Capitolo 26

481 16 2
                                    

Stiles è sparito sì, ma papà non può andare a cercarlo perché si deve occupare di Jackson. Il fatto che sia morto non mi entra nella testa.
Non poteva essere morto. Era odioso ed egocentrico, ma non meritava questo.
L'idea che Stiles possa essere in pericolo mi terrorizza ancora di più.
-Dobbiamo seguire il suo odore- dico, appena papà se ne va affranto.
Non posso far altro che guardare Scott con un'espressione di rimprovero. Lo so che Gerard c'entra in tutto questo. Lo avevo fatto arrabbiare e ora...ora si sta vendicando usando mio fratello.
-Dobbiamo parlare-
La voce di Derek risuona negli spogliatoi ormai vuoti. Scott lo guarda stupito. Poi mi rendo conto che dietro al mio alfa, c'è quello psicopatico di Peter.
-E questo che significa?- mi chiede Scott.
Oh già, mi ero dimenticata di accennargli al fatto che Peter fosse ancora vivo.
-Sai, ho pensato la stessa cosa quando ti ho visto parlare con Gerard dallo sceriffo- commenta Derek. Forse non era bravo con le battute, ma le frecciate gli uscivano molto bene.
-Aspetta un secondo, lui ha minacciato mia madre! Dovevo parlargli. Che altro avrei dovuto fare?- si difende.
Ha davvero minacciato Melissa? Se avesse solo osato toccare Stiles, lo avrei ucciso.
-Sono d'accordo con Scott- si intromette Peter. -Hai visto sua madre?-
Gli scocchiamo tutti un'occhiataccia.
-Non ricordo quando abbiamo chiesto la tua opinione- commento e lui solleva gli occhi al cielo.
-Lui chi è?- chiede Isaac.
-Oh beh, lui è Peter, lo zio di Derek. Ora sembra in bella forma, ma di solito è morto. Almeno lo era quando Derek l'ha ucciso- spiego lui, rendendomi conto di quanto assurda possa essere tutta questa storia.
-Buono a sapersi- sussurra il beta.
-Perchè è vivo?-domanda Scott contrariato.
-Per farla breve, sa come fermare Jackson. Potrebbe salvarlo- dice Derek. Abbasso lo sguardo di scatto.
-Che c'è?- mi chiede preoccupato.
-Jackson è morto sul campo- rispondo, mentre dei brividi salgono lungo la schiena.
Derek assume una faccia enigmatica e Peter aggrotta la fronte.
-Perchè non sembra che l'abbiate presa bene?- chiede Isaac.
-Perchè la morte di Jackson non può essere accidentale. Gerard voleva ucciderlo- replica Peter.
-Perchè?- domanda Derek.
-È questo che dobbiamo scoprire-
-Allora andiamo-
Sono tutti così impazienti che sono l'unica rimasta negli spogliatoi. È Scott a tornare indietro per cercarmi.
-Non posso venire con voi. Devo...devo andare da mio padre e cercare Stiles- dico con le lacrime agli occhi.
Gerard è stato capace di uccidere Jackson, perciò poteva uccidere Stiles. Non posso accettarlo.
-Vai. Avvisami se lo trovate- mi dice comprensivo. In quel momento dimentico di essere arrabbiata con lui e inizio davvero ad avere fiducia.
Gli do un bacio, per poi andare dalla macchina di papà. Il viaggio verso casa è uno strazio. Papà è agitato e non l'ho mai visto così, nemmeno dopo la morte di mamma.
-Se Stiles è...- inizia a dire, ma non lo lascio finire.
-No. Stiles niente, papà. Sta bene- nego tutto. Nego perché è l'unica cosa che mi dà ancora speranza. Papà parcheggia l'auto davanti a casa e a malapena riesce a togliere le chiavi.
Saliamo in camera sua e inizia a telefonare qualcuno. Mentre chiede a Melissa di avvisarlo in caso veda Stiles all'opsedale, io sento il suo odore più forte che mai.
Il suo bagnoschiuma misto a sangue e sudore. Mi giro verso la porta della camera, dove Stiles mi sta fissando. Ha un occhio rosso, ma sembra stare bene.
-Mio dio, Stiles!- urlai, correndo ad abbraciarlo. Sento il suo cuore battere e la sua angoscia. Papà lo controlla, gli guarda la ferita e assume la sua faccia da agente della polizia.
-Sto bene- si affretta a dire mio fratello, ma è tardi.
-Chi è stato?- domanda papà.
-Sono stati alcuni ragazzi dell'altra squadra-
Sta chiaramente mentendo e i suoi occhi luccicano.
-Voglio la descrizione fisica. Ora andrò li di persona e spaccherò...-
Stiles è a disagio, lo percepisco.
-Papà- lo fermo. -Ha detto che sta bene-
Solo ora si rende conto di aver esagerato. Stiles è qui e sta bene, per adesso è tutto quello che conta.
Lo abbraccia forte e io mi unisco a loro.
Mi ci vogliono 20 minuti per calmare papà e convincerlo a tornare al caso di Jackson.
-È davvero morto?- mi chiede Stiles, appena rimaniamo soli nella stanza. Annuisco debolmente.
Si lancia sul letto e sospira.
-So che lo hai già detto, ma stai bene?- domando preoccupata.
-Sì, Lexy. Sto bene- risponde seccato.
Mi sta davvero mentendo?
Qualcuno bussa alla porta e Stiles sbuffa ancora.
-Ti ho detto che sto bene, papà-
Eppure non c'è l'odore di papà, ma c'è il profumo di Chanel e conosco solo una persona ad usarlo.
-Non è papà. È Lydia- lo avviso. D'un tratto sembra rinascere. Si alza dal letto e si sistema, anche se non c'è nulla da sistemare.
-Che ci fai ancora qui?- mi chiede. Spalanco la bocca offesa.
-Dove vuoi che vada?!-
Mi indica la finestra con fare ovvio.
-Io non mi lancerò dalla finestra per te!-
-Ok senti, entra nell'armadio e stai zitta-
Potrei averlo fatto. Ok, l'ho fatto perché mi fa pena e perché questa soluzione è meglio che lanciarmi da una finestra e rompermi temporaneamente qualche osso.
Non so perché Lydia sia venuta da Stiles invece che da me. Forse non mi aveva trovata in casa, perciò ha optato per Stiles. Fatto sta che la sento singhiozzare e mi maledico per averla lasciata sola dopo quello che è successo con Jackson.
-Non me lo lasciano vedere- dice. -C'è una cosa che gli devo ridare. Lui non faceva altro che chiedermela-.
E io so a cosa si riferisce. Jackson voleva indietro la copia delle sue chiavi di casa. Gliele aveva regalate a Lydia quando si sono ufficialmente fidanzati, e capisco quanto sia difficile per Lydia.
Stiles gli porge dei fazzoletti e la fa accomodare.
-Hai 17 messaggi non letti di Scott- commenta Lydia infastidita. Mi tasto le tasche per cercare il mio telefono, ma poi ricordo di averlo lasciato in silenzioso e sulla scrivania di Stiles.
Desidero essermi lanciata da quella finestra ora.
-Perchè hai degli oggetti da donna?- chiede Lydia, indicando le boccette di profumi che aveva comprato per il suo compleanno.
-Oh beh...sai, ho una sorella- attacca Stiles, ma Lydia scoppia a ridere.
-Lexy non usa queste cose- dice e mi ritrovo ad annuire al buio, nell'armadio di mio fratello.
-Sono delle cose che ho comprato per il tuo compleanno. Non sapevo che regalarti, perciò ho comprato diverse cose- continua impacciato mio fratello. I due stanno avendo un momento romantico e non ho nessuna voglia di assistere. Esco dall'armadio.
-Okok, basta. Ho smesso di stare rinchiusa- grido.
Lydia mi guarda confusa, mentre Stiles sembra voler uccidermi. Mi sforzo di sorridere, assumendo un'espressione da innocente.
Il mio telefono si accende e spegne di continuo, perciò mi allungo e leggo i messaggi.
Da scott:
-Vieni subito all'ospedale
-Sta succedendo qualcosa di strano con Jackson
-Peter dice che Lydia è l'unico a poterlo aiutare

Faccio leggere i messaggi ai due, ma non aspetto che dicano qualcosa. Inizio a correre senza fermarmi.
Nelle vicinanze sento rumori di battaglie, ringhi e urla.
Mi dirigo verso quella direzione e la scena che mi si presenta davanti mi paralizza: il Kanima sta tenendo Allison per la gola. Chris se ne sta in disparte, mentre Derek inizia a diventare rigido. Intuisco che il Kanima lo ha colpito.
Gerard, davanti a loro, sorride trionfante e aspetta la mossa di Scott.
-Scott, no!- dice Derek. -Ucciderà anche me. Diventerà un alfa-.
Allora realizzo il piano di Gerard. Vuole farsi mordere da Derek, in modo da diventare uno di noi.
-È vero, ma credo lui lo sappia già. Non è così, Scott?- chiede Gerard, ma al posto di guardare lui, fissa me.
-Scott, qualsiasi cosa lui ti abbia offerto. Non farlo- gli intimo.
-Devo farlo- dice.
Non ho nemmeno il tempo di reagire, che Scott ferma Derek per le mani e Gerard si avvicina ai canini del mio alfa.
Quando ritira il suo braccio, l'impronta delle sue zanne è tinta di rosso.
Guardo Scott ferita, e scorgo un piccolo guizzo nei suoi occhi.
Ha qualcosa in mente.
Spero che tutto questo ne sia valsa la pena.
1 minuto.
È bastato solo un minuto per capire il piano di Scott. Dal braccio di Gerard fuoriesce una sostanza nera. Il vecchio non si è trasformato, niente di simile.
-Che cos'hai fatto?- domanda a Scott.
-Dicevano tutti che Gerard aveva un piano. Ne avevo uno anche io-annuncia. Il nonno di Allison si affretta a tirare fuori la scatola dei medicinali e schiaccia le capsule, che si frantumano in polvere di frassino.
Alla centrale, Scott aveva scambiato le scatole. In questo modo Gerard non sarebbe mai riuscito a diventare una creatura soprannaturale.
Sorrido.
-Perchè non me lo hai detto?- chiede Derek a Scott.
-Perchè sarai pure un alfa, ma non il mio- risponde.
Mi agito sul posto. Gerard si sta muovendo e appena riesce ad accumulare forza, urla a Jackson un semplice comando.
-Uccidili tutti-
Eppure Jackson esita e questo permette ad Allison di agire.
La cosa buffa? La Jeep di Stiles si avvicina verso di noi e colpisce direttamente Jackson. Dentro c'è sia lui che Lydia.
Quest'ultima esce dalla macchina furtivamente e si mette davanti a Jackson, la chiave dorata fra le dita.
Non ha paura di lui, sa che non le farà del male.
-Lydia!-
Stiles sta correndo verso di lei, ma lo blocco sul posto.
Jackson afferra la chiave e poco a poco inizia ad assumere sembianze umane.
Guarda Lydia a lungo, per poi girarsi verso Derek e aprire le braccia.
Che vuole fare?
Chiudo gli occhi, capendo il piano di Jackson. Non vuole essere il Kanima, non vuole uccidere nessuno. Vuole che Derek uccida lui.
E Derek lo fa. Gli dà il colpo di grazia, non per potere o per frasi valere. Lo fa per pietà. È questo l'alfa per cui lotto.
-Tu mi ami ancora?- chiede Jackson, annaspando in cerca d'aria.
-Sì. Io ti amo ancora- continua a dire Lydia, tra una lacrima e l'altra.
Accanto a me, Stiles si irrigidisce. Gli prendo la mano e gliela stringo forte.
Andrà tutto bene.
Un giorno, Lydia avrebbe capito quanto Stiles l'amasse. Avrebbe capito quanto fosse premuroso, rispettoso e fantastico. Ne ero sicura.
Lascio la sua mano e mi avvicino a Jackson. Appena lo tocco, sento qualcosa di strano. Come un'energia vibrante. Poi, Jackson apre gli occhi, di un blu inteso. Si alza e rivela la sua nuova forma: lupo mannaro.
È diventato ciò che continuava a chiedere di essere.
Sono così confusa e felice che riesco solo a sorridere.
Jackson è vivo. I miei amici lo sono.

                                         ***
-Capisco perché tu non abbia detto a Derek del tuo piano, ma perché non lo hai detto a me?- gli domando curiosa.
Scott si siede sul mio letto e intreccia la sua mano con la mia.
-Derek è il tuo alfa. Non avrei mai potuto chiederti di schierarti contro di lui- risponde.
-A te va bene? Voglio dire. Sai che Derek sarà sempre importante per me-
-Certo che mi va bene. Credo che Derek abbia bisogno di te. Lo rendi migliore-
-Sei fantastico, lo sai?-
Lo bacio, ma poi un'altra domanda mi spunta in testa.
-Ora le cose torneranno normali, ma se succedesse qualcos'altro...da che parte starai?-
-Ovunque tu sia. Anche se significa essere nel branco di Derek-
Penso a tutto quello che è successo in questi due anni e a quanto cose debbano ancora essere sistemate. Peter è vivo e so che nasconde qualcosa. Devo aiutare Isaac a trovare un vero posto dove stare. Io e Scott dobbiamo ancora avere un appuntamento. Papà ancora non sa di me e in realtà, anche io devo scoprire a pieno i miei poteri. Derek deve affrontare i suoi demoni e combattere contro le scelte sbagliate. Dobbiamo ancora capire i poteri di Lydia, perché sì, sono convinta che la rossa sia una di noi.
Ma qualsiasi cosa succeda, non ho paura.
Risolveremo tutto insieme, come una famiglia.
Come un branco.

*note*
Mi scuso già per questo finale un po' così, ma la storia l'avevo iniziata un anno fa quando avevo tempo e ispirazione. È la ragione per cui ho cercato di concluderla e non continuarla così tanto per fare, spero possiate capire e grazie di cuore a tutti quelli che hanno dedicato il loro tempo a leggerla.
Se volete dare un'occhiata a The Deceivers ve ne sarei grata <3

Lost in Beacon Hills || tw ff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora