POV JORGE
Ogni tanto mi soffermo a pensare come facciano i cantanti a fare certi capolavori, come riescono a fare una canzone sapendo già che il ritornello entrerà nella testa di milioni di persone?
Come fanno già a sapere che entrerà non solo nella testa, ma anche nelle vene e nei cuori degli ascoltatori? Che tra qualche giorno, mese o anno significherà così tanto per una persona? Sarà così speciale? Che lavoro straordinario fare il cantante.
Con tutta la forza che non ho cambio finalmente canzone, sono almeno 30 minuti che sono sdraiato a pancia all'aria sul letto, a fissare come un'idiota il soffitto. Fa un caldo infernale, tra qualche ora ho una partita di padel con Diego e poi, da quello che ho capito, andremo a cena noi due insieme.
Dopo questa mattina avrò riascoltato almeno altre 5 volte quella dannata canzone, basta, devo smetterla, peccato che però oggi la fortuna non sembra proprio essere dalla mia parte e mi pietrifico ancor di più di quanto non lo sia già quando parte "Raeggeton Lento" dei CNCO.
Perché vi chiederete, vero? Beh solo perché quello che ricorda in me è qualcosa di bello, ma anche doloroso, terribilmente doloroso, qualcosa che mi riporta indietro di 2 anni se non sbaglio.
2 anni e 5 mesi per l'esattezza.
25 Febbraio.
"Ehi Jorgeee" urla Diego, per farmi sentire quello che dice sopra la musica "Hai pisciato bene?" lo prendo in giro deridendolo, ha questo problema da sempre, ogni volta che va in discoteca deve andare in bagno, ah, cosa fa la testa! "Vaffanculo, stronzo" fa l'offeso per poi guardarsi intorno, prima di fissare lo sguardo in un punto indefinito, verso il bar.
"Ehi ma chi sono quei due cretini che sono vicino alle nostre ragazze?" "Ora l'ammazzo a quello con le scarpe arancioni" dico tirandomi su le maniche della camicia mentre punto minacciosamente quel tizio dalle scarpe stravaganti, non può stare a quella distanza dalla mia ragazza, proprio no.
Quella ragazza e off-limits.
"Tutto bene qui?" alterno lo sguardo tra i due mentre Diego prende la sua amata trascinandola non so dove "Ehm.. mi ha solo offerto da bere, Jorge tranquillo" "Non sto parlando con te, allora dimmi simpaticone che volevi fare?" rispondo bruscamente.
E lui scappa, il solito moccioso che venderebbe pure la propria casa in cambio di una scopata. "Mi dici che ti salta in mente?" "Ero solo con la mia migliore amica al bar, è lui che mi ha pagato il drink!" "Non mi frega un cazzo, quello lì ti era addosso, e sai che questo non mi sta bene"
Nel frattempo nella discoteca risuona a palla la musica dei CNCO, una delle nostre canzoni preferite. "Ma perché non ti fidi di me?" "Io mi fido, è solo che sei mia e sono geloso chiaro?!" urlo rabbioso e con le vene che quasi mi esplodono.
E vedo lei mordersi il labbro, so che adora quando faccio il possessivo, il geloso.
Dice che sono sexy.
E poi ha una fissa maniacale per le vene.. ah le femmine!
"E tu in quella testa di cazzo che ti ritrovi non te lo riesci a ficcare che io amo solo te?!" urla allora anche lei ed è un attimo che ci ritroviamo a pomiciare in mezzo alla pista, come se non ci fosse un domani.
Magari non ci fosse davvero però.
Il rumore della mia porta che si apre e va a sbattere senza timore contro il cestino della mia stanza mi riporta violentemente al tempo corrente, anche se direi che era molto meglio rimanere a quei bei giorni.
"Eccoti allora, fortuna che non mi sono dimenticato la strada che va dalla porta d'ingresso a camera tua" "Che ci fai tu qui?" chiedo incredulo di fronte alla persona che ha fatto irruzione nella mia stanza.

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Obsesion (Jortini)
RomanceTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...