Capitolo 22

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-Lo stiamo davvero dicendo a nostro padre?- chiedo incredula per la milionesima volta.
Scott e Stiles si guardano seccati. Stiles apre l'annuario scolastico fino a trovare la foto di Matt. Papà ci raggiunge presto e scruta il libro con occhi socchiusi.
-Questo ragazzo sarebbe l'assassino?- domanda poco convinto.
-Sì- risponde Stiles.
-No...- mormora papà.
-Sì! È lui- ripeto sicura. Non potrei esserlo più di adesso. È come se avessi appena finito di completare un puzzle. Ora l'immagine è completa.
-Scott, tu ci credi?- chiede al moro. Io e Stiles lo guardiamo con bocca spalancata. Nostro padre non ci crede!
-Sì, sappiamo che è Matt- dice Scott.
-Ha usato la macchina di Harris e l'ha usata per depistare le indagini e poi incastrarlo, okay?- spiega Stiles, che ormai si è agitato.
-Okay, d'accordo. Vi concedo una possibilità, ma datemi un movente- dice serio. -Perchè questo ragazzo vorrebbe morta la squadra di nuoto del 2006 e il suo allenatore?-
-Non è ovvio?!- urla Stiles, facendomi sobbalzare. -La squadra di nuoto fa schifo. Non vincono da sei anni-
-Hey!- grido di rimando. -Bada a quello che dici, stai parlando della mia squadra-
-Hai ragione. Non abbiamo ancora un movente- conclude.
-Neanche Harris, però- faccio notare a papà.
-Che volete che faccia?- chiede infine. Guardo Scott, in attesa di una sua decisione.
-Dobbiamo riesaminare le prove- dice il beta.
-Che sono alla centrale, dove io non lavoro più- rimarca papà. Sbuffo.
-Fidati di me, ti faranno entrare- ribatte mio fratello.
-Fidarti di te?- domanda incredulo.
-Allora fidati di Lexy!- si corregge Stiles. Papà sposta lo sguardo su di me, così gli sorrido innocente.
-Nah- esclama. Nah? Davvero papà?
-D'accordo! Fidati di Scott allora- dico seccata.
-Di Scott mi fido- rivela. Io e Stiles ci guardiamo offesi.
È così che papà prende le chiavi dell'auto e lo raggiungiamo, pronti ad andare alla centrale.
Come da consueto, quando apro la porta della centrale, il campanello suona, segnalando all'agente di turno che siamo entrati. Appena vede papà, assume una faccia completamente diversa.
-Sono le due del mattino- dice con tono di rimprovero.
-Credimi, non sarei qui se non fosse urgente- ribatte papà a voce bassa. Lei sospira e ci fa un lieve cenno, lasciandoci andare.
-Dobbiamo controllare le prove dell'ospedale. Tutti gli omicidi sono stati compiuti da Jackson, tranne uno- ragiona Stiles.
-La donna incinta- dico.
Ci mettiamo a guardare le registrazioni delle telecamere, ma troppe sono le persone che appaiono.
-Sarà pure da qualche parte- esclama Stiles, deciso a non mollare.
-Fermi un attimo, l'avete visto?- chiede Scott, indicando un punto sullo schermo. Matt è proprio lì.
-È lui!- dico a papà.
-Io lì vedo solo una nuca- risponde annoiato. In effetti l'immagine di Matt si muove al contrario, nascondendo la sua faccia dalla telecamera. Mossa astuta.
-È la nuca di Matt, mi siedo spesso dietro di lui. Ha un cranio molto...particolare- spiega Stiles, ottenendo tutte le nostre occhiate sconcertate.
-Sei impazzito?- chiede papà, facendomi ridere.
-Allora guardate il giacchetto, quante persone indossano un giacchetto di pelle nera?- domanda ancora.
-Oh, praticamente tutti?!- ribatto, incrociando le braccia. Non abbiamo ancora nulla.
-D'accordo, andiamo avanti. Deve esserci una ripresa di lui che si avvicina ad una telecamera- si intromette Scott. Lui sì che sa cosa significa non perdere tempo.
Papà manda avanti la registrazione, ma Stiles lo ferma subito.
-Visto? È di nuovo lui!- esclama.
-È di nuovo la sua nuca?- chiede papà esasperato.
-Sì, ma sta parlando con...Melissa- noto.
È così che Scott telefona a sua madre e ci rivela che lo ha incontrato in ospedale quella sera.
-Bene, abbiamo impronte di scarpe e pneumatici vicino a dov'era parcheggiato il camper dove è stavano i due ragazzi morti- annuncia papà, sfogliando tutti i fogli sulla scrivania.
-Se fossero di Matt, risulterebbe su tutte le scene del crimine- dice Stiles.
-Su tutte e quattro. Ho un pagamento con la carta di credito di Matt per un cambio d'olio dal meccanico ucciso- rivela.
-Quando?- chiede mio fratello.
-Due ore prima che arrivassi tu- dice infine.
-Papà, se uno è un incidente, due una coincidenza e tre  uno schema. Quattro che cos'è?- domando.
-Abbastanza per un mandato- risponde, ottenendo l'approvazione di Stiles. -Scott, chiama tua madre e chiedile di venire qui. Con un riconoscimento officiale, avremmo un mandato-
-Bene, io vado all'entrata per avvisare Mary!- propongo, andando direttamente dall'agente senza aspettare una sua risposta. Amo Mary, ogni volta che andavo in centrale lei mi regalava delle caramelle alla ciliegia buonissime.
Mi avvicino al bancone, ma non la vedo. Un odore di sangue invade le mie narici, portandomi a guardare meglio. Il sangue a terra non dice niente di buono. Mary è a terra con gli occhi spalancati e la divisa intrisa di sangue. Trattengo il fiato e le lacrime. La sua cintura è vuota, niente pistola. Sento avvicinarsi qualcuno da dietro, così mi giro in automatico.
Una pistola è puntata contro di me, e chi la impugna è proprio Matt.
-Ti conviene stare in silenzio e fare la brava- mi intima con una faccia da vero e proprio psicopatico.
-Non credere che quella mi spaventi- commento, in un momento di ira.
-Forse no, ma non penso ti faccia piacere avere una pallottola nello stomaco- replica con un sorriso. -Ora vai avanti-
Mi obbliga a ritornare da Scott, papà e Stiles, i quali quando mi vedono, mi guardano con occhi sgranati.
-Matt? Ti chiami Matt, giusto? Non so che cosa succede, ma ti garantisco che c'è una soluzione che non prevede armi- dice papà con tono tremante. Ora mi sento in colpa. Pensa che potrei morire.
-È buffo che tu dica una cosa del genere, perché non credo che lei sappia quanto è vero- risponde Matt.
-Tu non vuoi fare del male a nessuno- dice papà, senza perdere quel suo tono calmo. Ha riacquistato la fermezza della voce e mostra il suo lato da sceriffo.
-E invece voglio fare male a molta gente- lo corregge Matt.
-Sei uno psicopatico- dico disgustata. Papà mi rimprovera con lo sguardo, come se avessi firmato la mia condanna a morte.
-Voi quattro non eravate nei miei piani, ma potrei includervi. E un buon motivo sarebbe cercare di chiamare qualcuno, come sta facendo Mccall- annuncia. Sposto lo sguardo su Scott e noto nella sua mano il telefono. -I cellulari. Metteteli tutti sulla scrivania, ora-
Tutti lo appoggiano sul tavolo, ma io non ho intenzione di obbedire.
-Fai quello che ti dice, Lexy- mi ordina papà. Guardo Matt, sperando di bruciarlo con lo sguardo, per poi mettere il mio telefono sul tavolo, insieme agli altri. Il ragazzo ci fa spostare verso le celle ed obbliga mio fratello ad ammanettare papà. Poi ci ordina di andare avanti, passando per il corridoio est. Almeno 5 corpi giaciono a terra e il sangue scorre per tutto il pavimento.
-Hai ucciso chiunque fosse qui?- chiede Scott.
