POV JORGE
"C-c-come scusa?" mi guarda, balbettando, Martina "Hai sentito bene, non c'è bisogno che te lo ripeta ancora" taglio corto, in modo abbastanza secco e distaccato.
In tutta risposta abbassa lo sguardo sulle sue mani, che si muovono freneticamente, quando lo fa o è senza parole o è imbarazzata; conoscendola in questo momento è entrambe le cose.
Ignoro quella parte di me che mi consiglia di prenderla con forza e baciarla senza un minimo contegno e me ne sto zitto. In molti dicono che il silenzio è imbarazzante ed hanno ragione, però io penso che invece molte volte sia necessario e bello. Ad esempio ora il fatto che nessuno dei due parli, lasciando udire solo il suono del mare è qualcosa di stupendo.
A rompere questa strana atmosfera è lei, che evidentemente è riuscita ad elaborare una frase di senso compiuto "E' strano il modo in cui lo dici" "Che vorresti dire?" cerco i suoi occhi, che però continuano a fissare la sabbia che è sotto di noi.
Diciamo che non è proprio quello che mi aspettavo come risposta, più che altro non ho ben capito cosa vorrebbe intendere "Si insomma, il modo in cui mi hai detto quello che mi hai detto è strano" finalmente incrocio i suoi occhi, bellissimi come sempre, ma terribilmente indecifrabili.
"Martina smettila di dire essere tesa, non ce n'è bisogno" "Ah, no?" le sue labbra formano una linea dura, probabilmente vorrebbe tirarmi uno schiaffo in questo momento. Odia quando la contraddico, io invece impazzisco quando è lei a tenermi testa; siamo così diversi, ma così uguali al tempo stesso noi due.
"Sinceramente non mi è piaciuto il modo in cui me l'hai detto" riprende il discorso "Che cosa pretendevi? Un mazzo di rose?" non la sto seguendo sinceramente, le donne sono così contorte "No, non è quello, smettila di scherzare sempre su ogni cosa, il punto è che tu me l'hai detto come se fosse una cosa negativa" il suo tono di voce non è più incerto e timoroso come prima ma è duro ed il fatto che i suoi occhi diventino di colpo vuoti e al tempo stesso bui come la notte mi causa una stretta al cuore.
"Per una persona che avrebbe voluto andare avanti, scusami se te lo dico, ma non è una cosa molto positiva, anzi" "Perché usi il condizionale?" possibile che anche a quest'ora della notte sia attenta ad ogni minimo particolare? E io che per un secondo ho pensato pure di scamparla, è così testarda.
"Perché non sono più tanto sicuro di volerlo" "Ah no?" stavolta è lei a cercare i miei occhi "Il punto è che non ci riuscirei, se ti vedo ogni giorno diventa poi praticamente impossibile" "Allora basta non uscire più con me, anche se avendo lo stesso gruppo di amici non sarà tanto facile e lo sai" intervengo prima ancora che possa alzarsi per lasciarmi come un fesso da solo su quello sdraio "Non è quello il punto, non sono uscito di casa per mesi interi, non so per quanto tempo non ti ho vista durante questo inverno, ma non è mai passato un bel niente. Ogni singolo giorno ti ho pensata, sono andato a letto molte volte con il mal di stomaco e la mattina speravo di ricevere un tuo messaggio" quelle parole sembrano bloccarla, paralizzarla sul posto.
"Sei diventata come una specie di droga per me, ma in senso positivo, o meglio positivo e negativo al tempo stesso" provo a precisare, in modo molto confuso.
"Jorge devi imparare ad essere coerente nella tua vita, così finisci solo per confondermi terribilmente. Mettiti anche nei miei panni cavolo, un giorno non vuoi più vedermi, quello dopo invece mi dici che hai bisogno di tempo, quello dopo ancora dici che sei innamorato di me, ma vuoi mettere ordine a quello che ti dice il cervello?" il suo sfogo mi fa riflettere parecchio, so perfettamente che ha ragione, devo essere chiaro, se lo merita.
"Hai ragione, solo che purtroppo ho una confusione mentale che non puoi nemmeno immaginare. Non è facile per te, ma non lo è neppure per me; con tutta la storia del bimbo che boh.. mi scombussola l'intestino ogni volta. Se seguissi solo l'istinto sarebbe molto piùfacile, ma devo anche usare la testa" le spiego sincero.
STAI LEGGENDO
Obsesion (Jortini)
RomanceTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...