Capitolo 14

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POV MARTINA

"Jorge, ti prego, dimmi che stai scherzando" dico con voce mista tra la spaventata e sbalordita, osservo dallo specchietto Diego che dorme ancora profondamente con Lodo, anche lei appisolata, appoggiata sulla sua spalla.

Sono proprio carini.

Sono quasi sul punto di tirare uno schiaffo al ragazzo al mio fianco quando si mette a ridere, ma cosa si ride? C'è da ridere in questa situazione?

"Ma cosa ti ridi?" gli dico a denti stretti, per non svegliare i due belli addormentati  "La tua faccia" col suo sorriso da perfetto bastardo "Cosa ha la mia faccia?" allarmata mi specchio per vedere cosa ho di strano, ma sembrerebbe tutto a norma.

"Mi fa ridere" "Che sono un clown?" gli sto per fare male, se lo merita no?

"Ma calmati Tinita. Mi fa ridere che non riesci a nascondere le tue emozioni, almeno non con me" "In che senso?" "Nel senso che so benissimo che stai cercando di rimanere calma, ma dentro di te stai morendo di ansia, vorresti negare?" lui si che sembra calmo.

"Ok, forse hai ragione" non gli do la soddisfazione io, girandomi verso lo specchietto per non fargli notare il mio sorriso da cogliona. 

Però ha ragione, poche persone, forse nessuna, è in grado di capire cosa penso o cosa provo come lui. 

"Smettila di sorridere come una cretina, vedi di svegliare i due dietro" mi distoglie dai miei pensieri, ma quanto è stronzo? "Sei odioso, sai? Dovresti saper bene che odio svegliare le persone" gli ricordo.

"Io sto guidando" alza le spalle innocentemente facendomi sbuffare, lo odio. 

"Lodo.." tocco il braccio alla mia amica, che però sembra ancora immersa nel mondo dei sogni. "Non si sveglia" guardo Jorge che mi lancia un'occhiataccia "Non ti ho sentito nemmeno io, figurati lei che sta dormendo ed ha pure gli auricolari" "Si, ma.." "Lascia stare, ci penso io" dice prendendo i n mano il cellulare e digitando un numero.

Poco dopo vedo Diego sobbalzare, svegliando così di fatto anche Lodovica. "Diego, ma sei pazzo?" si lamenta la mia migliore amica stiracchiandosi, mentre lo spagnolo, con faccia molto confusa, si guarda intorno prima di osservare il telefono. 

"Jorge per quale motivo mi hai chiamato? Sei scemo? Siamo arrivati per caso?" chiede con voce ancora assonnata "Magari fossimo arrivati, ci siamo persi" ammette grattandosi la testa Blanco.

Se si gratta la testa significa che è molto imbarazzato, e forse anche un po' spaventato.

"Vabbè, basta che segui Ruggero, pazienza, quantomeno ci siamo persi tutti e otto" sorride come una bambina Lodovica mentre Jorge si gratta ancora la testa "Ma il punto è che non vedo più Ruggero, non vorrei che sia uscito da qualche parte e io non l'ho notato" ammette. 

"Jorge ma sei cretino? No dimmi, hai qualche patologia mentale? No perché dovevi semplicemente seguire una fottuta macchina blu, non mi sembra molto difficile, ora saremo sperduti in qualche strana parte, magari saremo finiti in Cile" ecco, Lodo non è proprio la migliore a calmare la gente.

"Per tua informazione la macchina di Ruggero è nera, non blu" puntualizza Jorge "Dettagli, ora chiamalo, almeno sappiamo se abbiamo sbagliato strada o se è solamente più avanti, ma possibile che devo pensare a tutto io?" "Ti informo cara mia che se non ho ancora chiamato è perché tu stavi dormendo come un ghiro e ho avuto la decenza di non svegliare te e il principe azzurro al tuo fianco" se la prende anche con Diego il mio ex.

"Ehi Jorge" risponde al vivavoce Ruggero, con voce tranquilla. "Ehm, ma quanto stai andando forte? Non ti vedo più" "Forte? Ma se sono uscito dalla superstrada venti minuti fa e sto andando a 50 all'ora" "Ok, ci siamo persi" sconsolato risponde. 

Obsesion (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora