Essere impotenti in queste situazioni, è la peggior cosa che ti possa capitare.
Scott, Stiles e Melissa rischiano la vita nell'altra stanza, mentre io sono ferma qui, incapace di spostarmi.
Derek è accanto a me, non riesce ancora a muovere un muscolo.
Il veleno del Kanima sta perdendo l'effetto su di me, o forse è più lento su Derek. In ogni caso, le mie gambe iniziano ad acquistare il loro peso.
-Mi sento le gambe- dico al mio alfa, con un moto di speranza.
-È un buon segno- risponde, guardandomi con la coda dell'occhio.
-C'è un modo per velocizzare la guarigione?- chiedo. Devo assolutamente andare di là.
-Dovresti togliere la tossina dal tuo corpo- mormora.
Un'idea assurda mi passa per la mente. Sfodero i miei artigli per poi conficcarli nella gamba destra. Inizialmente non sento dolore, poi un leggero bruciore invade la mia gamba. In compenso riesco a muovere le gambe e ad alzarmi.
-Fallo anche tu- suggerisco a Derek.
-Lexy, non fare niente di stupido- dice a denti stretti.
Corro nell'ingresso della centrale e vedo Scott accasciato a terra, che si copre il fianco. Matt ha colpito lui.
Da una parte sono sollevata che non abbia colpito mio fratello o Melissa. Dopotutto, Scott ce la può fare.
Matt mi permette di andare da lui. Cerco di individuare il proiettile per tirarglielo fuori.
Melissa continua a pregare di poter vedere il figlio e non immagino cosa stia provando ora, a vederlo sparato e non sapere se sopravviverà o meno.
-Ferma! Indietro- urla Matt, puntandole la pistola. Melissa arretra spaventata. Stiles mi guarda come se dicesse "ma come ci siamo finiti qui?". Persino papà sta pregando Matt dalla stanza accanto. Questo non fa altro che innervosirlo di più.
-Alzati- ordina a Scott. Io scuoto la testa.
-Non farlo- gli sussurro.
-Ucciderà mia madre- dice lui. In quel momento, vedo il punto esatto dove si trova il proiettile. Mi sfugge una risata nervosa.
-Dovremmo smettere di toglierci proiettili dai nostri fianchi- commento, prima di estrarre il proiettile e aiutarlo ad alzarsi.
Ed eccoci di nuovo qui, nel sadico gioco di Matt. Avevamo distrutto le prove che lo incriminavano. Cosa voleva di più?
-Stiles, va di là- grida Matt, puntando la pistola contro mio fratello. Lui mi guarda, aspettando una mia risposta. Annuisco. Vai.
Ora porta me, Scott e Melissa da papà. Quando mi vede, si alza preoccupato. Nota solo un momento dopo che Scott è ferito. Dio, come glielo spiegheremo quando guarirà?
-Ti prego. Ha bisogno di cure- supplica Melissa. Sta piangendo e il mascara le cola sulle guance.
-Credi davvero?- chiede Matt, girandosi verso Scott, ma guardando anche me. Mi preoccupa che sapesse cosa io fossi prima ancora di me.
-Fammi solo dare un'occhiata, va bene? Posso fermare l'emorragia- continua la madre di Scott, ma più parla, più Matt si infuria.
-Non ne ha la minima idea vero?- domanda, guardandoci. Ma Melissa non bada a lui, vuole solo vedere il figlio e curarlo. Non riesco a reprimere un moto di gelosia verso Scott. Non è il momento di pensare a tua madre, Lexy.
-Se continui a parlare, la prossima pallottola va a lei-
La pistola viene puntata verso di me per l'ennesima volta. Mio padre si alza furioso.
-Non provare a toccarla- minaccia lui. Matt però, ride di gusto e ci fa tornare nell'ufficio delle prove. Derek è ancora a terra, ma insieme a lui c'è anche Stiles, disteso e immobile. Evidentemente Jackson lo aveva colpito.
-Hai intenzione di farci girare per tutta la centrale ancora?- chiedo scocciata. Intanto Scott sta iniziando a guarire. Tiro un sospiro di sollievo.
-Abbiamo distrutto tutto le prove, perché non ci lasci andare?- domanda Scott, sempre pacifico nei suoi modi di fare. Lo ammiro per questo.
-Pensate che le prove mi interessassero? Io voglio il libro- urla esasperato.
-Quale libro?- chiede Scott, confuso. Io invece, capisco subito a cosa si riferisce.
-Vuole il bestiario- rivelo.
-Io non ce l'ho- si affretta a dire il beta.
-Perchè ti serve?- domando. Se è venuto qui e ha ucciso tutti quegli agenti, deve essere importante per lui.
-Voglio risposte- risponde subito.
-Risposte a che cosa?- parla Scott. Allora Matt alza la sua maglietta e scopre il suo fianco interamente squamato. Io e Scott ci scambiamo uno sguardo d'intesa. O di non intesa. Nessuno dei due ha idea del perché Matt sia così. Scott si tocca la ferita, lamentandosi silenziosamente. Deve fargli male. Gli afferro la mano, sperando di riuscire a prendergli un po' del suo dolore. Le vene del mio braccio passano dal verde al nero.
-Sai, mi spiace molto per te, Mccall- si scusa Matt.
-Oh davvero? Risparmiatelo- dico, fulminandolo. Il ragazzo mi ignora, guarda solo Scott.
-Ora starai pensando a come farai a spiegarlo, quando guarirai. La parte triste è che non ti rendi conto di quanto sia incredibile il fatto che stia guarendo- esclama, rimarcando il "stia".
-Sapete che succede agli altri quando gli sparano? Muoiono- grida, quasi a condannarci perché possiamo guarire. Questo è più che un'accusa. È una questione personale.
Matt ha detto che qualcuno lo ha ucciso, sempre se sia possibile. Del resto siamo a Beacon Hills, niente mi stupisce più.
-Com'è successo a te- osserva Scott, facendo il mio stesso ragionamento. Ed è anche ovvio il modo in cui è morto. Quella paura mentre lo buttavano in acqua mi ritorna in mente ogni volta che lo guardo.
-Sei annegato- intuisco. Gli occhi di Matt si inumidiscono e fissano il vuoto.
-Non avrebbe dovuto fargli bere- sussurra.
-Cosa?- chiedo confusa. Eravamo sulla pista giusta, ma ancora non sapevamo l'intera storia.
-Lahey!- grida, facendomi trasalire. È chiaro che abbia un desiderio irrefrenabile di vendetta. -Non avrebbe dovuto fargli bere-
-Chi ha bevuto?- domanda Scott.
-La squadra di nuoto, idiota. Non sapevo che stava succedendo. Non sapevo che avevano vinto la finale e che Lahey aveva invitato a casa i suoi prediletti per brindare insieme- spiega, completamente travolto dalle emozioni di quella sera.
La squadra di nuoto...allora Stiles aveva ragione. Era davvero tutto collegato.
-Eri con Isaac?- dice Scott.
-Dovevamo solo fare uno scambio di un fumetto. Arrivato lì, sento la musica. Vedo Shawn che butta Jessica in piscina e Bennett la raggiunge-
Bennett...uno dei cadaveri.
-E poi Camden, il fratello di Isaac, il marine. Mi prende in braccio- continua.
-Ti ha gettato in acqua- finisce Scott per lui. Ormai sappiamo come andrà a finire la storia.
-Io grido che non so nuotare, ma nessuno mi ascolta. Vado sotto, ingoio acqua e a nessuno interessa. Vedo questi corpi sott'acqua. Vedo Tucker, Cara e Shawn che si divertono, mentre io affogo- dice con tono lamentoso.
Tucker, il meccanico morto.
Una parte di me lo vede come un assassino, ma l'altra non può fare a meno che essere dispiaciuta. Se qualcuno lo avesse aiutato allora, non saremmo qui.
Matt era uno di quei cattivi diventati tali a colpa delle altre persone.
-E improvvisamente sono fuori dall'acqua. C'è Lahey che mi grida di non dirlo a nessuno. Mi dice che è tutta colpa mia e che tutti sanno nuotare. Non l'ho fatto. Non l'ho mai detto a nessuno. Io li vedevo in giro per la scuola e loro neanche mi guardavano. Mi svegliavo nel cuore della notte, boccheggiando in cerca di aria. I miei pensavano fossi asmatico, ma non sapevano che ogni volta che chiudevo gli occhi, io annegavo-.
Tutto quello che potevo dire si è volatilizzato. Cosa si può dire in una situazione del genere? Matt aveva e ha bisogno di aiuto. E nessuno gli ha teso una mano. Io e Scott ci guardiamo con la stessa aria dispiaciuta. Matt si avvicina, la sua espressione cambia da sofferente a sadica.
-Ma poi c'è stato il funerale di Kate Argent- dice, sorprendendomi. Ogni volta che la nominavano, avevo dei brividi. -Stavo scattando delle foto e poi per puro caso, Lahey è finito davanti all'obbiettivo. Ho guardato la macchina fotografica e c'era questo incredibile rancore, così l'ho guardato e ho detto "vorrei vederlo morto"-.
Trattengo il fiato.
-Il mattino dopo, lo era per davvero. Era come se Jackson facesse giustizia per me. Sapevo che aveva ucciso Lahey per me e che avrebbe ucciso ancora. Così sono andato da Tucker. Non si ricordava nemmeno di me. Così l'ho fotografato e dopo poche ore era morto- spiega con un sorriso.
-Così hai scattato le foto di tutte le persone presenti alla festa- intuisco.
Le luci della centrale si spengono improvvisamente. Uso i miei occhi soprannaturali per vederci qualcosa.
-Che sta succedendo?- chiedo a Scott. Le finestre si frantumano e una decina di pallottole volano verso di noi. Scott mi prende in braccio, cercando di farmi da scudo. Ci nascondiamo sotto una scrivania. Dall'esterno distinguo la voce di Gerard, prima che lanci i fumogeni contro di noi.
-Dobbiamo andarcene- dico al beta. Dopo aver contato fino al tre, ci alziamo e corriamo verso Stiles e Derek.
Quest'ultimo sta iniziando a muoversi, così mi dice di prendere Stiles. Prendo mio fratello sottobraccio e nonostante il corpo magrolino, è pesante.
-Ti porto nell'ufficio di papà. Lì sarai al sicuro- gli dico, cercando di non inciampare tra le sue gambe.
Una volta posato Stiles su una sedia, esco dall'ufficio e mi ritrovo Scott ed Allison davanti. Allison ha una balestra in mano e sta parlando con il moro.
-Dov'è Derek?- gli sta chiedendo.
-Cosa vuoi da lui?- domando minacciosa.
-Se non volete dirmelo, allora levatevi di mezzo- replica, andandose con l'arma nella mano destra. E dal suo tono di voce, non è qui solo per uccidere il Kanima, ma anche il mio alfa. Non ha nessuna chance contro di lui.
Sento Melissa gridare di nuovo, motivo per cui Scott inizia a correre, senza aspettarmi. Lo seguo dopo pochi secondi e trovo Stiles a terra, che cerca di strisciare verso la stanza dove papà e la mamma di Scott si trovano. Appena entro, vedo Melissa che si allontana dalle sbarre. Sento la sua paura. Scott, davanti a lei la guarda con il suo lato soprannaturale. Il mio cuore manca di un battito al vedere la sua reazione. Anche mio padre reagirà cosi? Non avrà più il coraggio di guardarmi in faccia?
Scott mi rivolge un cenno, per poi scappare. Corro verso papà, che è privo di sensi senza capirne il motivo.
-Hey, papà- gli tiro dei colpetti sulle guance. Poco a poco inizia a muoversi. -Stiles, tu stai bene?-.
-Si- urla da almeno 3 metri di distanza. Ora sento solo i singhiozzi di Melissa, nascosta nell'ombra della cella in cui è rinchiusa.
-Melissa...- cerco di parlarle.
-Cos'è? Mio figlio cos'è?- chiede piangendo.
-È un lupo mannaro- rispondo, senza aggiungere altro. Non credo cambierebbe molto al momento. Ha bisogno di tempo e noi glielo dobbiamo concedere.
L'odore di Derek giunge alle mie narici, così lo seguo, fino a trovarlo nascosto dietro ad un angolo.
-Stai bene?- domando.
-Shh- mi zittisce, mostrandomi due figure davanti a noi. Gerard. E Scott. Cosa ci fa Scott con Gerard?
-Non sarebbe dovuto andare così. Ho fatto tutto quello che mi ha chiesto di fare. Faccio parte del branco di Derek, le ho dato le informazioni, le ho detto che Matt controllava Jackson- elenca Scott. Cosa?
-Ci occuperemo noi dei nemici- lo rassicura Gerard.
Guardo Derek con la speranza di essermi inventata tutto. Ma dal suo sguardo furioso e dai respiri irregolari, mi confermano tutto quello che ho sentito.
Scott non ci ha mentito per tutto questo tempo. Lui fa parte del branco di Derek perché ci sono io. Non ci tradirebbe.
O sì?*note*
Odio fare pubblicità, ma se poteste dare un'occhiata alla mia storia "The deceivers" mi farebbe molto piacere💗
Spero il capitolo vi piaccia
STAI LEGGENDO
Lost in Beacon Hills || tw ff
WerewolfCosa succede quando due ragazzi ti portano in un bosco alla ricerca di un cadavere? Niente di buono. Lexy ha 15 anni, una pagella scolastica impeccabile e un fratello che riesce sempre a finire nei guai. Ma se questa volta fosse lei a finire nei g...