Alti e bassi..? cap 4

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Alice
Cerco di seguire i consigli di nonna ma Claudio ha la testa dura... dopo la discussione di domenica sera... ho lasciato perdere... mi ha detto di smetterla di chiedere di più da lui... e ho smesso... illudendomi come una cretina che prima o poi si decidesse a rallentare.... invece niente... tutto uguale.... io per non stare da sola casa dopo il lavoro... visto che lui fa sempre tardi... me ne vado con Lara a spupazzarmi Camillina o a farmi un aperitivo con Silvia che molla Aurora a Sergio... oppure se la porta dietro nel passeggino. E praticamente le domeniche le passo alternativamente da Lara o da nonna, o insieme... qualche volta anche con Paolone ed Erika... con l' immancabile Cordi. Ogni tanto vengono Giulia e Sandro i nuovi piccioncini... menomale lui si è innamorato di lei... vabbè che Claudio non si vede neanche in giro... anche se non gli sfugge niente... avrà le sue spie... o le microspie... per quanto ci interessi ora... prima era gelosissimo... mentre ora... sembra finito tutto. È così è trascorso un mese tra alti e bassi... veramente tra bassi ed ancora più bassi... tra silenzi ed assensi... per non litigare...
All' inizio anche Silvia mi diceva di comprenderlo... essere il direttore non è facile e lui non vuole sbagliare niente... ma ora è troppo... e passa il tempo come me ad arrovellarsi il cervello ... per vedere cosa fare...
"Alice se non fossi tu... ti direi di mollarlo all' istante... e mo' basta... quanto altro tempo vuole.?.. ormai va così da troppo tempo. "
"Gli hai dato la condanna."
"E so due anni... che peraltro sono i primi di matrimonio,  dovreste fa i piccioncini ed invece sembra che siete sposati da vent' anni o più. "
"Non so più che fare... ogni volta che parlo... finiamo per litigare."
"E che dici? Tu parli a macchinetta e lo fai arrabbiare. "
"Ma quale macchinetta. Io cerco di essere calma, calmissima, di poche parole... ma lui mi dà subito contro... dice sempre la stessa cosa... che chiedo troppo."
"E tu non devi chiedere più,  lo devi pretendere."
"Ehhhhh... e come?... se quello neanche mi ascolta... mi zittisce subito."
"Ma non serve parlare... tu devi agire..."
"E cosa? Se esco sempre da sola... più agire di così! "
"Ma non  in questo senso, devi farlo spaventare... devi andartene , metterlo sul punto."
"Addirittura..."
"Visto che parlare non serve e Conforti è una testa dura... giochiamo il tutto per tutto."
"Giocare? È del mio matrimonio che stai parlando."
"Lo so... e lo vogliamo salvare? O farlo arenare sulla spiaggia? Andrete cosi all' infinito?"
"Io ci voglio provare ancora a parlare... poi mi sembra un ultimatum."
"È un ultimatum... ormai solo quello resta."
"Gli propongo prima di passare la domenica insieme e poi vedo..."
"Speriamo bene..."
Sono stata fin troppo ottimista... tornata a casa ed aspettato invano Claudio per cena... ho mangiucchiato qualcosa da sola... è stato capace anche di ridurmi l' appetito... infatti mi dicono tutti che sono dimagrita... lui ritorna quando sono a letto a leggere... visto che il sonno tarda ad arrivare... e poi volevo aspettarlo sveglia... ha il viso stanco come al solito... ma sempre bellissimo... ha tagliato i capelli per non perdere tempo la mattina a sistemarli... gli occhi però sono brillanti, mi parla di un nuovo progetto... è euforico... io sono contenta per lui e glielo dico pure... ma sono stanca di parlare solo e sempre di lavoro... una volta che parlassimo di noi... e senza discutere... infatti come inizio... discutiamo... cioè non gli sta bene che lo invito domenica ad andare in giro quando deve preparare questo progetto importantissimo...
"E devi farlo giusto di domenica? "
"Solo allora ho tempo..."
"Ed io?"
"E vattene dai tuoi amichetti o da Amalia. "
"Non sono sposata con loro."
"E mi spiace ho da fare... devo badare al lavoro... io!"
"Non mi ricordo che Malcomess o la Manes fossero perennemente in istituto."
"Infatti.... io non sono come loro."
"E certo, devi dimostrare che sei di più,  no?"
Mi sa che  questo non finirà mai, ci sarà sempre un progetto da fare... un lavoro da terminare... uno dopo l' altro... che devo fare? Intanto lui tace ed anch' io... non ho più voce, né più argomenti... poi è normale che mi passa la voglia di abbracciarlo e stare con lui, ma neanche lui fa un passo nei miei confronti... come se dovessi io cedere sempre a lui. Mi addormento con il magone... non voglio ricorrere ad estremi rimedi... ma forse è l' unica soluzione... o magari provo ad andargli incontro io in istituto... vado a mangiare io da lui, nel suo studio invece di pretendere che scenda lui nel mio... dove c' è Paolone che lo porta per tutti... con mia grande gioia... magari resto con lui dopo l' orario invece di andarmene... domani provo... talmente che sono positiva che mi volto verso di lui e gli sfioro la mano,.. poco vicina alla mia... ma dorme già. 
Il mattino dopo non riesco a dirgli niente... se ha preferenze per il pranzo... lui odia i piatti pesanti di Paolone... preferisce le zuppe di cereali... che corre in istituto già col telefono in mano tra promemoria ed email. E vabbè... prenoto due zuppe di quelle con le verdure e vado in istituto, in modo da farmele portare nella pausa pranzo. Paolone e Lara restano un po' spiazzati ma in fondo è un momento da vivere soli io e Claudio... non lo avviso per fargli una sorpresa... tanto so dalle mie spie che lui è nella sua stanza del trono... aveva una riunione e penso che abbia finito, dura da un bel po',  ma è meglio bussare... non si sa mai... infatti sono seduti dei colleghi... ancora riunione in corso.... purtroppo ... visto che non emette suono e approfittando che naturalmente conosco bene i colleghi, gli chiedo quando hanno intenzione di smettere per pranzare,.. io sono molto gentile,  ma lui mi risponde in malo modo alzando il suo solito sopracciglio, in tono infastidito... che lavoreranno ancora a lungo mangiando qualcosa al volo... anche i colleghi restano interdetti per il suo tono freddo... come me... ma io non mi lascio smontare e lascio le vaschette delle zuppe a loro lasciando da parte la voglia di sbattergliele in testa e torno nella  mia stanza ... mangerò le leccornie di Paolone... alla faccia sua... neanche nei miei peggiori incubi pensavo che avrebbe reagito così.  Lo so che era in riunione ed era importante... ma ci sono modi e modi di dire le cose... sono sua moglie e non una collega qualsiasi che maltratta... ha mandato all' aria tutti i miei buoni propositi... però mentre mangio le arancine di Paolone penso... si ragiona meglio a stomaco pieno.... forse non tutto è perso... può essere che ripensi al suo comportamento e ci chiariamo dopo... non voglio buttare la spugna... voglio essere positiva... non credo si scuserà... non è nel suo vocabolario... ma almeno ci ragionerà sopra ... credo... invece non potevo pensare niente di più sbagliato... quando finisce la riunione un uccellino mi avvisa... così salgo da lui per chiedergli se vuole una mano... per non far tardi... anche stasera... ma lui non mi fa neanche parlare... mi  sbraita contro che non era il caso di portarmi il pranzo visto che era con gli altri... a lavorare... non li devo disturbare più!
Resto di sasso...
"E prima che dici che sei mia moglie questo non ti autorizza... a fare quello che vuoi... dobbiamo dare l' esempio!"
"Si tratta della pausa pranzo e mi pare che ci tocca."
"Noi stavamo lavorando e tu volevi mangiare.."
"Io ho chiesto gentilmente..."
"Dovevi salutare, girarti ed andartene.."
"Sei un dittatore... sono rimasti tutti spiazzati dalle tue parole... non da me."
"Non credo proprio... sei venuta per lamentarti?"
"Sono venuta a chiederti se volevi una mano.... ma presuppongo che ti disturbo e vuoi fare da solo, vero?"
"Indovinato."
"Allora non resta che andarmene."

Claudio
Alice si gira e se ne va.... avrei voluto dirle di si... a restare... ma sono cosi arrabbiato che le ho detto di no. Sa benissimo che quando stiamo in riunione non deve disturbare,  invece lei se ne frega... voleva mangiare a dispetto degli altri, magari sperando che gli altri si alzassero per continuare dopo...  in modo da farci mangiare da soli... non capisce che non è come coi suoi amichetti... noi due non ci capiamo più... non riusciamo ad andare d' accordo... neanche prima lo eravamo... ma trovavamo sempre un punto d' incontro... o cedeva sempre qualcuno prima... o io... o lei... e ora? Non riusciamo più?  Da quand' è che non parliamo senza attaccarci a vicenda? A lamentarci di quello che non va... di quello che non si riesce a fare? So solo che ultimamente... da non so quando veramente.... lei si lamenta sempre... ed io non lo sopporto più... io la amo e su questo non ci sono dubbi... ma è diventata insopportabile... ed io non so come fare... lo so che mi vuole aiutare... ma io riesco meglio se non ho lei tra i piedi... lo so che dissi che eravamo una bella squadra... ma erano altri tempi... ora sono il supremo e dev' essere tutto fatto per bene e non posso perdere tempo a darle retta... naturalmente anche stasera si fa tardi... arrivo a casa giusto per cena... vorrei scusarmi ma lei mi mette il muso.... mi passa tutta la voglia... prendo le mie cose e me ne vado a dormire nella camera degli ospiti... anche se sono stanco non riesco a prendere sonno, cosi lavoro al computer....

L'allieva 4 Dopo il matrimonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora