Un mese!

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Camila POV

Quella fu l'ultima notte che parlammo per videochiamata. Rimanemmo a parlare un altra mezz'oretta fino a che il sonno non mi vinse e mi svegliai alle 12.30. La chiamata era finita e avevo vari messaggi, tra cui uno era un video di Lauren.

Video

-Sei rimasta profondamente addormentata, bellissima... non hai idea di quanto sei bella, le tue labbra semiaperte, le tue carine sopracciglia- Improvvisamente hai fatto il broncio quando ti ho detto buona notte. Credo che sei una di  quelle che preferiscono non essere svegliate. Anche mentre dormi scopro qualcosa di te. Dopo ti ho detto quanto sei bella e hai sorriso. È incredibile che tu l'abbia fatto. Ho terminato la chiamata quindici minuti dopo, potevo ancora osservarti e non smettevo di farlo, fino a quando non hai mosso la tua bella manina e il telefono ha mostrato il tetto della tua stanza, quindi ho attaccato. Spero che tu stia riposando e che la tua notte sia stata molto buona. Ci sentiamo presto bella dottoressa, ciao.-

Dopo ha mandato un bacio verso lo schermo del telefono e io ho sorriso come una scema. 
Gli altri messaggi erano della mia famiglia. Mio padre mi diceva che gli mancavo e che sperava che ci saremo potuti vedere presto. È incredibile il fatto che viviamo nello stesso stato ma ci vediamo rare volte. In realtà il lavoro assorbe tutto il mio tempo che quando li vado a trovare è per i Natali e per i compleanni. Però ora ho deciso di andare a trovarli. È un mese che non vedo Lauren, un mese! Non abbiamo più parlato tramite videochiamate, infatti le chiamate vocali sono state solo 3 da allora. 
Una volta mi ha chiamata da New York solo due minuti prima di salire sul palco, poi mi ha chiamata dall'Arizona, un minuto per salutarmi per poi impegnarsi con la sua amica Halsey, e infine abbiamo parlato per mezz'ora e mi ha raccontato che sarebbe tornata in California, nuovamente, per fare altri due concerti. So che non siamo ancora fidanzate, però è incredibile quanto mi manca, anche se ci conosciamo da poco. 

Esco dal mio appartamento, salgo in macchina e mi dirigo a casa dei miei genitori, a Tampa. Sono 4 ore di viaggio, e ho portato con me del cibo, una valigia con dei vestiti e alcuni regali. 
Mi sono preparata, perché forse rimarrò lì per tutto il fine settimana con loro. 

Durante il tragitto ho ascoltato la musica che mi piace, oltre a sentire una decina di volte le due canzoni di Lauren. In uno dei suoi messaggi mi aveva raccontato che il suo disco sarebbe uscito presto, perché ne avevano parlato nella casa discografica e hanno deciso di lanciarlo tra una ventina di giorni. E poi vogliono che il suo primo concerto fosse in Florida. Sono felice perché potrei vederla in questi pochi giorni che sarà qui, però mi ricordo che se ne andrà per mesi e inizio a diventare triste. 

Quando arrivo a casa dei miei genitori mi accoglie mia sorella, che era fuori con un ragazzo. 

-Buon giorno.- Dico con un tono di voce un po' autoritario, suppongo che è una gelosia fraterna. 

-KAKI!- Corre e mi abbraccia.
-Mi sei mancata tanto, sorellina.- 

-Io di più, piccola.- 

-Dimmi che rimarrai il fine settimana.- Fece il broncio e io le strinsi le guance. 

-Si, rimarrò il fine settimana, così ci aggiorniamo.- Le bacio la fronte e le sorrido.

-Perfetto, abbiamo tante cose di cui parlare... Oh, vieni, ti presento Jimmy, il mio amico.- Ci avviciniamo al suo "amico".
-Jimmy, lei è mia sorella Camila, Camila lui è Jimmy, studiamo insieme a scuola.- 

-Un piacere Jimmy.- Ci stringemmo le mani. 

-Che piacere conoscerla finalmente, Sofia mi ha parlato molto di voi.- Il ragazzo sembrava gentile ed educato. 

-Spero che siano state solo cose buone.- Gli sorrisi.
-Beh, vi lascio, andrò a salutare mamma e papà.- 

Presi i regali in macchina e la mia valigia. Bussai alla porta due volte e sentì mio padre gridare "Ah, Sofi è aperto!" Bussai di nuovo, fino a quando non sentì uno sbuffo e la porta si aprì. 

La Mia Mancanza Di Controllo E EquilibrioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora