Discorsi giorno e notte cap 18

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Alice
La mia Stellina non mi ha lasciato parlare con Claudio... appena è arrivato... ha fatto scoppiare la bomba... ha chiesto anche a lui una sorellina... come se si potesse andare a comprarla al negozio o coglierla nel prato come un fiore o della frutta. Anche Claudio é spiazzato, non se l' aspettava... ma è più furbo ed affabulatore di me... l' ha convinta ad aspettare... ma temo che non funzionerà per molto... lei è testarda ed intelligente... continuerà ad insistere... come un martello pneumatico... me la sento... intanto avremo tempo di parlare con la psicologa...

Claudio
La birbantella stasera se ne è  uscita con una domanda a dir poco esplosiva....
"Papà mi prendete una sorellina?"
Mi ha lasciato senza parole... ho guardato Alice che poverina .. vedo dal suo sguardo che mi   voleva avvisare ma non aveva avuto il tempo...
"Tesoro... non è facile... vedi quanto tempo ci è voluto per avere voi?"
"Si, ma io la voglio come me."
"In che senso?"
"Non la voglio piccola, voglio parlare e giocare con lei."
E infatti l' unica soluzione sarebbe quella di adottarne un' altra, visto che non possiamo averne... e vista la nostra età sicuramente ce la darebbero minimo di tre-quattro anni... penso... ma non vorrei che fosse un capriccio... non le basta più giocare con le cuginette? Cerco di capire... ma la sua risposta è spiazzante...
"Una sorella è per sempre! "
"E certo, ma anche un fratello... e tu hai Giulio. "
"Si, ma i fratelli sono diversi,  sono maschi."
Beh... su questo non ci piove che sono maschi... sottintende tutta una serie di cose.... comunque sono discorsi da adulti...che avrà sentito all' asilo... da qualche maestra o frasi di una mamma riportate da un altra bimba... come devo fare? Dico che non dipende da noi... ma da altri... ma non voglio che si senta in colpa se non arriva... come quando si deve pregare o desiderare molto una cosa per farla avverare... non va bene... dobbiamo parlare con la psicologa... ci serve ancora il suo aiuto... pensavo che avremo potuto farne a meno ormai... ma purtroppo non è così... intanto prendo tempo... Ormai ha quattro anni e non vorrei raccontarle le favolette del bimbo portato dalla cicogna, trovato sotto un cavolo o cose del genere... ha visto al parco donne col pancione, ma non ci siamo mai soffermati troppo a parlarne, visto che Alice non può averne, cosi ora mi sento, anzi ci sentiamo in difficoltà... la nostra Stellina pensa che sia facile andare a recuperare una sorellina da qualche parte... come abbiamo scelto loro... non proprio scelto, visto che i responsabili hanno deciso loro quali bambini affidarci. Telefono alla psicologa e le dico il problema... pertanto prendiamo un appuntamento senza la bambina, poi si vedrà. A letto ne parlo con Alice senza le orecchie indiscrete delle due pesti....Lei è preoccupata... mi chiede... 

" non è che ha paura di restare da sola? Ragiona da adulta... anche se è una frase riportata lei ci ha ragionato sopra..."
"Dici una sorella è per sempre? Ci ho pensato anch'io... perciò dobbiamo vedere se è un capriccio o veramente una paura reale. "
"Penso che la psicologa dovrà parlare più con lei che con noi..."
"Infatti... ma intanto andiamo noi, poi ci dirà lei che fare, come le altre volte."
"Non pensavo di avere questa discussione con lei... a quest' età poi..."
"I bambini sono imprevedibili... e poi non c' è un età giusta... lei all' asilo vede tante situazioni..."
"Hai ragione.."
"Io ho sempre ragione.... e poi vieni qua... approfittiamo di questo silenzio. "
"Ho bisogno di rilassarmi..."

Alice
Claudio mi fa stendere a pancia in giù e mi massaggia la schiena...
"Infatti sei tesa come una corda di violino.."
"Si..  Stella mi ha fatto ricordare del mio problema..."
"Ha ricordato..."
"Signorsi professore.."
"E comunque non devi sentirti in colpa.."
"Ma il problema è mio... non è tuo."
"È nostro Alice... e poi non è un problema... abbiamo adottato i due monelli e ora troveremo una soluzione..."
Intanto mi massaggia delicatamente..... rilassandomi tutti i muscoli e... altro...
"Tu sai sempre come fare.."
"Anche tu... se ti impegni... e non ti abbatti sacrofano. "
"Mmmmm... continua così..."
"Con le parole o con le mani?"
"Mmmm decisamente con le mani... con le parole in un altro momento..."
Ha ragione lui... visto che le due pesti si sono addormentate e Giulio sembra dormire un sonno tranquillo approfittiamone... ora tra le braccia di Claudio sono serena...mi lascio andare... ci penseremo domani... guardo nei suoi occhi che all' inizio mi trasmettevano inquietudine... desiderio... nervosismo... poi infine amore... e penso che non cambierei niente di lui... di noi... quello che abbiamo passato ci ha portato a questo... ed anche se non abbiamo figli nostri sono felice lo stesso... lo stringo a me come ogni notte... lo desidero come il primo giorno... questo non è mai cambiato... e neanche a lui... ora so riconoscere i suoi sguardi... quelli che prima mi intimidivano... mi ricordo ancora quando Beatrice mi disse sulle scale dell' istituto... "non vedi come ti guarda?"
Sorrido al ricordo... ne è passata di acqua sotto i ponti... io non volevo ammetterlo... ma avevo paura anche di ammettere a me stessa di essermi innamorata di Claudio... di provare qualcosa per lui... avevo paura di soffrire... lui non era per niente affidabile... perciò rifiutai di passare il ferragosto con lui... non volevo rischiare di lasciarci le penne... stavo ancora decidendo cosa fare con Arthur... se lui era l' uomo giusto per me... che Claudio mi destabilizzava...

Claudio
All' improvviso Alice sorride tra se e se... a che pensa? Mmmmm non mi piace... vorrei essere io il suo unico pensiero... oltre ai bambini si intende...
"Sacrofano... perché sorridi?"
"Io? No..."
"Non prendermi in giro... l' ho visto benissimo quel sorriso sognante... a che pensi?"
"Mmmm cose vecchie..."
"Quanto vecchie?"
"Sei geloso dottore?"
"Dovrei?"
"Forse... mi manca il mio professore... era parecchio str...o, ma mi piaceva vederlo lavorare e fare lezione... ho imparato molto da lui... praticamente tutto!"
"Se vuoi puoi anche venirmi a vedere qualche volta... mentre lavoro... ma dovrai stare in silenzio."
"Cretino... non è la stessa cosa... e non siamo più gli stessi. "
"Siamo sempre noi... e tu sei sempre la mia sacrofano."
Lei mi osserva bene come se volesse trovarmi qualcosa in fronte e poi esclama...
"Mmmm allora devi fare una cosa per me. "
"Dipende.."
"Niente dipende... in onore dei vecchi tempi!"
Oddio ... che sarà.?.. mmmm pensandoci sarà qualcosa di divertente... ma lei può essere anche pericolosa...pericolosamente imprevedibile..
"Allora che vuoi?" Cedo
"Supremo... non si preoccupi... voglio solo il vecchio dottor Conforti... incredibilmente affascinante..."
"Io sono ancora affascinante. "
"Mmmm devo dissentire... col ciuffo lo sei di più!"
"Cosa?"
"Fatti crescere di nuovo i capelli qui... mi mancano..."
"Ma no... ci vogliono tre ore per  sistemarli... non ho più la pazienza di un tempo."
"E daiiii.... fallo per me... voglio sentire i tuoi capelli addosso... come le prime volte."
"Ora non li senti?" Gli dico strofinandoglieli sulla guancia... lei ride scostandomi...
"Sono corti.. e poi non così..."
"Sei incontentabile..."
"Non è vero... tu non mi accontenti mai... accontentami per un po'... poi te li tagli di nuovo, che dici?"
"Che bugiarda.... non ti accontento mai... fammi ricordare.... devo ricordarti tutto..."
"Sei sempre il solito precisino... giuro che ti accontento anch'io di più! "
"Lo giuri? Davvero?"
"Siiii... lo giuro... ma tu non esagerare..."
"Mmmm ne approfitterò certamente... a pari del ciuffo..."
"Mmmm che paura..."
"Ride di me dottoressa Allevi.?"
"Mi piace di più signora Conforti..."
"Mmm e come mai?"
Le chiedo stringendola un pò di più... avvicinando le nostre guance... lei si strofina alla mia sempre ispida con un velo di barba...
"Mi fa sentire tua..."
"Tutta mia..."
"Perdutamente tua.."


L'allieva 4 Dopo il matrimonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora