9

305 21 3
                                    

Tutti rimasero interdetti.
Corey si portò subito accanto a Mason, mentre Mia, già sufficientemente scioccata da Liam, si avvicinò impulsivamente ad Alec.
Silenzio.
L'unico rumore che si sentiva erano i ringhi dell'animale, ora dannatamente vicino al gruppo.
Liam continuava a fissarlo, con un sorrisetto di sfida sul volto.
Aveva vinto.
Il lupo sembrò leggerlo nel pensiero e si indispettì, accovacciando di più la testa e rizzando il pelo sulla schiena.
Ruggì forte, tanto forte da far cadere Mason a terra per la paura.
Solo in quel momento Liam si decise a parlare.
<<Calmati. È come me che ce l'hai, no?>> disse allargando le braccia.
Tutti si voltarono verso di lui, compreso il lupo che riprese a camminare per raggiungerlo, puntandolo.
<<Ti ho trovato, ho vinto io la partita.>> sorrise, calmo.
Gli altri li fissavano sbigottiti e spaventati.
Hayden era a bocca aperta.
Il lupo ringhiò di più, i canini lunghi e letali spiccavano sul suo muso; sì portò davanti al beta.
I due si fronteggiavano: il beta calmo e stranamente rilassato, il lupo nervoso e spazientito.
<<Che diavolo sta succedendo?!>> urlò timoroso Mason.
Liam alzò lo sguardo, cercando gli fargli capire che non doveva urlare.
Nello stesso momento il lupo girò solo il muso, ruggendo in direzione dell'umano.
Successe tutto velocemente.
Con un balzo l'animale si trovó subito davanti a Mason.
Quest'ultimo sia per la sorpresa che per la paura iniziò a tremare e, in un barlume di lucidità, prese la mano di Corey. I due divennero invisibili.
Mia ormai non capiva più nulla.
Hayden provò a fronteggiare l'animale.
Si scagliò contro di lui, che, però, la scansò facilmente.
<<Hayden no!>> urlò Liam.
Lei cadde e il lupo si accannì su di lei, bloccandola con il viso a terra.
Stava quasi per azzannarle una spalla, quando una voce lo fece bloccare.
<<THEO!>> urlò Liam.
Il lupo si bloccò, sbattendo più volte le palpebre dando così il tempo a Hayden di scappare.
Il biondino si avvicinò all'animale, ora immobile.
Si guardavano e nessuno riuscì a staccare gli occhi da tutta quell'intensità.
<<Calmati, okay? Li stai spaventando.>> sussurrò il beta, ora a una spanna da lui.
<<Cosa?!>> urlò dietro di lui Nolan.
<<Ti rendi conto? Quel coso è un lupo, Cristo! E tu ci parli come se potesse anche lontanamente capirti! Ti rendi conto
che non è un comportamento normale, questo?!>>
Era fatta. Liam osservò l'animale davanti a se, da uno stato di semi quiete che gli aveva trasmesso, notò subito l'odore di irritazione per le parole dell'ex cacciatore.
Rimase di sasso nel constatare che quella reazione era nata perché al lupo dava fastidio che si prendessero gioco del biondino.
Gli veniva quasi da sorridere come un idiota, giusto...solo la chimera poteva farsi beffe della sua persona.
Si riscosse quando sentì un ringhio.
Il lupo, sorpassò velocemente Liam dandogli una spallata e raggiunse con poche falcate l'ex cacciatore, ora con le mani davanti alla bocca per ciò che aveva detto.
Era la paura a controllarlo, non pensava quelle cose.
Il lupo ruggì e continuò a ringhiare all'indirizzo di Nolan, che indietreggiò pericolosamente verso il precipizio.
Un passo ancora e sarebbe caduto.
L'animale ce lo stava spingendo contro, consapevole di quello che sarebbe successo.
Liam rimase immobile, non sapendo che fare.
D'un tratto Mason e Corey si materializzarono al suo fianco e, il migliore amico gli posò una mano sulla spalla.
<<Scusa Liam, dovevamo crederti.>> sussurrò il moro, <<ora però fermalo, ti prego. Solo tu puoi.>>
Liam annuì deciso, non sapeva cosa fare,
così si avvicinò e fece la prima cosa che gli venne in mente.
Mise una mano tra il folto pelo della schiena del lupo.
Mason sbiancò, che diavolo stava facendo?
A quel contatto l'animale si fermò.
Sembrò così calmo per via di quel tocco e, lentamente, si voltò verso Liam.
Quest'ultimo sorrise, accarezzandolo.
Il lupo uggiolò appena e, come se non fosse padrone del suo corpo, strofinò appena la grossa testa contro la mano del beta.
Duró pressoché un secondo, un secondo durante il quale Liam spalancò la
bocca e le sue guance si colorarono leggermente di rosso.
Poi il lupo tornó in se e bloccò subito il movimento indurendo lo sguardo.
Nolan nel frattempo si allontanò velocemente dal precipizio, raggiungendo con il fiatone il resto del gruppo che stava osservando la scena esterrefatto.
Liam sgranò gli occhi quando vide l'animale davanti a lui indietreggiare.
Il lupo chiuse gli occhi, come per concentrarsi e dopo qualche minuto, tutto quel pelo lasciò il posto al corpo statuario di Theo.
Il biondino non credeva ai suoi occhi.
L'aveva sempre saputo, ma vederselo lì davanti era tutta un'altra cosa.
Qualcosa si mosse dentro di lui; voleva saltargli in braccio e stringerlo.
Il suo sguardo passò piano sul corpo della chimera, partendo dall'alto: i capelli erano così scompigliati, ma al contempo perfetti. Erano più lunghi dell'ultima volta che l'aveva visto.
Gli occhi chiari sembravano rispecchiare una pozza di ghiaccio, la stessa pozza che avrebbe potuto tranquillamente congelare e uccidere il beta.
Le spalle, tese e grandi, ricordarono a Liam quando Theo lo strinse per tirarlo dentro l'ascensore con lui.
Il petto...così liscio e perfetto. Sembrava scolpito direttamente dagli Dei. Un angelo che durante la caduta dal cielo si era tramutato in diavolo. Il suo diavolo.
E poi...oddio.
Liam sbiancò, girando immediatamente lo sguardo dal corpo davanti a lui.
Theo era nudo.
<<Ehm...>> provò, ormai aveva assunto lo stesso colore di un pomodoro.
La chimera alzò un sopracciglio, assumendo un'espressione truce.
<<Si può sapere che cazzo vorrai mai da me,
Liam?!>> sbraitò Theo, allargando le mani in segno scenico.
Quest'ultimo di tutta risposta lo guardò male,
ma non parlò.
Si limitò a girarsi e incamminarsi verso gli altri. Una volta li, si accovacciò sul suo zaino e lo aprí, tirando fuori qualcosa.
Mason lo fissava con la bocca spalancata. Ancora non riusciva a capacitarsi della situazione. Si girò alla sua destra e finalmente si rese conto della presenza di Mia, la quale aveva tutta l'aria di star per svenire; l'aggettivo sconvolta non la ritraeva per nulla. Il moro pensó che la nuova amica stesse per avere un infarto.
"E tanti saluti al bel segreto", pensò spiaccicandosi una mano sulla fronte.

Liam tornó dalla figura a dir poco incazzata della chimera e, senza dire nulla, gli lanciò addosso un paio di pantaloni e una maglietta.
Theo rimase sorpreso da quel gesto, il biondino era così sicuro di se che aveva addirittura portato dietro dei vestiti da dargli.
<<Mettili e poi parliamo.>> disse finalmente Liam, guardando ovunque tranne nella sua direzione.
Il moro, per la prima volta, sghignazzò impertinente, <<perché piccolo beta? Non ti concentri se sono nudo davanti a te?>>
"Piccolo beta".
Quel nomignolo era mancato molto a Liam, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
<<Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, stupida chimera?>> disse a denti stretti il beta.
Theo continuava a tenersi su quel sorrisetto sghembo mentre si vestiva.
Una volta apposto, portò le braccia al petto. <<okay.>> iniziò, <<ora vuoi dirmi, di grazia, che cazzo vuoi da me?>> finì con il tono più insolente che conosceva.
Liam alzò gli occhi al cielo e lo guardò.
Dio... vederlo con i suoi vestiti addosso non migliorò la situazione. Sia la maglia che i pantaloni andavano un po' stretti al più grande e la mente di Liam vagò su scenari non consoni alla situazione.
<<Tu che cosa vuoi?! Importuni Liam da giorni!>> gridò Hayden, da dietro.
Theo sogghignò malefico, quella doveva proprio imparare a tenere la bocca chiusa.
<<Ehi tu!>> le urlò di rimando.
Il biondino davanti a lui chiuse gli occhi, non sarebbe stato gentile, no...
<<Cosa?!>> rispose acida la ragazza.
<<Sta zitta.>> sentenziò la chimera, <<o come ti ho riportata in vita, ti cancello.>>
Hayden spalancò la bocca, offesa e sbuffò.
<<Liam! Potresti fare qualcosa? O lasci che mi parla così?>>
Liam guardò ancora per un po' Theo davanti a se, poi, lentamente, si girò.
<<Sono stato io a seguirlo da giorni, non lui.>> parlò rigirandosi verso la chimera, che ora lo guardava sorpreso. Non si aspettava quella confessione.
<<L'unica ragione per la quale volevo fare questa escursione, era quella di trovare lui.>> sentenziò con un'alzata di spalle, senza mai distogliere lo sguardo dal più grande.
Ora Theo non odorava più di irritazione, ma di...felicità? Era possibile che la chimera provasse gioia?
Magari aveva frainteso lui.
Il gruppo si avvicinò.
<<Lo sapevi dall'inizio...>> disse assorto Corey.
Liam annuì, continuando a perdersi negli occhi chiari della chimera.
<<Come hai capito che era Theo? Non lo abbiamo mai visto in quel modo.>> chiese Mason, affiancandosi all'amico.
La chimera alzò un sopracciglio, era curioso della risposta che il beta avrebbe dato.
Liam sembrò pensarci su, era in difficoltà.
Che avrebbe potuto dire? Che quando loro due combattevano insieme aveva così tanto ispirato quell'aroma, da fissarselo a forza nella testa?
Che se lo sognava nel letto, di notte per calmarsi.
Che quell'odore lo confortava? Che era casa per il piccolo beta? Il suo posto sicuro.
Gli venne da ridere, solo lui poteva affibbiare l'aggettivo "sicuro" a uno come Theo.
Oppure che quegli occhi li avrebbe riconosciuti ovunque, perché erano sempre soliti a scrutarlo così intensamente?
Che gli piaceva così tanto perdersi in quelle pozze glaciali?
Sarebbe stata una risposata strana in ogni caso, soprattutto davanti alla sua ragazza perché quando, di notte, lui immaginava quel profumo sul cuscino per calmarlo, al suo fianco giaceva il corpo addormentato di Hayden.
Fece per aprire la bocca per rispondere, ma un'altra voce lo precedette.
Sorrise impercettibilmente. Ovviamente ogni volta che era in difficoltà l'altro scattava.
<<Per l'odore, credo. È sempre il mio, anche se dopo tutto questo tempo in forma di lupo è cambiato un po'.>> sputò fuori la chimera con fare disinteressato, guardandosi i piedi.
Di sottecchi, però, il suo sguardo andò al beta per vedere se si fosse tranquillizzato.
A volte Theo sembrava l'unico a sentire gli stati d'animo che emanava il biondino. O forse perché ormai lo conosceva come le sue tasche.
Chi può dirlo...
<<Qualcuno può accertarsi che quella ragazza stia ancora respirando?>> parlò ancora Theo, indicando con un dito Mia.
Si Mia, che nel giro di una ventina di minuti di cose strane ne aveva viste molte.
O forse "strane" non era propriamente l'aggettivo giusto.
Tutti si girarono verso di lei.
Era bianca in volto.
<<O-ok portiamola alla baita. Mia, ti spiegheremo tutto, ok?>> cercò di tranquillizzarla Alec, che fino a quel momento era stato zitto.
Il ritorno di Theo lo aveva destabilizzato; la verità era che lo trovava molto attraente da quando era entrato nel branco, ma si vergognava molto a farsi avanti.
Mia annuì impercettibilmente, ma nessuno si mosse, tutti intenti a guardare Theo.
Che avrebbe fatto?
Quest'ultimo appariva quasi annoiato.
Liam si girò di nuovo verso di lui.
<<Tu.>> disse puntandogli un dito contro, <<tu vieni con noi.>> e detto ciò, giró i tacchi e andò a recuperare bastone e zaino, prima di incamminarsi seguito dagli altri, ancora tutti destabilizzati.
Theo, rimasto solo vicino al precipizio, sbattè più volte le palpebre guardando gli altri allontanarsi.
<<Muovi quel culo peloso, idiota!>> sentì urlare il beta e così dovette cedere, seguendo quel ragazzo che tanto gli scompigliava il cervello, con un piccolo sorrisino sul volto.

BaitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora