Visioni? cap 10

2.6K 52 9
                                    

Alice
Sono al bar con Sandro... forse sto bevendo troppo... lui parla parla... ed io non capisco niente... poi mi gira la testa... quando all' improvviso... dopo l' ennesimo bicchiere... ho una visione... il mio CC è venuto qui... ha una faccia strana... forse si è arrabbiato o ingelosito che sono uscita con Sandro... finalmente... gli chiedo di portarmi a casa... la sua... lui sembra stranito,  ma mi accontenta.... gli devo dire tutto... ma mi scoppia la testa... non riesco ad ordinare i pensieri... e non riesco a mettere una parola dietro l' altra... arriviamo dopo poco a casa... mi deve aiutare lui a camminare... io barcollo... in che stato mi sono ridotta... mi guardo intorno.. è tutto ovattato... non riconosco neanche la casa... ma dove mi ha portato? Non mi interessa... mi siedo sul letto e lo abbraccio... lui non si tira indietro... finalmente... voglio fargli sentire quanto l' amo.. lo bacio.. stendendolo sul letto... poi mi esce la voce anche se mi viene voglia di rimettere.... " Claudio... ti amo... ritorniamo insieme...." lo ripeto... più volte... lui si ferma e mi guarda... mentre io devo correre in bagno... mi accompagna lui per non farmi cadere e vomitare sul tappeto... sto proprio male... lui mi prende e mi sistema nella doccia... mentre continuo a dire solo "Claudio... Claudio...." lui apre l' acqua e mi bagno tutta.... annaspo, ma mi rinfresco il cervello.... piano piano mentre mi bagno sempre di più... mi riprendo e la nebbia si dipana... quello vicino a me con la camicia zuppa d' acqua non è Claudio... è Sandro... ed io che mi ero illusa che mi era venuto a prendere...lui chiude l' acqua ed io mi sistemo i capelli bagnati sul viso... poi mi prende le mani... e mi parla con tono accorato...
"Alice... tu ami ancora Claudio,  devi andare da lui e dirgli tutto... provaci ancora... che hai da perdere? Almeno non avrai rimpianti.."
"E che gli dico?"
"Il necessario... che l' ami e vuoi stare con lui... il resto non ha importanza... ora però devi asciugarti i capelli.."
Lui mi dà un fono per asciugarmi i capelli ed una maglia che mi arriva alle ginocchia... non servono neanche i pantaloni... torno a casa e trovo Cordi ad aspettarmi sul divano...
"Ma che hai combinato? Ti dai alla pazza gioia eh? Ti potevi prendere anche tutta la notte... basta che mi avvisavi."
"Ti racconto tutto domani... ho bevuto troppo... ho ancora la testa che mi scoppia..."
"Ti ha fatto bere lui? O ti sei ubriacata per Conforti? Quell' uomo non ti merita. "
"Non ricominciare... vado a letto.." e mi avvio in camera...
"Non la vuoi la mia tisana speciale?" Mi grida dietro.
"Voglio dormireeeeee..." gli rispondo di rimando chiudendo la porta..
Il giorno dopo fortunatamente sto meglio... ma si è svegliata anche la mia rabbia... possibile che lui non mi ha neanche chiamato prima di mettere la firma su quelle dannate carte? Prima di andare al lavoro passo dall' avvocato e mi faccio dare la copia firmata di Claudio... gliela devo sbattere in faccia... così come il mio amore... non mi importa di umiliarmi... lo farò un ultima volta... ma come mi ha consigliato Sandro... non devo avere rimpianti... tentare il tutto per tutto... potrò dire almeno ci ho provato... poso la borsa nella mia stanza dove Lara e Paolone già sono all' opera... sto per uscire... e ...
"Dove vai così di fretta?" Mi chiede Paolone.
"Da Claudio... devo dargli questo in testa." Indicando il plico di carte.. esile...
"Con quello non gli fai niente... dagli un pugno ben assestato... era ora... se vuoi posso darti una mano." Mi dice Lara.
"Con la violenza non si ottiene niente..."
"Ma un pò di soddisfazione,  si... io me la toglierei..."
"Magari quando me lo trovo davanti... può essere che mi viene la voglia di dargli una mazzata in testa."
"Allora prendi una cosa pesante.... ma niente reperti, guarda bene quello che prendi in mano."
"È nel suo studio?"
"Come sempre... sono gli altri che vanno da lui."
"Vado anch'io. "
"Daje forte!"
Fuori la sua porta chiusa prendo un bel respiro e busso.... la sua voce mi dice "avanti" , entro con un bel cipiglio e mi trovo la Wally con lui...
Lui mi guarda spiazzato... poi guarda che ho in mano... e balbetta "è urgente?"
Io non so con che coraggio dico "si."
La Wally da sola esclama.. "torno dopo... dovete parlare..."
Come se sapesse tutto... e pensandoci forse sa tutto... lei sa sempre tutto!
Appena lei chiude la porta io la chiudo a chiave... così nessuno ci disturberà... lui resta seduto dietro la sua scrivania... con uno sguardo vacuo... che mi fa innervosire.... mi avvicino e gli lancio i fogli sulla scrivania... non riesco nemmeno a mirare al volto.... lui apre la bocca per parlare, ma non emette suono... invece io sono un fiume in piena....
"Ma è possibile che io ti mando questa dannata separazione e tu non dici niente? Non mi chiami..?. Non mi chiedi niente.?.. non ti interessa più niente? Che sei diventato?"
"E che ti dovevo chiedere?  Se me l' hai mandata significa che volevi separarti..."
"È questo che ti dice il cervello? Ma se non parliamo da mesi? E se l' avessi fatto per smuoverti ? Non ci hai mai pensato?"
Lui rimane interdetto davanti alle mie parole...
"Forse non sono capace di farti felice... di amarti come meriti..."
Ed abbassa gli occhi... la rabbia mi svanisce all' istante... mi ha lasciato andare perché credeva che non fosse capace più di amare.?.. mentre io lo tenevo lontano seguendo i consigli di Silvia più duri, che quelli malleabili di nonna... forse ha imparato la lezione... ma è passato troppo tempo.... giro intorno alla scrivania e mi metto di fronte a lui, mi abbasso e gli prendo le mani...
"Guardami... ci sono stati momenti che mi hai reso felice... e tanto... solo che dopo ci siamo fatti prendere da altro... tu dal lavoro... ed io dalla rabbia... ti volevo  in un altro modo... dissi che non volevo cambiarti, invece ho cercato di farlo senza capirti davvero... e tu ... ti sei chiuso come al solito... ci siamo allontanati... con la paura di parlare... e di farci del male.... ma io ti amo Claudio... non ho mai smesso di amarti.... ho capito che mi manca l' aria senza di te... mi frana la terra sotto i piedi... non voglio stare senza di te... dimmi che per te è lo stesso... ti prego... dimmi che mi ami ancora anche tu..."
Non gli ho mai parlato tanto... lui ha gli occhi lucidi... come al matrimonio... quando gli ho detto le promesse.... poi in un soffio... sussurra... "ti amo anch'io..."
Allora io gli lascio le mani e lo abbraccio... avvicinando la guancia alla sua... e poi gli sussurro all' orecchio... "riproviamoci ancora.."
E lui sorridendo ripete "riproviamo..."
Però devo mettere i puntini sulle i...
"Te ne torni a casa con me la sera.... alle 17."
Lui mi guarda come dire sei pazza... Io alzo il dito... per dire stai attento... ed aggiungo per andargli incontro...
"Massimo alle 1730 e se proprio devi ti porti il lavoro a casa... ma promettimi di non ripetere ciò che hai fatto prima..."
Lui sembra in estasi e afferma "prometto" accarezzandomi la guancia... spero che lo faccia davvero... io questa volta cercherò di aiutarlo... poi vedremo pian piano... insieme.. intanto lo abbraccio sedendomi sulle sue gambe... gli sbottono il colletto... per sistemarmi sul suo collo e aspirare il suo odore... quanto mi manca... anche se ho dormito spesso di notte con la sua camicia addosso... non mi accorgo che la mia mano va da sola e gli sbottona tutta la camicia... gli accarezzo il torace fino ai pantaloni....
"Sei dimagrito..."
"Mmmmm"
Mi giro e le nostre labbra si sfiorano... iniziano una danza dolce e languida... che pian piano si trasforma in qualcosa di più passionale... è da troppo tempo che non stiamo insieme... lui mi abbraccia voluttuosamente... le sue mani sono dappertutto... ed anche le mie... nei suoi capelli, sulle guance.... sulle spalle liberate dalla camicia... sul petto e sempre più in giù... fino a liberarlo anche dei pantaloni... in fin dei conti è ancora mio marito... e lui non è affatto dispiaciuto... sono stata previdente a chiudere la porta a chiave... anche se non era per questo.... seduta su di lui riprovo sensazioni mai dimenticate... che non pensavo di riprovare... credevo di averlo perso... invece l ho ritrovato... l' avessi fatto prima... cerco di non gridare... ci sono altre persone nell' altra stanza, mentre dall' altro lato c' è la biblioteca... allora gli tiro i capelli ed esplodo in un turbinio di emozioni e colori... lui allora mi prende per i fianchi, mi stende sul divano e mi ama come sa fare solo lui... vorrei che il tempo si fermasse... ma siamo nel suo studio e non possiamo restare qui ancora per molto tempo... almeno io.... dopo una serie di coccole ci sistemiamo... e lui indossa un altra camicia che tiene nell' armadietto in caso si sporchi... questa è tutta stropicciata... invece i pantaloni vanno bene.... glieli liscio un attimo sulle gambe....
"Smettila..." dice spostandomi la mano con un sorriso sornione...
"Stasera mi aiuti a riportare gli scatoloni da te."
"Non credo ci basterà una volta sola."
"Dipende da te... se mi aiuti anche con le valigie."
"Ti aiuto... ti aiuto... basta che torni.."

L'allieva 4 Dopo il matrimonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora