- Che cosa?! - esclamò Elizabeth - Volete che interrompiamo le indagini? -
- Esattamente. - replicò pacato Sir Gray.
- Proprio adesso che abbiamo ottenuto un vantaggio sull'assassino? Ma perché? -
- È semplice, agente Windfield. Mi è giunta voce che negli ultimi giorni lei ha avuto una corrispondenza con l'ambasciata inglese a Mosca. Ho saputo che ha chiesto di un certo Michail Komaski, un ingegnere dato per morto dieci anni or sono, ma che in realtà è vivo e vegeto e lavora in segreto per il Governo russo. -
- Sì, è esatto. - ribatté Will - Quale sarebbe il problema? -
- Curioso che me lo abbia chiesto ispettore capo, credevo che ormai ci fosse arrivato. Il signor Komaski è un soggetto estremamente delicato; immagini se i nostri amici russi scoprissero che lei e l'agente Windfield vi siete messi in contatto con lui. Ha idea delle conseguenze che un simile incidente diplomatico potrebbe causare? -
- Non ci faremo scoprire. - asserì Elizabeth.
- Non potete evitarlo; Komaski è sorvegliato notte e giorno da poliziotti in borghese. -
- Ma signore... -
- Basta così! - la interruppe l'uomo; la sua voce serafica si era tramutata in un sibilo penetrante, i suoi lineamenti angelici ora erano contratti in un'espressione tanto severa da sembrare demoniaca, le sue iridi tremolavano in maniera innaturale. Nell'ufficio calò un pesantissimo silenzio che durò svariati secondi.
- Le forniremo delle informazioni. - disse improvvisamente Elizabeth.
- Come prego? - domandò Sir Gray, riassumendo i suoi tratti originali.
- Immagino abbia letto il mio rapporto sull'assassina del signor Hall. La tecnologia di quell'affare è anni luce avanti la nostra e siamo abbastanza sicuri ci sia Komaski dietro la sua progettazione. Se riuscissimo a metterci in contatto con lui potremmo carpirgli delle informazioni utili. -
- Non vedo come questo possa farmi cambiare idea. -
- Beh, il signor Komaski lavora per il Governo russo come ingegnere dell'industria bellica, chissà quanto ne sa sulla tecnologia militare del suo Paese. Non vorrà di certo perdersi un'occasione del genere, vero? -
Sir Gray incrociò le braccia sul petto: - Devo ammettere che l'idea mi attira. E va bene, potete continuare ad indagare. -
- Sul serio?! - esclamarono Will ed il Procuratore Finnegan.
- La ringrazio Sir Gray. Andiamo Will, abbiamo un viaggio da programmare. - Elizabeth fece un piccolo inchino ed uscì, tirando l'ispettore per il polso.
- Ah! Però, ha cambiato idea in fretta. - ridacchiò il procuratore versando dello cherry in un bicchiere e porgendolo al presidente del CSI.
- Deformazione professionale. - rispose laconico il suo interlocutore avvicinandolo alle labbra - Nel mio mestiere i cambi di programma sono all'ordine del giorno; l'obiettivo è cogliere sempre l'occasione migliore. -
Finnegan si lasciò cadere sulla sua sedia - Crede seriamente che riusciranno a trovare quell'uomo? -
- Se non lo credessi non sarei venuto qui oggi, non le pare? -
- Certo che il tuo capo è davvero inquietante - fece Will ad Elizabeth mentre scendevano in ascensore - non mi stupirei se avesse un quadro maledetto in soffitta. -
- Buona questa. - replicò lei con una risatina - E non l'hai mai visto quando è arrabbiato sul serio. - la grata si aprì una volta raggiunto il pianterreno. Entrambi ritornarono nell'ufficio di Will.
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ERGO EST
Science FictionSequel di "Homo Ex Machina". Sono passati sette anni dagli eventi di Parigi; da allora l'ormai ispettore capo William Pitwood conduce una vita relativamente ordinaria. Ma una nuova minaccia incombe sulla caotica metropoli di Londra, gioiello dell'in...