Capitolo 31

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La mattina dopo aprii gli occhi con grande fatica,non solo per aver passato tutta la notte sveglia a parlare con Jake,anche per il suo braccio a peso morto che mi copriva la faccia.

Cercai di spostarlo nonostante fosse pesante e non appena mi misi a sedere un dolore lancinante alla schiena mi colpì....l'aver messo le coperte per terra non era stata così una buona idea.

Mi voltai e sorrisi nel vedere la sua faccia rilassata d'angioletto biondo quale era,spiaccicata sul cuscino.Purtroppo questo mio lato dolce demordeva subito facendomi venire voglia di svegliarlo nel peggior modo possibile.

Ci si mise la mia pigrizia però a non voler fare chissà quale scherzo,tanto da prendere soltanto il mio cuscino e dopo essermi messa in ginocchio glielo diedi sul viso con tutta la forza che potessi avere appena sveglia.

Il cuscino rimase come l'avevo tirato sopra il suo viso,lasciandomi udire soltanto un ovattato...

"Porca puttana Clarity."la sua voce impastata e tranquilla non mise paura,ma il mio nome detto da lui per intero...beh quello sì.

"Buongiorno fiorellino!"peggiorai la situazione togliendo il cuscino dalla sua faccia osservando i suoi occhi socchiusi,per poi notare che da sotto le coperte usciva il suo petto nudo e mi allarmai.

"Jake hai dormito così?"chiesi subito.

"Stanotte avevo caldo e mi sono tolto la maglia... poi tu mi venivi sempre addosso,stavo cominciando a sudare."si lamentò dandomi le spalle come in procinto di voler riprendere sonno."Mi ero dimenticato quanto fossi una cozza mentre dormi."

"Ah non penso proprio sono io quella che si è svegliata con il tuo braccio sulla faccia."lo rimproverai offesa smuovendolo dalla spalla."Dico solo che sai come sono fatti i miei e se soltanto mia madre è entrata in camera chissà cosa avrà pensato..."mi sbattei una mano in fronte.

Erano da sempre stati a conoscenza del forte legame che avevo con Jake e che avrei potuto davvero fare qualsiasi cosa con lui,ma quando si trattava di questi argomenti "tabù" per loro davano di matto sul serio e non volevo stupide ramanzine di prima mattina,in particolar modo da mio padre.

Insomma,alla fin fine avevo 18 anni seppure fosse successo qualcosa e se Jake fosse stata un'altra persona,non sarebbe poi stato così strano,no?

Per una ragazza normale no....per una che come me era sempre colma di insicurezze e complessi da pensare che non sarebbe potuta piacere a nessuno era un altro discorso.

Scossi la testa da quei pensieri inutili e guardai l'orario che segnava le nove e mezza.Rimasi d'accordo con mia madre che sarei potuta mancare a scuola quella mattina data la presenza di Jake e le ore piccole che facemmo quella notte.

Sentii il mio stomaco brontolare.

"Era la tua fame quella?"sentii dire da Jake ancora girato di lato.

"Si...beh se non ti alzi potrei mangiare tutta la crostata senza lasciartene neanche un po'."lo stuzzicai alzandomi e mettendo al volo un pantalone al ginocchio della nike, lasciando la maglia rosa del mio pigiama per poter andare a fare colazione.

Chiusi i capelli lunghi in una coda bassa mentre osservavo le varie chiamate e messaggi delle mie amiche che avevo dimenticato di avvisare della mia assenza a scuola.

Chiamai subito Jessie e aspettai che mi rispondesse.

"Ehi allora sei viva!"sentii la sua voce energica dall'altro capo del telefono."Sei in viva voceeee!"questa era Peach.

"Avete ragione ragazze mi sono dimenticata di avvisarvi che non sarei venuta oggi, ho fatto tardi con Jake stanotte."spiegai sentendo maggiormente il chiasso dei corridoi della scuola di sottofondo.

Amati così come ami meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora