparli con Mariana?" "Che ti da fastidio?" "Assolutamente no, semplicemente vorrei solo sapere cosa ti ha detto" sono molto curioso a riguardo, magari Martina parla ancora a sua madre di me e Mariana da perfetta pettegola lo va a spifferare a quella bocca larga di mia madre. "Niente di strano Jay, solo che Francisco le ha riferito che Martina sarebbe venuta con te" "Non ho più sei anni, non chiamarmi Jay!" piagnucolo mentre mangio una banana.

Dopo qualche minuto riesco a scappare alle paranoie di mio padre e ai pettegolezzi da suocera di mia mamma sul fatto che secondo lei io e Martina torneremo insieme  e mi fiondo sulla BMW bianca per passare a prendere gli altri. 

"Sei il solito ritardatario" "Ciao anche a te, Lodo" sorrido alla bruna che monta nel posto dietro dopo avermi preso in giro.

"Diego?" chiedo informazioni sul mio amico, del quale non c'è traccia  "Arriva, ha le valigie" "Ma tutte? Anche le tue?" guardo la mia amica attraverso lo specchietto retrovisore che annuisce sorridendo e poco dopo infatti compare sulla porta Diego in evidente difficoltà e costringendomi così a scendere per aiutarlo con le valigie e i due zaini.

In poco tempo arrivo nel parcheggio di casa Stoessel, dove Ruggero è già pronto per la partenza e con Tini invece in piedi a braccia incrociate. Scendo per caricarle la valigia, non ricevendo mezza parola in cambio, iniziamo bene.

"Ciao Jorge, grazie di avermi aiutato con la valigia" ironizzo prima di salire in macchina e facendo un cenno a Rugge di partire. "Fai poco il simpatico, sai che odio quando arrivi in ritardo, avevamo deciso di essere qui alle 15:00 e sono le 15:06!" "Cosa ti ha fatto Mariana da pranzo? Spaghetti all'acidità? O hamburger con ironia?" la prendo in giro osservandola dallo specchietto retrovisore mentre al mio fianco Diego ride sotto i baffi. 

"Sei insopportabile" questa ragazza mi farà diventare matto.

"Non prendertela con me, miss Acidità, è colpa di Diego che ci ha messo mezz'ora a portare tre valigie fuori casa" scarico la colpa sullo spagnolo che si infuria subito.

Obsesion (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora