Capitolo 18

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POV JORGE

"Si mamma, sto bene grazie.. ho detto che sto bene, no, non sono strano, ho solo sonno, sono le undici di sera" "Ma tu non dormi mai prima delle due, non ci credo che ora che siete tutti al mare tu dormi a questa ora" la sua voce  stridula mi rimbomba nell'orecchio. 

"Mamma è praticamente la prima sera, siamo tutti stanchi, la vacanza è lunga e siamo stravolti dal viaggio, ti devo ricordare che ieri sera ho dormito in un motel?" e ho pure scoperto che la mia ex aspettava un bambino, vorrei urlarle.  

Meglio non farlo. 

"Mm, okay, farò finta di crederti. Riposati allora" "Si, buonanotte" chiudo il cellulare, fissando il letto al mio fianco, vuoto. Non so che fine abbia fatto Diego, ha detto che usciva a prendere qualcosa da mangiare, non so dove sia finito. 

Non avrebbe senso dormire dato che il mio amico è in grado di fare più casino di un terremoto e mi sveglierebbe in un nanosecondo. Rispondo al messaggio di Ruggero che mi dice di andare a correre con lui domattina, conoscendolo sarà un alzataccia intorno alle 6, mi fa bene però svagarmi all'aria aperta.

Anche per questo accetto subito la proposta.

Chiamo Diego al cellulare, staccato. Potrei iniziarmi a preoccupare, come mai ci mette così tanto?

Lo richiamo, ma niente, poco dopo, girando lo sguardo noto proprio il suo telefono sul comodino, ecco perché.. "Ah sei sveglio!" sobbalzo quando la mia migliore amica entra dalla porta senza alcun problema. 

"Ma sei scema?" "Wow, che bella accoglienza" "Hai visto Diego?" "Oh si, era con Lodovica a passeggiare" ecco perché ci mette tanto il bastardo, e io che mi preoccupavo pure per lui.

"Che ci fai qui?" "Secondo te?" "Non lo so, vedi di tagliare corto Mechi, non ho tempo da perdere, voglio dormire" la osservo mentre cammina per la stanza, è da oggi che la vedo che mi osserva.

Mi vuole parlare sicuro, di qualcosa di serio presumo.

"E così Martina ti ha detto del bambino" si mette seduta al mio fianco, dovevo immaginarmi che era questo l'argomento, era ovvio che Tini le avesse detto subito tutto. 

"Si, però non vorrei parlarne, ho chiesto a Martina del tempo, ti prego devo realizzare il tutto" non la guardo in faccia, sperando interiormente che si alzi presto e se ne vada, ma così non accade. 

"Ma tu hai pensato mai a come si è sentita lei?" "Mechi non voglio parlane" mi sto innervosendo. 

"No, certo che non lo sai, tu non c'eri Jorge, c'ero io con quel fottuto test di gravidanza in mano, c'ero io il giorno dell'operazione non tu, c'ero io ad abbracciarla quando piangeva c'ero io a.." "Mi stai prendendo per il culo? Io non ne sapevo nulla" alzo la voce, come si permette?

"L'hai comunque lasciata andare, non stavi più con lei nell'ultimo periodo, ha cercato in tutti i modi di dirtelo, quante volte ti ha detto che vomitava ed aveva la nausea? Non ti sei fatto mai delle domande sul perché non le ritornasse il ciclo?" "Senti, non dare la colpa a me, qui tutti capiscono lei, nessuno capisce me" mi alzo, deciso a lasciare la bionda da sola in stanza.

"Non ti azzardare ad uscire" mi dice, bloccandomi sul posto. 

"Io ti capisco bene ma tu dovresti comprendere lei, Tini ti ama e te lo dimostra ogni giorno" "Non mi interessa, quando ha deciso di terminare la vita di nostro figlio ancor prima che iniziasse doveva dirmelo, dovevo esserne a conoscenza, ne ho il fottuto diritto!" sbatto una mano sulla porta. 

Vi giuro che quando ho detto "nostro figlio " mi sono sentito una scia di brividi percorrermi la spina dorsale. 

" E poi se mi ama come dici te, perché poi si è messa con Yatra?" la guardo negli occhi, mentre lei ridacchia "Quando fai il geloso sei proprio tenero" mi prende per il culo. 

Obsesion (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora