Non voglio nasconderla

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Dopo essersi baciate per un po' decisero che era il momento di tornare a casa. Il tempo era passato molto velocemente e l'scurità era calata. Prese per mano salirono nella macchina della dottoressa. 

-Lo diremo ai tuoi genitori?- Lauren prese la mano di Camila. 

-Si, sono i miei genitori e loro sanno tutto di me... non vuoi che lo sappiano?- 

-Certo che voglio, voglio che lo sappia tutto il mondo, che ho la fidanzata più bella del mondo.- Lauren si avvicinò a Camila e le diede un bacio sulla guancia. 

Ascoltarono musica durante il tragitto verso la casa dei genitori di Camila. Quando arrivarono furono ricevute con una cena di cucina messicana, alcune enchiladas* e si accomodarono ad assaporare il delizioso cibo. 

-La cena è deliziosa, signora.- Lauren stava terminando la sua cena e Sinu si voltò per guardarla sorridendo. 

-Mi fa piacere che ti sia piaciuta.- 

-Mamma, papà, Sofi... abbiamo qualcosa da dirvi.- Interruppe Camila.

-Permettetemi di dirvi qualcosa, per favore- chiese Lauren e Camila annuì sorridente. 
-Signori apprezzo moltissimo la vostra gentilezza e il fatto di avermi accolta in casa vostra, mi avete fatta sentire a mio agio qui. Ho conosciuto vostra figlia un giorno in cui mi sentivo molto male. Da quando ho visto i suoi occhi ho saputo che era la persona giusta, anche se ci siamo viste poche volte dopo, ci siamo conosciute come nessuno aveva mai fatto prima. Oggi Camila mi ha anticipata, io volevo sorprenderla ma è stata lei ad aver sorpreso me... So che non mi conoscete veramente però mi piacerebbe continuare a conoscervi perché Camila mi ha chiesto di essere la sua fidanzata e io ho accettato.- 

Le mani delle due ragazze erano unite. Il padre di Camila si alzò in piedi e si avvicinò a Lauren che diventò nervosa, le sue mani cominciarono a sudare. Improvvisamente l'uomo la tirò a se e l'abbracciò. 

-Non so cos'hai di speciale ragazza, però vedere mia figlia felice mi rende felice. Spero che continuiate a guardarvi con questo brillio che avete negli occhi.-

-Grazie signore. Mi creda, l'unica cosa che voglio è rendere Camila felice.- 

-SIII, Lauren Jauregui è mia cognata ora, nessuno ci crederà mai.- Gridò Sofia e tutti la guardarono sorpresi. 

-Beh sorellina, mi piacerebbe che non lo andassi gridandolo a tutto il mondo, quello spetta a noi.-

-Uff va bene.-

Lo squillare di un telefono interruppe chiunque volesse parlare. 

-Scusate, è il mio. Devo rispondere perché è il mio manager. Scusami Bella.- Lauren alzò la mano e andò nel giardino sul retro. - Pronto?-

-Lauren, dove sei?- Il suo manager sembrava ansioso.

-A casa della mia fidanzata.- Lauren si sentì orgogliosa a dirlo ad un'altra persona. 

-La tua fidanzata? Ma di cosa stai parlando? Tu non hai una fidanzata.- 

-Si che ce l'ho.- Il sorriso e il brilluccichio negli occhi di Lauren dimostravano l'affetto e l'orgoglio che sentiva in quel momento.
-Oggi Camila si è fatta avanti e io le ho detto di si.- 

-Dobbiamo parlare, hai un'intervista domani.- 

-Ma hai detto che avremo iniziato tra qualche giorno.- Rispose Lauren.

-Lo so, però bisogna cogliere tutte le opportunità.-

-Ok, a che ora devo essere a Miami?-

-Se fosse possibile ti voglio qui domani mattina.- 

La Mia Mancanza Di Controllo E EquilibrioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora