Capitolo 2

775 43 12
                                    

Riguardo quei tagli un'ultima volta, poi inizio a camminare verso casa. È diventato molto buio e vorrei arrivarci più in fretta possibile, ma la gamba mi fa troppo male. Intorno a me appaiono le prime macchine sulla strada, così per non pensare al dolore mi metto a leggere tutte le targhe.
Vedo una macchina avvicinarsi e quest'ultima mi risulta familiare. Il veicolo si ferma esattamente nel punto in cui mi trovo e un ragazzo mi saluta.
-Lexy, che ci fai qui?- mi chiede preoccupato.
-Hey, Stiles ha la jeep quindi sono rimasta a piedi- rispondo nel tono più tranquillo possibile.
-Ti do un passaggio?-
-Chi sono io per rifiutare?- la verità è che gli sono così riconoscete che potrei baciarlo.
-Che ci fai in giro a quest'ora?-
-Niente di che, stavo seguendo mio fratello-
-E lui dove stava andando?-
-Non lo so- anche se è un mio amico, non mi va di dirglielo. Non quando so che potrebbe dirlo a Jackson. Non fa più domande, deve aver capito che non mi va di rispondere. Parcheggia davanti al vialetto di casa mia.
-Ci vediamo domani- dico sorridendo.
-Primo anno eh?- mi chiede ridendo. Io annuisco.
-Grazie danny- lui mi saluta e mette in moto. Cerco le chiavi nella tasca dei pantaloni ed entro in casa, facendo attenzione a non sanguinare per casa.
Mi dirigo in bagno e quello che vedo è peggio di quello che pensavo. Fuori era buio e lo rendeva un problema meno grave, ora invece, mi viene da vomitare solo al vederlo. La pelle attorno ai tagli sta diventando viola e il sangue continua ad uscire. Prendo il disinfettante e mi pulisco. Mi metto una fascia che ho rubato dalla stanza di mio padre e mi metto il pigiama addosso. Prendo in mano "il marchio di Atena" e mi metto sotto le coperte. La verità è che voglio sembrare il più innocente possibile quando papà e Stiles torneranno. Nel frattempo mi ritrovo a pensare a tutto ciò che è successo. Chi era quello che mi ha aggredita? E perchè non mi ha uccisa invece di graffiarmi? Graffiarmi? Quanto lunghe devono essere delle unghie per causare quei tagli?
Il mio sguardo cade sulla foto che ho sul comodino affianco. Raffigura me, Stiles e Scott abbracciati. Papà ci aveva scattato quella foto 2 anni fa e mi ricordo il suo grande sorriso nel farlo. Scott e Stiles...dove saranno finiti loro? Quell'uomo ha aggredito loro dopo averlo fatto con me?. Il mio pensiero viene interrotto da un lamento.
-Quando la smetterai di fare queste bravate? Non so più cosa fare con te- dice mio padre esasperato.
-Ma papà io- inizia mio fratello, ma viene interrotto subito.
-Tesoro, siamo a casa- la sua voce risuona sempre più vicina.
-Papà, è inutile. Lei non è- la mia porta si apre e Stiles ha una faccia sorpresa. Mio padre invece mi sorride e io ricambio.
-hey papi, che sta succedendo?- faccio la finta tonta e Stiles mi lancia un'occhiata delle sue.
-Quel incosciente di tuo fratello stava nei boschi a cercare il cadavere di cui parlavamo a pranzo- lo dice prendendo Stiles per il colletto. Ammetto che mi sto divertendo parecchio.
-Ma io- mio fratello cerca di difendersi, ma mio padre lo zittisce portandosi un dito sulla bocca. Stiles fa subito una smorfia e sbuffa.
-Perchè non puoi essere normale come tua sorella?- chiede mio padre esasperato. Stiles ammutolisce, guardandomi di traverso e aspettando che nostro padre se ne vada. Lui mi stampa un bacio sulla fronte e si chiude la porta dietro.
-Dove diavolo eri finita?- mi chiede Stiles.
-Io e Scott ci siamo divisi per cercarti, a proposito, lui sta bene?-
-Era con me prima che nostro padre mi scoprisse, se la caverà- mi dice deciso.
-Sicuro- dico poco convinta.
-Sei malefica lo sai?- mi dice lui sorridendo.
-Non è vero- sto per lanciargli un cuscino dritto in faccia. Così lui arretra fino alla porta, aprendola. Mimo il lancio del cuscino e lui esce, rimanendo con la testa nella porta.
-Malefica- dice a bassa voce, poi chiude la porta e se ne va.

***
Scendo dalla jeep insieme a Stiles e Scott ci raggiunge con la sua piccola bici. Durante il tragitto non ho fatto che pensare al mio primo anno alla beacon high school, mentre mio fratello mi chiedeva della sera prima. Ora l'edificio mi si piazza davanti e tutti sembrano a loro agio, in fondo erano abituati a vedere quel posto tutti i giorni.
Non ho potuto indossare il vestito nero perchè mi lasciava scoperte le gambe e non avrei potuto spiegare quei tagli, così mi sono vestita con dei jeans neri, maglione bianco coperto da una giacca di jeans blu e per finire i miei amati stivaletti.
-Hey, guardate che roba- scott alza il suo maglione mostrandoci una fascia sul suo fianco destro. Io mi fermo a guardare fin troppo. Solo Stiles sembra accorgersene, così Scott continua.
-Era buio, ma sono sicuro fosse un lupo- dice lui.
-Un lupo ti ha morso? Non è possibile- continua Stiles. Si muovono verso l'entrata e io sono completamente spaesata.
-Ma io ho sentito ululare- insiste Scott, smentito da Stiles ancora una volta.
-In California non ci sono più i lupi ok? Da oltre 60 anni- dice mio fratello ridendo. La fanno lunga finchè Scott ci dice di aver trovato il cadavere.
-Stai scherzando?-
-No, avrò gli incubi per un mese-
-Accidenti, è la cosa più assurda che sia mai capitata in città dalla nascita di Lydia Martin- mio fratello sta letteralmente sbavando per una ragazza dai capelli rossi che gli passa vicino. Non lo degna nemmeno di uno sguardo.
-Sembra una che ti ignora- dico divertita, cercando di mascherare il nervosismo. Mentre la campanella suona, riguardo il fianco di Scott e penso subito alla mia gamba, abbasso lo sguardo sulla sinistra, poi decido di seguire i ragazzi.
-Come mai sei così muta oggi?- mi chiede Stiles.
-E' il suo primo giorno, lasciala ambientare- mi difende Scott. Lo guardo con gratitudine.
L'ultima ora finisce in anticipo quindi mi dirigo verso il mio armadietto per appoggiare i miei libri.
-Oh mio dio, quei stivaletti sono fantastici- confusa,alzo lo sguardo e vedo la ragazza snob che prima ha ignorato mio fratello. Inutile dire che è bellissima e che di fianco a lei ci sia il suo ragazzo. Jackson. Avevo sentito brutte storie su di lui e il suo sorriso finto mi spinge a diffidare del ragazzo.
-Oh, grazie. La tua gonna è stupenda- dico per gentilezza.
-Tu sei la mia nuova migliore amica- mi indica. Come diavolo sono finita in questa situazione?.
-Dille della festa- Jackson la stringe per la vita e poi mi guarda.
-Questo weekend c'è una festa-inizia lei.
-Venerdì, non puoi mancare. Ci sarà tutta la squadra- completa Jackson. Qualcosa di lui non mi convince ancora, ma questa era la mia occasione per farmi degli amici.
-Certo, ci sarò- accetto l'invito di Lydia.
-C'è l'allenamento tra poco, se non hai altro da fare...- Perché Jackson è così...non Jackson? Scott e Stiles dicono che non è amichevole o gentile. Cosa vuole da me?.
Io annuisco e Lydia mi trascina sugli spalti del campo di lacrosse.
-Sei del primo anno?- mi chiede la rossa.
-Si nota tanto?-
-No, direi di no. Conosci già qualcuno della squadra?-
-Veramente sì. Conosco Scott, Danny..- lei mi interrompe subito
-Danny è il migliore amico di Jackson- sempre fiera quando si tratta del suo ragazzo. Lo so Lydia, lo so.
-E quell'idiota lì in panchina è mio fratello- indico Stiles.