-No, per quello c'è il buon Jackson- ribatte evidentemente divertito. Torniamo nell'ufficio di prima, dove tutti i fogli sono sparsi per la stanza.
Matt ci fa eliminare tutte le prove che lo incriminano.
-Bene, ora prendo mio padre e ce ne andiamo. Tu continua pure questa storia della vendetta- sice Stiles.
Una macchina entra nel parcheggio della centrale e chiudo gli occhi. Melissa.
-Matt, non lo fare! Quando arriverà le dirò di andarsene- lo prega Scott.
-Se non ti muovi, prima ammazzo Stiles, poi proseguo con la tua dolce ragazza e finisco con tua madre- lo minaccia. Mi trattengo dal saltargli addosso.
Un odore familiare mi investe, mentre Scott apre la porta dell'ufficio. Derek è qui davanti e automaticamente sorrido. Mi ha trovata. Ci ha trovati. Ma Derek non si muove, quasi come fosse paralizzato. Il suo corpo si slancia in avanti e in qualche modo riesco ad afferrarlo prima che cada.
Lo appoggio a terra, Derek mantiene il suo sguardo su di me.
-Sei un bastardo-
Mi avvicino a Matt furiosa, non mi importa se lui ha una pistola. Io ho artigli e guarigione.
-Lexy...- mi avvisa Scott. Mi giro nella direzione del suo sguardo, individuando Jackson. O meglio, il kanima.
-Sai Lexy, non tutti hanno la fortuna di essere un lupo cattivo- mi dice, scandendo per bene la parola "lupo".
Lo guardo sorpresa. -Oh si, sono riuscito a scoprire qualcosa, lupi mannari, volpi, cacciatori. È come una dannata festa in maschera ad ogni luna piena-
Volpi?
Guardo Derek, che con la coda dell'occhio osserva la scena.
-Hai detto volpi?- chiedo curiosa. Matt mi rivolge un sorriso malizioso, per poi guardare Stiles.
-Dunque tua sorella non sa nemmeno cosa sia- risponde, lasciandomi bloccata qui, come se il kanima mi avesse ferita.
Stiles sembra confuso quanto me, ma poi il suo viso si illumina.
-Sei una Umi, Alexandra- risponde Matt, come se fosse tanto ovvio. La sua pistola rimane ancora puntata su di me. Una Umi.
Guardo Stiles, che abbassa lo sguardo per evitare il mio. Matt fa un cenno verso mio fratello e il kanima si fa spuntare gli artigli.
-No!- grido, fiondandomi su Stiles. Lo sposto proprio nel momento in cui Jackson abbassa la sua mano. Non è riuscito a graffiarlo, ma ha colpito me. Il mio corpo si paralizza all'istante, non riesco a controllarlo. Scott mi prende al volo e mi fa sdraiare accanto a Derek.
-Risolverò tutto, te lo prometto- mi sussurra con il cuore a mille.
Un campanellino suona, indicando che qualcuno è appena entrato nella centrale. Melissa.
-Fai quello che ti dico e non le farò del male- dice Matt, riferendosi proprio a lei. Stiles, Scott e Matt si spostano verso l'ingresso, lasciando soli me e Derek. Posso sentire il mio sangue che lotta contro il veleno.
-Tu sai che significa quello che ha detto?- domando al mio alfa. Nonostante sia paralizzato, intravedo una smorfia sul suo viso.
-Sei una kitsune- dice a denti stretti.
-Che significa?- chiedo ancora.
-Avrei dovuto saperlo- commenta tra sé e sé.
-Mi vuoi dire che cosa sono?- ribatto seccata.
-Sei una volpe, una volpe dell'oceano- risponde finalmente.
Non ho nemmeno il tempo di realizzare ciò che ha detto, che sento uno sparo. Melissa grida, ma gli altri non emmettono un solo suono.
Chi dei tre è stato sparato?

*nota*
Grazie alle persone che stanno leggendo questa storia anche se è orribile, vi amo tutte <3

Lost in Beacon Hills || tw ff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora