Obsesion (Jortini)

Capitolo 22

POV MARTINA

Quando apro gli occhi mi sento tutta stordita, sono indolenzita e non capisco dove sono, questa camera mi sembra nuova. Dopo qualche istante mi tornano in mente tutti gli accadimenti della sera prima: la festa, poi la camminata sotto le stelle con Jorge, la casetta dei nonni di Alba, l'irruzione di Diego e Lodovica e poi.. e poi è successo quel che è successo. 

E' accaduto quello che desideravo maggiormente: io e Jorge abbiamo finalmente fatto l'amore dopo tanto tempo, perché in fin dei conti di quello si tratta. Non è stato sesso, e non sarà mai solo sesso tra di noi, anche perché poi entrambi ci siamo confessati di amarci.

Solo al pensiero mi si forma un gigantesco sorriso sul volto. 

Quindi.. dovremmo essere fidanzati, giusto? Non voglio correre troppo con i film mentali, ma sarebbe impossibile non farlo, forse dovrei proprio chiederglielo per togliermi ogni dubbio. Mi giro nel letto e quando non lo vedo mi allarmo subito, dove sarà andato? 

Mi alzo di scatto, vedendo nello specchio di fronte di avere addosso solo l'intimo, non posso di certo andare in giro così direi, anche se Jorge sicuramente non disapproverebbe. Mi allungo per prendere la sua camicia, sulla sedia, che ha comunque una manica dilaniata, per colpa mia. Ignoro il particolare e me l'allaccio fino al secondo bottone, per mia fortuna non devo mettere niente altro sotto dato che, essendo Jorge altissimo in confronto a me, la camicia mi arriva praticamente fino alle cosce.

Si, ho notato solo ora lo specchio della camera, evidentemente ieri ero concentrata su altro. Adoro indossare i suoi vestiti sebbene mi stiano enormi, anche perché avere il suo profumo addosso è qualcosa di stupendo. 

Mi dirigo fuori dalla stanza con un dolore, anche se piacevole, tra le gambe ed in ricerca di quello che dovrebbe essere il mio ragazzo. Mi tranquillizzo subito non appena lo vedo di spalle, intento a fare qualcosa vicino al lavandino. Inutile dire che è senza maglietta e questo mi permette una vista impeccabile delle sue larghe e possenti spalle, mio dio Tini concentrati.

Sorrido istintivamente quando vedo qualche graffio sulla schiena nuda, devo averglielo provocato io ieri sera nel momento clou, di certo non ci siamo andati piano. Odio ed amo al tempo stesso quando mi tratta come fossi di cristallo perché da un lato voglio che non si contenga quando è con me, dall'altro mi fa sentire comunque protetta ed amata. 
Però quando non si contiene vi giuro che è la fine del mondo.

"Buongiorno, bella addormentata" mi sorprende lui, come se avesse gli occhi dietro la testa "Non farti strane idee, quando cammini scalza fai un rumore che ti sentirebbero anche in Cina" ok, ora mi legge anche nella mente, ottimo. 

"Quando ti sei alzato?" chiedo avvicinandomi a lui, che si gira prontamente, mostrandomi sta volta i suoi addominali, santo dio, come faccio a concentrarmi? Quasi preferivo la vista delle spalle graffiate. Indossa solo dei pantaloncini, che non so dove abbia trovato  "Due ore fa, sono andato a comprare dei panini per colazione e un cornetto, dato che appena alzata schifi il salato" mi indica con la testa la roba sul tavolino strappandomi un sorriso. 

"Il caffè?" "Non c'è una macchinetta, accontentati di un estathè" mi indica il brik colore arancio con la testa, continuando a nascondere le mani dietro la schiena, come se non volesse farmi vedere qualcosa. 

Per l'appunto a colazione io bevo solo caffè, anche se a volte posso fare un'eccezione col thè alla pesca.. mentre Jorge è drogato di estathè al limone.

" Ma che ore sono? E poi tutto questo tempo per trovare la colazione?" "Sono le undici Martina e no.. devo dirti una cosa" si fa serio, facendomi martellare violentemente il cuore mentre si mette a sedere. 

"Che succede?" chiedo con un filo di voce, sedendomi sulla sedia di fronte a lui "Vuoi essere di nuovo la mia ragazza?" mi sorprende di botto facendomi esplodere il cuore quando tira fuori una scatolina con all'interno uno splendido anello.