-Aspetta...Stilinski vero?- sembra sorpresa.
-Già-
In quel momento Stiles mi guarda e mi indica a Scott. Io distolgo subito lo sguardo, ma so che entrambi si chiedono che ci faccio con Lydia Martin.
L'arbitro suona il fischietto e vedo Scott contorcersi vicino alla porta. Di scatto mi alzo per vedere se sta bene, poteva essere un attacco d'asma. Lui ne soffriva spesso. Un ragazzo si avvicina correndo e lancia la palla che va a finire dritta in testa a Scott. Lui si rialza e sembra stare bene, quindi ritorno al mio posto. Lydia ha uno sguardo interrogativo. Io scuoto la testa, come per dirle che non ha importanza. Poi Scott riesce a prendere tutte le palle e vedo mio fratello dimenarsi dalla panchina. Allora Scott era serio quando ha detto che voleva giocare in squadra. Jackson si fa largo tra i compagni e lancia la palla con una forza pazzesca, ma Scott riesce a prenderla e Lydia si alza dal posto urlando il suo nome. Sento una fitta di gelosia e faccio altrettanto. Quando lui posa lo sguardo su di me io sorrido incredula.
***
Di pomeriggio Stiles porta me e Scott nella riserva, in modo che ci possa mostrare dov'è il corpo. Ora non sono più sicura di volerlo vedere.
-Non so cosa mi sia successo, era come se avessi tutto il tempo per prendere la palla- si riferisce alla partita di prima.
-Ti sei allenato davvero bene allora- azzardo io.
-Non è la sola cosa strana, posso sentire delle cose che non dovrei sentire, degli odori-
-Degli odori?- chiedo curiosa.
-Di che tipo?- anche mio fratello sembra curioso.
-Tipo delle tic tac alla menta che hai in tasca- mi indica.
-Come fai a- avevo sempre delle tic tac in tasca, ma come faceva lui a saperlo?
-È cominciato tutto con quel morso?- chiede Stiles.
-Se si trattasse di un'infezione? O se fosse la scarica di adrenalina che precede uno shock?-
-Credo di averne sentito parlare, è un particolare tipo di infezione- mio fratello lo stava chiaramente prendendo in giro.
-Sul serio?-poverino, non ha ancora capito.
-Si, credo che si chiami licantropia-
-Che cos'è, è grave?- Davvero Scotty?.
-Si, gravissima, ma solo una volta al mese- alzo gli occhi al cielo.
-Una volta al mese?- ripete Scott.
-La notte di luna piena-
A questo punto Stiles mi fa un cenno e decido di assecondarlo. Entrambi ululiamo allo stesso momento e Scott ci fulmina con lo sguardo.
Scott si ferma e si abbassa indicando il terreno pieno di foglie arancioni.
-Io mi ricordo che il cadavere era qui, sono passati dei cervi e ho perso l'inalatore-
-Forse hanno spostato il corpo- dico io.
-Spero mi abbiano lasciato l'inalatore, costa 80 dollari- mi risponde. So che vive da solo con sua madre e che lei lavora tutto il giorno per mantenere la loro piccola famiglia, io ammiro Melissa. Così, mi sposto cercando l'inalatore.Dopo qualche minuto sento i ragazzi gridare e irrigidirsi.
-Ragazzi, che succede?- mi blocco. Un ragazzo alto con i capelli neri, guarda minaccioso i miei amici. Mi rivolge la sua attenzione e d'istinto ritraggo la gamba sinistra . Lui lo nota e punta i suoi occhi nei miei. Sono verdi. Lo stesso identico colore di quelli del mio aggressore.

*nota dell'autore*
L'ho pubblicato ora solo per univxcorn ciao

Lost in Beacon Hills || tw ff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora