Capitolo 11

46 4 0
                                    

"Si può sapere dov'eri finita?"sentii urlare non appena misi piede in casa,bagnata dalla testa ai piedi.Mia madre corse verso di me preoccupata forse per le mie condizioni.

"Ero uscita per andare a correre ed ha cominciato a piovere."risposi sorpassandola sotto il suo sguardo inquisitorio.Non era la fine del mondo,pensai.

"Ma dico,sei impazzita...guarda tu se ti devi influenzare."chiuse la porta di casa al posto mio raggiungendomi,l'odore del caffè che probabilmente stava preparando arrivò alle mie narici.

Il mio sguardo cadde sull'orologio posto sulla parete,in fondo grazie al ragazzo di cui non sapevo il nome non avevo fatto tutto quel ritardo.

"Mamma sta' tranquilla,non morirò per un po' di pioggia...ora voglio sbrigarmi,ho proprio voglia di un caffè."la supplicai quasi di lasciarmi perdere.In quel momento nonostante sentissi ancora freddo,c'era ancora una sensazione strana al centro del mio petto...ero serena.E non seppi se attribuire quello ai casuali incontri con quel ragazzo.

Mi guardò dall'alto al basso per poi scuotere la testa sospirando."Va' subito a cambiarti,te lo faccio trovare in tavola."

"Grazie mille!"le diedi un bacio sulla guancia correndo poi in bagno dove forse era meglio non andare dato che non appena mi guardai allo specchio mi stupii che non si fosse rotto.Avevo delle occhiaie molto evidenti soprattutto grazie al mio incarnato pallido,per non parlare dei miei capelli...dio ma come mi era venuto in mente di accettare un suo passaggio?

Achille aveva il suo tallone ed io invece avevo il giudizio altrui che fu per me sempre un punto debole.Quel punto debole che forse non avrei mai totalmente messo da parte perché era inutile,non sarei mai riuscita a non domandarmi almeno una volta se ciò che facevo o come ero poteva andar bene a chi avevo di fronte.Con il tempo capii che non era poi così fondamentale e che l'unica cosa davvero importante era quella di essere se stessi e che se le persone poi si allontanavano da me era perché non mi volevano bene.
Ma in quel momento non sentivo di aver paura di quello che avrebbe potuto aver pensato quel ragazzo....era diverso.E il suo sguardo era tutto tranne che un modo di giudicare.

Misi fine alle mie solite riflessioni un po' più lunghe del dovuto,riscaldandomi con una doccia calda per poi vestirmi velocemente per poter andare a scuola.

Mi diressi subito dopo aver sistemato i capelli,finalmente asciutti e lisci,in una coda alta,verso la sala da pranzo nella quale erano già presenti sia mio padre che Lindy seduti a tavola.

"Buongiorno."affermai dando un bacio tra i ricci di Lindy sedendomi.

"Giorno."risposero in coro."Allora hai conosciuto Michelle..."continuó poi mio padre.

Quindi anche lui la conosceva bene,pensai.

"Si è venuta a cena....sembra davvero una brava persona."commentai ed in quel momento anche mia madre si sedette dopo aver posto davanti a me una tazza di caffè fumante,la ringraziai con lo sguardo.

"Lo è."annuì lui mettendo dello zucchero nel suo thè.

"Ma perché non me ne hai mai parlato?"chiesi curiosa voltandomi verso mia madre,quella domanda mi frullava in testa da quando vidi Michelle ferma sulla porta di casa nostra.

Sospiró guardandomi lasciando a mezz'aria il biscotto che anche io dopo poco afferrai dal barattolo.

"Vedi Clary,alcune volte quando ci si perde di vista per troppo tempo capita anche di dimenticarsi,poi però ho avuto l'opportunità di vederla di nuovo e mi sembrava giusto fartela conoscere.Per me lei è stata una vera amica,gli devo tutto."disse guardandomi negli occhi e notai anche mio padre molto coinvolto dopo quell'ultima frase.

Amati così come ami meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora