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<<Ufficio dello sceriffo, qual è l'emergenza?>>
Noah Stilinski era più di un mese che non riusciva a compire un buon sonno, ossessionato com'era da tutte quelle morti.
Gli omicidi non accennavano a cessare e ogni pista che lui e la sua squadra seguivano arrivava sempre ad un vicolo cieco.
Erano stremati e, come se non bastasse, le persone iniziavano a credere che l'efficienza del loro funzionario di polizia locale iniziasse a scarseggiare.
<<Certo signora, arriviamo subito.>>
Chiuse la telefonata e sospirò, prima di prendere la pistola e riporla nella fondina.
Uscì dal suo ufficio a passo svelto e, non appena si chiuse la porta alle spalle, tutti i suoi uomini posarono lo sguardo su di lui.
<<Ancora?>> chiese Parrish alzandosi.
<<È il ventesimo in solo quattro giorni...>> sospirò lo sceriffo.
<<Voglio dieci uomini nel bosco, ora vi mando le coordinate.>> continuò poi avviandosi alla porta, << e...Parrish?>>.
<<Si, sceriffo?>>
<<Chiama i ragazzi.>> affermò uscendo, mentre il vice sceriffo compose il numero di Liam.




<<A+>> sorrise sornione Mason, mostrando con orgoglio il suo test di chimica.
Liam sbuffò mettendosi lo zaino in spalla e sbattendo l'armadietto, prima di avviarsi verso la porta d'uscita.
<<È stata solo fortuna.>> ringhiò tra i denti.
Erano ormai due ore che l'amico non smetteva di parlare del test; addirittura durante l'ultima ora, non potendo dirglielo a voce, lo aveva tempestato di messaggi e foto rappresentanti il voto.
<<Ho studiato tutto il weekend, a differenza tua.>> continuò il moro, sorridendo verso un Corey mezzo addormentato che si stava avvicinando a loro.
Era una giornata abbastanza calda, si stava così bene sotto il lieve tepore del sole e il beta di Scott non vedeva l'ora di andare a casa e schiacciare un bel pisolino. Erano diverse notti che non riusciva a prendere sonno e iniziava ad accusare il colpo.
<<Beh anche io ho studiato, ma ho preso comunque una misera C...mia madre mi ucciderà.>> disse di colpo spaventato dall'immagine della madre arrabbiata.
Corey rise, <<ringraziamo il cielo e Scott che tu sia un lupo mannaro allora. Te la caverai con poco.>> disse facendogli un occhiolino, al quale il beta rispose con un musetto da cucciolo bastonato.
Mason scrocchiò la lingua e sbatté il suo test sulla testa di Liam.
<<No bello, tu non hai studiato. Hai passato tutto il weekend a spiare Theo e a costringerlo ad allontanarsi da Mia.>> lo schernì, ottenendo solo un calcio sullo stinco da parte del biondo.
<<Non è assolutamente vero!>> gridò oltremodo indignato.
<<Ho studiato! E poi non lo stavo spiando, stavo cercando indizi su Mia.>> lo corresse ringhiandogli appena.
Corey non riuscì a trattenere una risata, mascherata subito da un colpo di tosse; ma quando il piccolo beta si avvicinò pericolosamente al suo fidanzato che, a differenza sua, non si era minimamente preoccupato di non ridergli in faccia, fu proprio contento di veder arrivare la diretta interessata.
<<Ehi ragazzi, guardate chi c'è!>> esclamò trattenendo a fatica Liam per un polso, mentre Mason si nascondeva dietro una delle colonne dell'edificio.
Il biondo girò lo sguardo vedendo Mia avvicinarsi sorridente.
Si liberò dalla presa di Corey e si sistemò meglio lo zaino.
<<Ciao bella gente!>> articolò la ragazza.
I tre amici le sorrisero, avviandosi tutti insieme al parcheggio.
<<Com'è andato il test, Mia?>> domandò Corey.
<<Bene, ho preso una A. Sono brava in chimica.>> disse lei.
<<Proprio come Liam.>> rise Mason, beccandosi una dolorosa gomitata da parte del migliore amico direttamente nelle costole.
<<Fottiti.>> sibilò Liam, innervosito dalla faccia beffarda del moro.
<<Non è andato bene?>> gli domandò Mia.
<<Chimica non è propriamente la mia materia preferita. In più sono molto occupato con la storia degli omicidi e tutto il resto...>> sospirò lui.
<<Ho sentito che sono nuovamente aumentati.>> disse triste lei, prima di fermarsi insieme agli altri accanto alla macchina blu di Mason.
Il beta annuì squadrandola; ormai c'era qualcosa in lei che gli puzzava e il fattore "Theo" non aiutava affatto.
<<Vuoi un passaggio a casa, Mia?>> chiese Mason deponendo lo zaino sui sedili posteriori, seguito da Corey.
La ragazza sorrise e fece di no con la testa.
<<Ho già chi mi viene a prendere.>>
Liam si voltò di scatto, << e chi sarebbe?>> disse sorprendendosi degli sguardi allucinati dei suoi amici.
<<Beh?>> mormorò, <<che avete da guardare così?>>
Mason alzò un sopracciglio.
<<Amico, hai praticamente urlato. Si è girato mezzo parcheggio.>> disse accigliato.
Il beta si guardò intorno, notando effettivamente che molti studenti lo stavano guardando con le stesse espressioni dei suoi amici.
<<Ah...>> sussurrò imbarazzato, tutto d'un tratto interessato alle sue scarpe.
Mia rise appena, <<tranquillo, hai detto di essere molto preso ultimamente, quindi sarai di certo un po' nervoso. Comunque sta arrivando Theo a prendermi.>> concluse con una strana scintilla negli occhi.
Nemmeno il tempo di terminare la frase, che il suv nero della chimera fece il suo ingresso nel parcheggio della scuola, fermandosi poco distante dalla macchina di Mason.
Theo scese e senza calcolare nessuno di loro, si fiondò sulla bocca della ragazza baciandola con trasporto.
Liam dovette girarsi dalla parte opposta per non iniziare a piangere.
Il suo piccolo cuore soffriva nel vedere la chimera regalare quelle attenzioni ad un'altra persona.
Il bacio duró qualche secondo, dopodiché Theo si girò verso i ragazzi facendogli un cenno con la testa.
<<Ciao Theo.>> sorrise Corey.
Mason, vedendo Liam mordersi a sangue il labbro inferiore per evitare di piangere, aprí la portiera della sua auto e fece per entrare al posto del guidatore.
<<Beh noi andiamo allora. Ci vediamo ragazzi.>> disse guardando più Liam che gli altri due.
Il beta annuì appena e, senza staccare lo sguardo da terra, si diresse verso la portiera dietro e la aprí.
<<Ciao lupetto.>> disse Theo guardandolo mentre teneva il braccio sulle spalle di Mia.
Liam quasi sobbalzò a quelle parole, sorpreso da quella piccola e banale attenzione. Non se lo aspettava.
Ultimamente la chimera era così presa dalla nuova arrivata che neanche lo salutava a volte.
Faticava così tanto per racimolare pochi secondi in sua compagnia, spesso con scarnissimi, se non nulli, risultati.
Non riuscendo a dire nulla, accennò un sorriso che però assomigliò più a una smorfia di dolore e salí, chiudendo la portiera.
Mason non fece nemmeno in tempo ad avviare il motore, che il telefono del beta prese a suonare.
<<Parrish?>> disse quest'ultimo rispondendo alla chiamata.
Tutti gli sguardi degli altri erano su di lui, pronti e scattanti al minimo cenno del beta.
Liam annuì svariate volte prima di chiudere la telefonata.
<<Che succede?>> mormorò Corey con un groppo in gola.
Il beta, quasi d'istinto, guardò subito Theo.
<<Dobbiamo andare nel bosco, ora.>>
La chimera annuì e tirò Mia verso il suv.
Liam lo guardò allontanarsi, per poi sentire il motore scattare e la macchina di Mason partire.
Non poteva farci nulla, lui era la sua ancora, colui che gli aveva salvato la vita. Si sarebbe affidato sempre e solo a lui.
La differenza con il passato, era che ora non era più così sicuro che la chimera avrebbe salvato lui.







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