Michail Komaski si lasciò cadere su di una sedia. Su sua richiesta Will gli portò un bicchiere ricolmo d'acqua, che svuotò tutto d'un fiato.
- Ah, molto meglio. Dunque, si dà il caso che all'incirca diciassette anni fa partecipai insieme a Thomas ad un importante progetto internazionale, di cui fummo in parte promotori. Scopo di tale progetto era svolgere ricerche approfondite sull'anatomia umana e sfruttare i risultati per produrre un nuovo tipo di protesi meccaniche, capaci di sostituire non più solo arti, ma anche organi interni. Il nome in codice del progetto era "Fortuna", che in latino significa sorte, poiché i suoi esiti avrebbero cambiato le sorti dell'umanità. Ad esso aderirono filantropi, ingegneri e medici da tutte le parti del mondo, uniti dal medesimo ideale umanitario. Volevamo che il progetto rimanesse segreto per tutta la sua durata, al fine di evitare che si facessero favoritismi nei confronti di qualche Paese, anche se dubito che nessuno dei finanziatori facesse segretamente rapporto alla propria... - fece una pausa, fissando il vuoto con un'espressione contrita - Ad ogni modo, tenemmo nascoste le identità della maggior parte dei dipendenti. -
- Se è così come mai l'assassina è riuscita a rintracciare e uccidere i finanziatori del progetto? - domandò Will.
- Gli unici membri che rimanevano esposti erano proprio loro, specialmente a causa dei movimenti bancari, per questo è probabile che solo loro siano stati uccisi. Dove ero rimasto... Ah sì; nel giro di qualche mese mettemmo su un laboratorio all'avanguardia tra le montagne della catena degli Urali, dove eravamo certi che nessuno ci avrebbe trovato. L'intera equipe si divideva in tre settori: uno medico, il quale si occupava dello studio e della sperimentazione, uno meccanico, con il compito di progettare e realizzare le protesi, ed uno finanziario, cui spettava la fornitura di fondi e materiali. L'entusiasmo da parte mia e dei miei colleghi, tutti ferventi idealisti, ci portò a lavorare giorno e notte senza sosta, cosicché in poche settimane avevamo già costruito i primi prototipi di protesi interne, basandoci sull'anatomia di topi da laboratorio. I risultati della sperimentazione animale furono sorprendenti: le cavie che sopravvivevano erano sempre di più rispetto a quelle che non ce la facevano. Approfondimmo le nostre ricerche, passando ad animali più grossi, fino a sostituire il cuore di un cavallo con uno meccanico, e credetemi, dopo l'intervento correva addirittura più veloce di prima. Mi scusi ispettore, potrebbe darmi un altro goccio d'acqua? Ah, grazie mille. - l'anziano signore svuotò con nuovamente il bicchiere, producendo un grave suono gutturale.
- Eravamo pronti per la sperimentazione umana - riprese - tuttavia servivano cavie disposte a sottoporsi ad un trattamento del genere, e soprattutto disposte a mantenere il silenzio. Le due opzioni sembravano inconciliabili, quando i vertici del settore finanziario ebbero un'idea terribile. - Komaski si interruppe e abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore.
- Continui, la prego. - lo incitò Elizabeth.
- Decisero di raccogliere trovatelli da tutta l'Europa; i magnati li avrebbero adottati con la promessa di un avvenire migliore, dopodiché li avrebbero portati qui e fatti sottoporre agli esperimenti. Nessuno avrebbe fatto domande, d'altronde si trattava pur sempre di filantropi, praticamente insospettabili. Nel giro di due settimane i nostri laboratori furono inondati da quasi cento bambini di età compresa tra i sette e i dodici anni. Fu allora che ci rendemmo conto dei limiti delle nostre scoperte: il corpo umano non è neanche lontanamente paragonabile a quello di un animale; la sua fragilità rendeva i nostri metodi troppo grossolani e grezzi, e il fatto che si trattasse di bambini non aiutava. In quelle sale operatorie morirono decine e decine di ragazzini, nel nome della scienza e del progresso. Ho cercato di convincermi che la loro morte fosse per un fine superiore, ma col tempo realizzai che stavamo solo compiendo un eccidio. Decisi allora di rivolgermi ai finanziatori per far cessare quella mattanza e magari trovare un'altra soluzione. La risposta fu un no secco; troppi soldi erano stati investiti in quel progetto, troppo in là ci eravamo spinti per tornare indietro, la sperimentazione doveva continuare. So bene cosa sta pensando, agente Windfield, lo vedo dal suo sguardo; anche Thomas era dalla mia parte, ma non poté nulla contro la maggioranza schiacciante degli altri magnati. -
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ERGO EST
Science FictionSequel di "Homo Ex Machina". Sono passati sette anni dagli eventi di Parigi; da allora l'ormai ispettore capo William Pitwood conduce una vita relativamente ordinaria. Ma una nuova minaccia incombe sulla caotica metropoli di Londra, gioiello dell'in...