POV JORGE
"Non ci credo che tu sapevi tutto, dimmi che ho sentito male, forza dimmi che non ho sentito quello che ho davvero sentito" penso di aver perso la facoltà di parlare in questo momento, mi sento la gola secca, ed in più il mio cervello non riesce a formulare nessuna frase di senso compiuto.
"Ehm.. io toglierei il disturbo, penso sia la miglior cosa, che dite?" sono talmente paralizzato e sorpreso che nemmeno presto attenzione a quello che dice mio padre che, vista la situazione tutt'altro che tranquilla, decide di darsela a gambe levate.
Avrei preferito di gran lunga avere davanti Francisco, insomma nel peggiore dei casi avrebbe potuto tirarmi un pugno dei suoi, ma non penso onestamente che si sarebbe spinto molto oltre ad un gancio in faccia. Dalla sorellina di Fran invece, sebbene sia la mia ragazza e nonostante la conosca da praticamente una vita, posso aspettarmi di tutto.
"Avanti Jorge, parla, dimmi quello che hai detto prima a tuo padre" viene verso di me minacciosamente, mentre io mi preparo a parare un suo possibile schiaffo "Sapevo da quasi un anno che tuo padre aveva una malattia" ammetto abbassando lo sguardo sul pavimento, mangiato dai sensi di colpa.
"Ma davvero?!" ride nervosamente, non ho il coraggio di guardarla negli occhi, che saranno sicuramente iniettati di sangue e dolore "Allora?! E guardami quando ti parlo" mi spintona violentemente, non smuovendomi però di mezzo centimetro.
"Si, sapevo tutto, ma non è così facile come credi" passano secondi di silenzio che però sembrano interminabili "Perché?" alzo lo sguardo nel suo non appena sento la sua voce incrinarsi, non più rabbiosa ed aggressiva come in precedenza, ma così facendo vedo i suoi grandi occhi color nocciola invasi di lacrime. A quella visione sento il mio cuore spezzarsi in mille pezzi, mentre lei scoppia a piangere non appena la avvolgo in un forte abbraccio, permettendole di sfogarsi contro il mio petto.
Le lascio un bacio sui capelli mentre la sento tirare su col naso, si allontana dal mio petto per potermi guardare negli occhi, è distrutta, ma anche in queste condizioni riesco a vedere la sua naturale e sconfinata bellezza. Sono pazzo, di lei, ma sono pazzo. "Perché tra tutti a mio papà? Perché proprio a lui?" "Andrà tutto bene" le dico ristringendola contro il mio corpo, so che ha bisogno di me in questo momento, so che ha bisogno di sentirsi dire da me che andrà tutto bene, l'ho sempre fatto e non smetterò ora, anche se onestamente non so come potrà finire questa storia.
Ci sediamo su una panchina lì vicino e la faccio sedere sulle mie gambe per poterla guardare meglio, le sposto una ciocca di capelli e dopo averle rubato un bacio a stampo, tiro un forte sospiro, sapendo che vuole una spiegazione: "Ho saputo tutto un anno fa, poco prima di quando ci siamo lasciati, forse due settimane prima. Stavo andando a prendere un bicchiere d'acqua in cucina e ho sentito mia madre parlare con la tua al cellulare, sono entrato cercando di ignorare la conversazione, ma quando l'ho vista in lacrime non ho potuto fare a meno di chiederle cosa stava accadendo e sono riuscito a tirarle fuori le parole di bocca. Quando ho scoperto che tuo papà era malato avevo un senso di angoscia e paura enorme nel petto, volevo dirtelo subito, in realtà ho pensato che tu avessi già saputo tutto e volevo precipitarmi da te, nonostante fossi caduto in una specie di stato di shock. Sono rimasto totalmente spiazzato quando mia mamma mi ha detto che Mariana ed Ale non avevano alcuna intenzione di dire nulla a te e Fran."
"E hai saputo perché non volevano dirci nulla?" chiede fissando il vuoto "In pratica volevano fare l'operazione in una clinica privata, avevano intenzione di prendersi la scusa di dover far un viaggio di lavoro e non vi avrebbero fatto preoccupare inutilmente, inizialmente era una cosa di poco conto, ma non doveva essere trascurata. L'ospedale pubblico era molto più rischioso e le liste di attesa erano lunghissime, ma per farsi l'operazione dovevano pagare e non avevano quella cifra. Nel mentre che cercavano una soluzione le cose si sono aggravate evidentemente" spiego mentre lei scuote la testa, non riesco a capire a cosa stia pensando, spero vivamente non ce l'abbia con me.
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Obsesion (Jortini)
RomanceTutti nella vita hanno obiettivi, scopi, fissazioni o più semplicemente ossessioni. Una delle peggiori non può che essere però l'orgoglio. La parola orgoglio sembra una di quelle banali e scontate, ma dietro c'è altro perché è quello che tiene lonta...