CAPITOLO 2

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- Aspetti un attimo! - esclamò Will mentre si precipitava con l'agente Windfield giù dalla scalinata che dava sull'androne - Non posso abbandonare così la mia postazione; devo firmare il permesso, timbrare e... -

- Non c'è tempo per le scartoffie burocratiche. - lo interruppe la donna - Riceverà un permesso da parte del CSI, non si preoccupi. - in men che non si dica i due si ritrovarono nell'affollata strada antistante l'edificio.

- Chiamo un'auto-carrozza. - asserì l'ispettore.

- Non si scomodi, ho la mia parcheggiata di fronte. - attraversarono entrambi la carreggiata e giunsero ad un veicolo nero. Era più piccola di una normale auto-carrozza, probabilmente era progettata per due persone. L'agente entrò per prima e invitò Will a fare lo stesso con un cenno della mano.

- Lei sa guidare? - le chiese l'ispettore.

- Certo, lei no? -

- Preferisco i mezzi pubblici. -

- Oh beh, come preferisce. - inserì la chiave sotto al volante e girò. La vettura emise un rombo e cominciò a vibrare; con un abile manovra si inserì nel traffico, senza la minima esitazione.

- Prima che me lo chieda, ispettore capo, la nostra destinazione è la casa del signor Hall, a circa trenta minuti da qui. -

- Vuole interrogarlo? -

- Più o meno. -

- Ancora non ho capito cosa vuole che io faccia. -

- Vorrei che lei gestisse una squadra di polizia che sorvegli costantemente l'abitazione del signor Hall. -

- Per quanto tempo? -

- Non sapendo se e quando il terrorista si farà vivo non posso dirlo con certezza, l'ideale sarebbe a tempo indeterminato, o almeno finché non avremo messo le mani sul terrorista...-

- Cosa?! Ma sta scherzando? Ha idea di quanto sia difficile ottenere un'autorizzazione del genere? -

- Non si preoccupi, si ricordi per chi lavoro. -

- Mi sembra giusto. -

Ci furono alcuni minuti di silenzio.

- Non vorrei sembrarle sfacciata, ma d'ora in avanti mi chiami pure Elizabeth, e mi dia del tu. -

- Ah... ehm, va bene. -

- Le dispiace se faccio lo stesso con lei? -

- Sì, certo. Mi chia... chiamami Will. -

- Va bene, Will. Perdona questa mancanza di professionalità, ma detesto essere formale per troppo tempo. -

- Capisco. -

Altri minuti di silenzio.

- Tu non sei per niente un tipo loquace, vero Will? -

- Mettimi davanti a una pinta di birra e ti racconto tutte le barzellette che vuoi. -

Elizabeth rise: - Quanto meno l'umorismo non ti manca. Siamo arrivati. -

La vettura si arrestò di fronte ad un edificio a due piani; dalla facciata, arricchita con decorazioni classicheggianti, si poteva intuire che non era una semplice abitazione. I due scesero e si avvicinarono al largo portone di quercia. Elizabeth suonò il campanello; qualche secondo dopo la pesante porta si aprì a metà e apparve un maggiordomo.

- Desiderate? -

- Vorremmo scambiare qualche parola con il signor Hall, se non le dispiace. -

- Naturalmente, agente Windfield. Posso chiederle chi è il suo compagno? -

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