Capitolo 9

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Una volta acquistato ciò che serviva a mia madre,nonché delle spezie particolari che non le avevo mai visto utilizzare prima,mi diressi nuovamente a casa sotto il sole che sembrava pian piano perdere il suo calore ogni minuto che scorreva,indirizzandosi per il tramonto.

Ma il caldo parve essere la mia ultima preoccupazione dato che il mio corpo ancora era percorso da brividi non appena cercava di metabolizzare cosa fosse successo qualche attimo prima con quel ragazzo dagli occhi così chiari e profondi.
Solitamente, quando l'acqua dell'oceano è limpida si riesce sempre a scorgere perfettamente il fondale,nonostante la profondità in cui ci si trova;i suoi occhi erano uno specchio d'acqua cristallino...eppure di una loro presunta fine,nessuna traccia.

O perlomeno era quello con avevo constatato in quei pochi minuti dove percepii che non mi era affatto indifferente quel ragazzo,caratteraccio a parte.

Ma cosa andava a pensare una come me...riflettei mentre alcuni ricordi di quella fatidica festa riaffiorarono nella mia mente,non ero proprio il tipo di ragazza che faceva per lui.

Se avessi avuto Ingrid al mio fianco probabilmente mi avrebbe davvero fatto una bella ramanzina perché pensieri come quelli non dovevo proprio osare farli dopo quello che avevo passato.Mi avrebbe detto che dovevo smetterla di sentirmi sempre un gradino sotto,sempre quella che si deve adattare al prossimo e mai il contrario...dovevo smetterla di sentirmi niente.
Ma quando sono i tuoi genitori e non delle persone qualunque a fartici sentire,è un po' complicato imparare a pensarla diversamente.

Ma stavo costruendo inutili castelli di sabbia dato che non avrei avuto modo di avere a che fare con quel ragazzo di cui neanche sapevo il nome.Fu solo una coincidenza quella dell'essermelo ritrovato ad una festa e che fu proprio lui per la seconda volta a tirarmi fuori da una situazione pericolosa,pensai.

Tornata a casa un buonissimo odore ma al contempo particolare arrivó alle mie narici ed i miei occhi passarono in contrassegna il tavolo apparecchiato in modo diverso,mi interrogai a quale avvenimento dovevamo tanta preparazione.

Mia madre era una persona che teneva moltissimo alle prime impressioni e ciò che la gente avrebbe potuto pensare di lei entrando nel nostro appartamento,dunque pensai ad un invito.

"Mamma ecco le cose che mi avevi chiesto."gli dissi entrando in cucina dove ciò che risultava all'occhio era la quantità di pentole sul fornello,contenenti tutte pietanze diverse.Prima di uscire di casa non mi ero accorta che fosse così impegnata nel cucinare.

"Oh grazie mille tesoro,giusto in tempo."esclamó entusiasta prendendo uno dei piccoli barattoli dalla busta facendo attenzione a metterne una poca quantità all'interno di quello che sembrava essere del sugo.

"Abbiamo invitati?"chiesi interrogativa poggiandomi di schiena sul mobile alle sue spalle.

"Perdonami se non ti ho avvisata..dato che tuo padre tornerà tardi stasera ho deciso di invitare una persona che mi farebbe piacere che tu conoscessi."a quel punto si giró nella mia direzione sorridendo e nel suo sguardo lessi tanta voglia che io partecipassi a quella cena,quasi supplicando.

"Ah..va bene."risposi un po' sorpresa dal suo comportamento,raramente mi presentava sue amiche dato che le poche che aveva mi conoscevano bene."E chi sarebbe?"

"Una vecchia amica d'infanzia...ci siamo incontrate ultimamente e beh ho deciso di invitarla a cena per passare un po' di tempo con lei...ma soprattutto per fargli conoscere te..."si fermò per un attimo guardandomi negli occhi e prendendomi per le spalle."...e Lindy ovviamente."

Si giró nuovamente e dopo essersi sistemata i corti capelli biondi con una bandana,continuó a trafficare con degli utensili da cucina lasciandomi per un attimo interdetta.

Amati così come ami meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora