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I raggi mattutini filtravano dalla tenda della camera del beta.
Era sabato, quindi non c'era scuola.
Un raggio finí sul viso di Liam che sbuffò e si girò dall'altra parte.
Hayden mugugnò qualcosa sentendolo e si girò verso di lui allungando il braccio per cercarlo.
Troppo disturbata dai raggi sempre più insistenti, aprí piano gli occhi e sbatté le palpebre più volte per farli abituare alla luce.
Si trovò davanti un'ammasso di capelli biondi che le pizzicavano il naso; sorrise nel spostarli.
Liam mugugnò facendo una faccia buffa e a lei scappò una risatina. Era sempre così bello al mattino.
<<Hey dormiglione..>> gli diede un piccolo bacio all'angolo della bocca, sorridendo nel ricordare vari attimi della notte passata.
<<Mhh...>> il beta portò una mano a strofinarsi gli occhi e successivamente la guardò; sorrise di rimando, <<buongiorno, che ore sono?>>
<<Le dieci e mezza, inizio ad avere fame>> sorrise lei, mentre passava le dita fra i suoi capelli. Era un gesto che a Liam infastidiva molto, ma per non ferirla non lo faceva mai presente.
<<Allora vai a farti una doccia, io preparo la colazione.>> disse sorridendole ed alzandosi dal letto, stirandosi.
Si mise una felpa e fece per uscire dalla camera, ma venne bloccato dalla ragazza che gli buttò le braccia al collo, baciandolo con passione. <<Ti amo.>>
Lui ricambiò il bacio e abbozzo un sorriso, prima di guardarla scomparire nel bagno.

Passò un'altra settimana nella Contea. Un'altra settimana in cui tutto era fin troppo piatto e monotono.
<<Inizio a rimpiangere la costante paura di morire...>> piagnucolò Nolan lasciandosi cadere sulla sedia.
Era mezzogiorno e i ragazzi si trovavano a scuola, più precisamente a mensa pronti per pranzare.
Liam guardó Nolan alzando le sopracciglia, <<davvero? parli proprio tu?>> gli chiese stizzito, non preoccupandosi minimamente di alleggerire un po' il sarcasmo che impregnava quella domanda.
Nolan abbassò lo sguardo, triste. Era mortificato per ciò che aveva fatto, ma aveva fatto di tutto per redimersi ed aveva conquistato il perdono di tutti tranne quello di Liam.
Alec gli strinse una spalla con la mano e gli fece un occhiolino, tanto per fargli capire che lui era dalla sua parte e che non lo giudicava.
<<Bando alle ciance- si intromise Mason che sedeva tra Corey e Liam- tra due settimane ci sarà il ponte di due giorni, al quale seguirà il weekend; ciò significa che...>>
<< Che avremo quattro giorni di libertà dalla scuola!>> terminó al posto suo Corey, battendo entusiasta le mani davanti al
viso; Mason lo guardò sorridendo come un ebete..Dio se lo amava.
<<Facciamo qualcosa?>> domandò Alec buttandosi in bocca una patatina.
<<Perché non andiamo da qualche parte fuori da questa città?>> parlò Liam,
muovendo in modo isterico il ginocchio su e giù ed ingurgitando patatine come se non ci fosse un domani. Mason lo guardava disgustato, come faceva a non sentirsi male?
<<Potremmo andare in quella baita su in montagna, poco dopo il confine di Beacon>> propose Corey alzando le spalle.
Tutti alzarono lo sguardo, fissandolo.
<<Ottima idea!>> acconsentí Mason, pensando già a quanto romantica fosse come idea.
<<Quale baita?>> chiesero in coro l'ex cacciatore ed Alec, che sedevano vicini davanti a loro.
Liam continuava a guardarli perplesso, <<infatti, anche io non ne so niente...>>
Corey alzò le spalle, giocherellando con la forchetta nel piatto, <<ce ne aveva parlato Theo una volta, quando ancora era il mio alpha. Io e Mason ci siamo andati un paio di volte dopo la storia dei dottori del terrore, è un posto tranquillo e rilassante. In più potremmo sciare o fare escursioni!>> terminó guardando i compagni in cerca di approvazione.
Theo. Di nuovo quel nome. Il ginocchio di Liam si immobilizzò all'istante nel sentirlo; quel fottutissimo nome. Gli occhi puntati sul piatto, con ancora una patatina tenuta a mezz'aria dalla mano.
<<Hey amico, tutto okay?>> Mason gli diede una pacca sulla spalla e lo guardò accigliandosi.
Liam non dava segni di vita. Immaginò quegli occhi piantarsi su di lui e quel sorrisetto furbo prenderlo in giro: "che succede Dunbar? Ti lascio così tanto senza fiato?"
Liam scosse violentemente il capo, quasi come volesse staccarselo. Ora sentiva anche la sua voce! Che stava succedendo? Iniziò a sudare freddo e a tremare leggermente; il respiro si fece pesante e il fiato corto.
<<Liam?>> sussurrò Nolan guardandosi intorno preoccupato. Erano a mensa ed era piena di studenti, non poteva perdere il controllo li.
<<St-..sto bene>> sputò fuori il beta, continuando a faticare nel respirare. Tossí ed iniziò a ripetere mentalmente la sua ancora: "il sole, la luna, la verità". Niente. Di nuovo: "il sole, la luna..." oh al diavolo! Non funzionava.
"Andiamo Dunbar, sei imbarazzante! Datti un contegno, sembra che tu abbia due anni."
Ancora quella voce. Quella stupida chimera doveva schernirlo anche quando non c'era. Se ce lo avesse avuto davanti! Ah! I pugni che gli avrebbe dato...gli avrebbe strappato via quel sorrisetto dal viso, quel sorrisetto così bello...sotto quegli occhi così grandi e lumin- <<ecco bravo Liam, ti sei calmato!>> Sentí la voce di Mason come ovattata, lontana.
Aprí gli occhi, accorgendosi solo ora che li aveva chiusi. Si era davvero calmato? Ma come?
Non poteva essere stato il mantra, non lo stava aiutando per niente...e allora cos- spalancò gli occhi.
I suoi amici lo stavano fissando come se gli fosse spuntata un'altra testa.
Erano state le sue parole, le parole della chimera che aveva immaginato di sentire. Deglutí. Perché mai dovrebbe calmarsi pensando a lui?
<<Liam? Puoi dare segni di vita?>> chiese Alec, accigliandosi di più.
Mason sbuffò e fece per afferrare la patatina dalla sua mano che ancora stazionava in aria.
<<Ahi!>> si lamentò subito dopo che Liam gliela schiaffeggiò.
<<Non ti azzardare a toccare le mie patatine!>> ringhiò Liam, ma non c'era segno di rabbia; anzi, il beta stava addirittura esibendo un sorrisetto.
Tutti risero; a Liam potevi fare di tutto, tranne toccargli il cibo.
<<Allora questa baita?>> domandò titubante Corey. Non voleva far innervosire Liam, ma dovevano già iniziare ad organizzarsi. Erano sempre estremamente lenti, il ciò rendeva difficile organizzare anche una banale cena fuori.
<<Cosí è stato Theo a parlatene?>> a parlare fu Liam, il quale stava cercando in tutti i modi di mascherare la curiosità nel parlare della chimera. Giocherellava con la forchetta e guardava disinteressato il piatto davanti a se. Aveva un piano in mente, rimanere vago per cercare qualche indizio su quella stupida chimera, dato che non me aveva più avuto notizie. Non che Liam fosse interessato davvero a dove si potesse trovare, ma era una sua responsabilità dopo tutto e non voleva che uccidesse qualche umano innocente.
Poteva essere anche un buon piano, se solo Liam avesse mantenuto un tono di voce basso e disinteressato, invece le parole gli uscirono fuori stridule e leggermente sopra di un'ottava. Diversi studenti si voltarono a guardarlo.
Alzò lo sguardo sui suoi amici. <<Beh? Che avete da guardare tanto?>>
I tre ragazzi lo stavano fissando accigliati, con una nota di stupore nello sguardo. <<sbaglio o stai cercando di chiederci di Theo?>> chiese Corey, alzando un sopracciglio. A Mason gli si spalancò di più la bocca; conosceva il suo amico, sapeva che era quello il motivo della domanda.
<<Ma sei cretino o cosa?>> Liam boccheggiò un attimo e si rigirò verso il piatto con aria oltraggiata. <<Io, chiedervi di quella stupida chimera? Io?! Preoccuparmi dopo che mi ha abbandonato? Dopo aver lottato fianco a fianco? Senza neanche un biglietto o un messaggio?! Ma che razza di supposizioni sono?>>
Era fatta. Tutti i pensieri che aveva cercato di tenere nascosti dopo il ritrovamento della spada erano usciti ed ora arieggiavano sulla tavola, tra i suoi amici. Amici oltremodo scioccati, a dirla tutta. Solo dopo Liam si rese conto di aver detto "mi ha abbandonato" e non "ci ha abbandonato". Voleva sprofondare.
<<Ehm, Liam...>> provò Mason, ma venne immediatamente interrotto di nuovo dal beta, << QUESTA BAITA, INSOMMA?!>> sbraitò Liam istericamente, dando un pugno al tavolo.
<<Quale baita?>>, Hayden spuntò fuori dal nulla. Liam non l'aveva nemmeno sentita arrivare.
Lei lo fissò accigliandosi, << tutto bene, amore?>> chiese sedendosi vicino a Nolan, che si approntò subito a farle spazio.
Liam si limitò ad annuire, continuando a guardare ovunque tranne i suoi amici, tremendamente in imbarazzo.
Fu Corey, sempre gentile, ad aggiornare la ragazza sui loro piani per il ponte.
<<È davvero un'ottima idea! Ci sta proprio.>> convenne la ragazza, dopo che la chimera gli spiegò il piano.
D'un tratto tutti i ragazzi al tavolo, tranne Mason e Nolan, che non avevano un olfatto super sviluppato, arricciarono il naso e si girarono contemporaneamente verso la porta dell'ingresso della mensa. I due umani non capirono, ma si girarono anche loro nella stessa direzione.
Le porte della mensa si aprirono ed entrò una ragazza. Una bella ragazza si ritrovarono a pensare i maschi seduti al tavolo e, a giudicare dalle facce di tutti i ragazzi nella sala, si direbbe che lo pensavano un po' tutti.
Hayden guardó incuriosita la nuova arrivata: non era altissima, portava i capelli castani lunghi fino a metà schiena, gli occhi verdi spiccavano sulla carnagione chiara, le labbra carnose erano piegate all'insù a formare un ghigno.
Aveva un odore particolare, Liam non lo conosceva; non era un lupo mannaro, ma era qualcosa. Con un odore così non poteva essere umana.
La ragazza avanzò nella grande mensa e si avvicinò al tavolo di Liam.
<< Ciao ragazzi, scusate il disturbo. Mi chiamo Mia, sto cercando un certo Mason Hewitt. Sapete dove posso trovarlo?>> la ragazza sorrise e si appoggiò con un braccio sul tavolo, ammiccando.
I ragazzi presenti al tavolo iniziarono a balbettare e a guardarla con occhi quasi sognanti.
Persino Liam si ritrovò a non riuscire a toglierle gli occhi di dosso; ma dovette smettere appena ricevette un calcio da parte della sua ragazza. Abbozzò un sorriso, cercando di fare finta di niente.
<<Ehm..sono io...sono io Mason!>> balbettò l'umano. Liam si meravigliò che Corey non mostrasse gelosia, ma appena lo guardò, notò che anche quest'ultimo era intento a fissare la
nuova arrivata con occhi sognanti. Si accigliò.
La ragazza fece un sorrisetto, appoggiando una mano su quella di Mason, <<sono stata molto fortunata allora!>> ammicò e Mason stava per morire. <<Sono nuova e il preside mi ha detto di chiedere a te...sai per mostrarmi la scuola, i vari corsi...>> il tono che usava era basso, leggermente rauco e provocante, sicuramente molto eccitante pensò Liam, che subito dopo scosse il capo e cercò lo sguardo di Hayden.
Mason si alzò subito, di slancio <<assolutamente si, sono molto contento di aiutarti!>>. Anche gli altri tre ragazzi si alzarono di scatto, <<vengo anche io!>> dissero insieme.
Hayden spalancò la bocca. Com'era possibile? Poteva capire Nolan e Alec, ma...Mason e Corey erano gay; cosa potevano mai vedere in quella?
Spostò lo sguardo su Liam, ora anche lui in piedi.
Il beta si passò una mano tra i capelli, con fare imbarazzato. <<Ci vediamo dopo, ok? Io li...li accompagno.>> Le posò un veloce bacio sulla guancia e si dileguò dietro a Mason e gli altri.
Mia, che era ancora accanto al tavolo, guardò con aria di sfida Hayden. << È stato un piacere, credo che ci vedremo spesso d'ora in poi.>> Fece un occhiolino e, dando un colpo di fianchi, si girò <<arrivo ragazzi!>>, ghignò e uscì dalla mensa seguita dai suoi amici.
Hayden si ritrovò sola al tavolo, un ringhio sommesso lasciò le sue labbra. Quella ragazza aveva un odore strano e non le piaceva per niente, doveva scoprire qualcosa sul suo conto e sicuramente doveva dare una lezione a Liam.

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