<<Dobbiamo partire la mattina presto, così da poter usufruire di tutta la giornata!>> sentenziò Mason, irritato.
Come già detto, era veramente difficile organizzare qualcosa tra loro; molto volte avevano addirittura rinunciato per l'esasperazione.
<<Io la mattina non sono operativo.>> Rimbeccò Liam, sdraiato a quattro di bastoni sul suo letto.
Si trovavano tutti a casa del beta; i suoi genitori erano spesso via per lavoro, ciò rendeva la sua dimora ideale per questi incontri.
<<Liam, tu non sei mai operativo.>> sospirò Mason che se ne stava appoggiato alla scrivania con la testa tra le mani. Quella situazione andava avanti così da due ore abbondanti.
<<Attento a quello che dici, Mr non riesco a venire a pranzo con te perché ieri ho fatto le ore piccole a letto con Corey!>> ringhiò alterato il beta, tirandosi su a sedere.
<<Ehi!>> Urlò Corey, ora completamente in imbarazzo. Era sempre stato un tipo molto riservato.
<<Dio, Liam!>> sbraitò Mason, avvicinandosi al suo ragazzo quasi per rassicurarlo.
Nolan sbuffò esibendo una smorfia annoiata e roteò gli occhi. <<Ragazzi...>> disse osservando le occhiate di fuoco che i due amici si stavano mandando. <<Sono due cazzo di ore che parliamo del niente! Possiamo, per favore, impegnarci e buttare giù un piano? Non voglio finire come l'ultima volta che mi sono fatto Pasquetta a casa perché non siamo riusciti ad organizzare nulla!>> L'ex cacciatore alzò le braccia al cielo, ottenendo l'attenzione dei due litiganti.
<<D'accordo...>> sospirò Liam
<<Va bene...>> concordò Mason.
<<Ottimo, ora se ci siamo calmati tutti, io appoggerei l'idea di Mason; partiamo la mattina così da essere lì prima di pranzo e goderci già il pomeriggio in montagna.>> provò Corey, ancora rosso in volto per l'imbarazzo.
Liam si alzò di scatto dal letto, con le braccia tirate su e uno sguardo furioso, <<oh beh certo! Quando mai non sei d'accordo con il tuo ragazzo tu?>>, urlò così tanto che la piccola chimera sobbalzò all'indietro.
<<Liam.>> lo chamó Alec, il quale ancora non aveva proferito parola. <<Non ti fissare come un bambino sulle cose, se ti fermi a riflettere capirai che è l'idea migliore.>>, il piccolo beta parlò con calma, guardando con attenzione Liam.
Quest'ultimo ringhiò, chiudendo le mani a pugno. <<E va bene!>> acconsentí. <<Ma non prima delle sette, sia chiaro.>> concluse puntando un dito verso il suo migliore amico; amico che ora sorrideva sornione.
<<Alle sette e mezza ci troviamo da Mason, li partiremo con la sua macchina.>> Propose Corey, annuendo. Forse ce l'avevano fatta.
<<Anche Hayden prenderà l'auto, o non ci entreremo tutti.>> disse Liam, ora spiaggiato nuovamente sul letto.
<<Perfetto!>> gioì Alec, <<è stata dura ma ce l'abbiamo fatta!>> sorrise e guardò Liam, il quale sembrava essere tornato perfettamente tranquillo.
<<Okay, dovremmo portarci tutto, cibo, coperte, acqua, cose per il bagno. La baita è abbandonata, io e Corey l'abbiamo ripulita e messa un po' apposto quando ci siamo stati, ma non c'è nulla li.>> spiegó il moro, mentre scriveva una lista delle cose utili da portare.
Tutti annuirono; <<non vedo l'ora di partire, ho bisogno di staccare la spina!>> si lamentò Liam, con un sorrisetto sghembo. Già immaginava le lunghissime passeggiate che avrebbe fatto nei boschi ricoperti di neve. Il bosco era indubbiamente il suo posto preferito, si sentiva così a suo agio li. Il silenzio, gli alberi, gli animali e- <<mettila subito giù!>> sbraitò alzandosi e dirigendosi verso Nolan.
Il ragazzo si spaventò e quasi cadde dalla panca.
<<C-cosa?>>
Liam gli si avvicinò e strappò l'oggetto dalle sue mani. <<Non la devi più toccare! Hai capito?>>
Rimasero tutti interdetti, ma quando Corey e Mason riuscirono a vedere di cosa si trattava sbiancarono.
<<Cosa ci fa quella qui?>> chiese pacato Mason. Non la vedeva dalla caccia selvaggia.
<<Già, dovrebbe essere nei tunnel...>> pensò Corey.
Liam teneva l'oggetto nella sua mano mentre fremeva dalla rabbia; aveva gli occhi gialli e guardava tutti come un animale in gabbia.
<<Non la toccate.>> Era difficile capire cosa diceva, le parole uscivano miste a ringhi e il respiro affannoso non aiutava di certo.
<<Ci fate capire anche a noi?!>> domandò Alec, incuriosito. <<Liam, perché hai un manico di spada in camera?>> chiese ancora, con un sopracciglio tirato su.
Il beta di Scott cercò di calmarsi; si era spaventato. Quella spada assicurava la libertà di Theo e non importava se a toccarla erano i componenti del suo branco, solo lui poteva. Si, perché lui mai avrebbe potuto far del male alla chimera; si fidava dei suoi amici, ma era un istinto primordiale, animalesco. Non lo controllava e non lo capiva, ma era così. Era il suo lupo.
Non capiva il motivo per il quale si sentiva così protettivo nei confronti di Theo, ma in quel momento non se ne interessò.
Non si era impegnato granché nel nasconderlo, era in camera sua e tanto bastava; ma non aveva pensato a quelle suocere che si ritrovava come amici, i quali mettevano sempre le mani ovunque. La privacy, in quel branco, era un concetto totalmente estraneo.
Li guardò tutti, uno per uno, gli occhi iniettati di sangue; ora aveva portato l'oggetto dietro alla schiena e si era avvicinato al muro di fianco al letto, in questo modo non l'avrebbero preso facilmente.
Proprio un animale in gabbia, pensò Nolan.
<<Non è una semplice spada...>> iniziò Mason, piano. Cercò di far capire all'amico che nessuno aveva intenzione di toccare l'oggetto e sembrò riuscirci; Liam aveva leggermente rilassato le spalle, ma non sembrava voler lasciare quella posizione di difesa, in ogni caso.
<<Cioè?>> lo incitó a continuare Alec, ora più incuriosito che mai.
I respiri affannati di Liam iniziarono ad affievolirsi, ciò diede il permesso di continuare a Mason.
<<Era una katana, la katana di Kira.>>
<<La kitsune?>> Domandò Alec, ne lui ne Nolan l'avevano conosciuta.
Corey annuì e guardò il suo ragazzo che riprese a raccontare, << si beh, in quel periodo a Beacon Hills c'erano i dottori del terrore e Theo era arrivato con loro. Fu la loro prima chimera, il loro primo esperimento...>> fu interrotto da Liam, il quale ringhiò più forte rispetto a prima; guardava a terra e di tanto in tanto tremava. Non gli piaceva quella storia.
<<Mise a ferro e fuoco il nostro branco, distruggendolo dall'interno, facendoci perdere la fiducia tra di noi. Entró nella testa di Liam, convincendolo ad uccidere Scott.>>
Ora sia Nolan che Alec erano intenti ad ascoltare attentamente con la bocca spalancata dallo stupore, mentre facevano passare lo sguardo da Mason a Liam, il quale ad ogni parola si innervosiva di più.
<<Solo che arrivai io e lo fermai, così fu Theo stesso ad uccidere Scott, per diventare Alpha. Quando riuscimmo a sconfiggere anche la Bestia del Gévaudan, Kira spedì Theo all'inferno da sua sorella, con quella katana...>> sospirò Mason, indicando l'oggetto dietro la schiena di Liam con un cenno del capo. Liam si irrigidì e nascose il manico ancora di più dietro la sua schiena.
<<La sorella di Theo è morta quindi?>> chiese Alec che, seduto a terra sul tappeto, si tirò le ginocchia al petto.
<<Theo stesso ha ucciso sua sorella.>> sussurrò Corey, ora spaventato per lo sguardo con cui lo stava guardando Liam.
<<Non ne era consapevole! I dottori del terrore gli hanno fatto il lavaggio del cervello. Aveva solo nove anni quando l'ha uccisa, non sapeva neanche quello che stava facendo. Non sapete quanto lui soffra per questa storia e quanto si maledice ogni giorno per ciò che le ha fatto! Lui amava sua sorella.>> Liam buttò fuori quelle parole così velocemente che dovette recuperare il fiato, una volta finito.
Non doveva niente alla chimera, ma...si sentiva in dovere di difenderlo per questa cosa. Theo ne aveva parlato solo con lui, aveva visto il lato più sensibile della chimera senza quelle maschere che indossava sempre. Il beta ne era stato felice, si era sentito molto vicino al più grande.
<<Wow.>> commentò Nolan. <<No davvero wow! Quel ragazzo è stato un grande!>> constatò con un sorriso a trentadue denti, ma poi vedendo gli sguardi allibiti degli altri si ricompose, << c-cioè... è orribile ciò che vi ha fatto, davvero spregevole. Ma non possiamo nascondere che c'è del genio.>> terminò in imbarazzo e riducendo la bocca ad una linea sottile.
Corey scosse il capo, sorridendo.
<<Si ma quindi, perché è qui ora? Cioè, come ha fatto a uscire dall'inferno?>> domandò Alec, passando lo sguardo su tutti; quella storia lo stava appassionando.
<< È stato Liam a riportarlo indietro.>> Disse Mason, guardando
l'amico che continuava a fissare il pavimento. <<Durante la caccia selvaggia ha deciso che senza Theo non ce l'avremmo fatta.>> sbuffò una risata, consapevole del fatto che fu davvero così. <<Così l'ha riportato indietro e, successivamente, per fare un accordo con lui ha dovuto rompere la spada, così che nessuno l'avrebbe più potuta usare contro di lui.>> Il moro alzò le spalle, guardandosi le scarpe, <<pensavo che il manico si trovasse nei sotterranei...>> parlò ancora all'indirizzo di Liam. Liam, che era stato in silenzio per quasi tutto il racconto. Lentamente alzò il viso, continuava a tenere il manico dietro la schiena, ma appariva più rilassato ora.
<<Non avevate paura che potesse voltarvi le spalle e uccidervi?>> chiese l'ex cacciatore.
Mason e Corey annuirono facendo per rispondere, ma Liam li precedette. <<Si.>> Si allontanò dal muro, portandosi la spada contro il petto e si sedette ai piedi del letto, <<all'inizio si...ma poi quando l'ho lasciato libero di scegliere e di andarsene, lui è rimasto ed ha lottato con me contro i ghost riders e i cacciatori. Mi ha salvato la vita non si sa quante volte, rischiando a sua volta la sua.>> Sospirò il beta, osservando la spada. <<Avevo dato questo manico a lui, così che si potesse sentire sempre al sicuro, ma Theo l'ha voluto lasciare a me.>> scrollò le spalle, poi scosse la testa e si alzó, andando a posare il manico dietro uno scaffale. <<Allora, è tutto pronto per il ponte?>> chiese rigirandosi verso i suoi amici, i quali annuirono assorti; chi preso dai ricordi, chi sorpreso per tutte quelle notizie.
<<Bene! Perché ho una gran fame.>> mugugnò il beta, avviandosi verso la porta.
Il suo telefono suonò e lui lo portò all'orecchio per rispondere. Era Deaton.
"Ehy Deaton, tutto bene?"domandò sorridente.
"Ciao Liam, si bene ma dovreste passare qui dalla clinica il prima possibile. Vi aspetto" disse il druido e riattaccò.
<<Problemi?>> chiese Mason con un espressione accigliata.
Liam alzò le spalle, <<dobbiamo andare alla clinica, ora.>><<Sono morsi questo è certo.>> analizzò il druido osservando il cadavere.
<<Licantropi? Coyote mannari? Qualche essere sovrannaturale?>> chiese Parrish non riuscendo più a stare calmo.
Il branco aveva raggiunto lo sceriffo e il vice sceriffo alla clinica e tutti avevano osservato il corpo attentamente, dando pareri differenti.
<<Questa situazione è strana...>> disse Deaton, portandosi due dita sotto il mento; <<dovrò fare degli esami, ma...non sembrano morsi di animali.>>
<< E di chi allora?>> si intromise Liam. Si sentiva strano, da una parte sperava fosse qualcosa di soprannaturale, ma dall'altra temeva la responsabilità che incombeva sulle sue spalle; sarebbe stato un suo problema in quel caso. Mason gli posò una mano sulla spalla, rassicurandolo.
<<Guardate la forma dei denti.>> iniziò Deaton toccando una delle tante parti lese; <<I segni non corrispondono al vostro tipo di denti. Sono diversi...quasi umani.>> Nella saletta caló il silenzio.
<<Può un umano fare una cosa simile?>> sussurrò Corey, leggermente dietro a Mason.
<<Le popolazioni cannibali esistono da sempre.>> sospirò il druido, perso nei suoi pensieri.
<<Ma qui siamo a Beacon.>> parlò lo sceriffo, ma sembrava più parlare a se stesso che agli altri.
<<Forse un Wendigo? Sono cannibali...>> rimbeccò Liam. No, non poteva essere un pazzo che se ne andava in giro mangiando le persone, doveva essere altro.
<<Anche io ci ho pensato all'inizio>> si intromise Parrish, dando man forte al beta.
Deaton, però, scosse il capo prendendo un libro da uno scaffale. <<Guardate.>> disse aprendolo, << questa è la forma dei denti di un wendigo, vedete? È differente, più ampia, i denti sono più lunghi.>> continuò sfogliando le pagine.
<<Forse è un'altra creatura, non me ne stupirei.>> Sospirò Alec, osservando il cadavere.
<<È possibile?>> chiesero in coro Liam, Stilinski e Parrish, tutti e tre carichi di tensione.
Deaton annuì, <<dovrò fare degli esami, ma esistono molte altre creature soprannaturali nel mondo che ancora non conoscete. In realtà, anche io non sono molto preparato al momento.>> sospirò afflitto il druido.
<<Bene, allora fai questi esami e aggiornaci.>> parlò Stilinski, <<noi nel frattempo terremo gli occhi ben aperti.>> terminò guardando Parrish che annuì subito, seguito da Deaton e dal branco.<<Un'altra creatura soprannaturale?>> sospirò Mason, appoggiato al muretto fuori dall'entrata di scuola. Nessuno aveva dormito bene quella notte, tutti abbastanza scossi per il ritrovamento del cadavere.
<<Potrebbe...il Nemeton ha da sempre attirato creature qui.>> disse Liam alzando le spalle.
<<Terremo gli occhi aperti, potrebbe essere davvero solo un essere umano disturbato.>> annuì Corey.
<<Ciao ragazzi!>> Mia si avvicinò al gruppo di amici, seguita da Hayden.
Liam alzò un sopracciglio, sorpreso.
<<Hey ragazze tutto bene?>> chiese Mason, anche lui sorpreso dal vederle insieme.
Liam diede un rapido bacio a stampo alla fidanzata, <<dopo parliamo di Deaton.>> le disse e quest'ultima annuì leggermente preoccupata.
Mia ammiccò e d'un tratto ebbe l'attenzione di tutti. <<Facciamo qualcosa sta sera, vi va?>> ghignò guardando Liam, quest'ultimo completamente incapace di toglierle lo sguardo di dosso.
<<Farei di tutto per te.>> sussurrò sognante Corey, Mason di fianco a lui annuì con la stessa espressione.
<<Vediamoci da Liam, guardiamo un film magari.>> propose Nolan, aspettando un consenso dal beta che non tardò ad arrivare.
<<Molto bene!>> battè le mani Mia. <<Vado in classe ora... Liam, ti andrebbe di portarmi lo
zaino?>> chiese con un'espressione angelica e un sorrisetto malizioso allo stesso tempo. Era così magnetica, pensarono tutti i ragazzi.
Liam annuì subito precipitandosi da lei e prendendole lo zaino dalle spalle.
Anche gli altri ragazzi si affrettarono a seguirla.
<<Liam!>> sbraitò Hayden scioccata, ora più che mai convinta di dover uccidere la nuova arrivata.<<Tutto bene ragazzi? Sembravate così preoccupati quando sono arrivata.>> domandò Mia, guardandoli con il suo solito sorrisetto in volto.
<<Mhh no, niente di che, tranquilla.>> le sorrise Liam, cercando di rimanere lucido.
La ragazza si fermò, prese il volto del ragazzo con due dita e lo guardò intensamente, così tanto intensamente che il beta si sentì svuotato; <<un cadavere! Un cadavere divorato da qualcuno...o qualcosa.>> Liam parlò velocemente, così tanto da non rendersi nemmeno conto di averlo detto.
Gli altri lo guardarono allibiti, doveva rimanere nascosta quella storia, almeno finché Deaton non avesse scoperto qualcosa.
<<Mhh...interessante.>> mugugnó Mia, per poi ghignare nuovamente e accarezzare piano la guancia di Liam, <<davvero interessante.>> sorrise sorniona riprendendo a camminare verso la classe, seguita dagli altri.
Liam scrollò la testa, come per svegliarsi e notò il gruppo che si allontanava.
Si toccò la fronte, stordito, per poi correre dietro a quella ragazza così magnetica.
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Bait
Fanfictionnon é ambientata nella serie. a volte si cerca solo un appiglio, altre una via di fuga. una persona potrebbe racchiudere entrambe queste cose.