Capitolo 39

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"Avril,mi racconti di nuovo cosa diavolo stiamo per fare?!"ripeto forse per la centesima volta alla mia amica un po' troppo avventata per i miei gusti.Mi sporsi nuovamente in avanti affacciandomi tra i sedili anteriori.

Viaggiavamo sull'auto di Audrey,con quest'ultima alla guida agitata quanto me, da almeno un quarto d'ora date le strade trafficate.Anche lei come me e Peach ci era cascata con tutte le scarpe e per di più avrebbe avuto il fantastico ruolo di colei che avrebbe dovuto dare a tutto gas nel caso fosse andato qualcosa storto anche se,tranne una,non avevamo la benchè minima idea di cosa potesse andare storto,non sapevamo praticamente nulla .Ed io continuavo a maledirmi per non averci pensato tre volte...è della caparbia e testarda Avril che si parla,che cosa mi aspettavo?

"Ma sarà la millesima volta che lo ripete basta,ormai ci stiamo andando!"sbotta Peach di fianco a me,guardandomi allargando le braccia.

"E si vede che per la millesima volta mi darà conferma che stiamo facendo un errore madornale a metterci in mezzo a queste cose!"le rispondo con enfasi,dando una pacca alla spalla di Avril che si trovava nel sedile dinnanzi al mio,per invitarla a parlare.

"Ragazze ho detto che dovete stare tranquille,posso anche soltanto andare io se avete così paura,ma devo sapere il perché di tutta questa segretezza di Aaron...Audrey si ferma lì vicino senza dare nell'occhio,sbirciamo cosa succede o cosa si dicono e se è tutto okay ce ne andiamo come se non fosse successo nulla e se ci scoprono,Audrey correrà via."spiega nuovamente come se stesse raccontando di andare a fare shopping al centro commerciale.

"Avril io non so guidare in modo spericolato e non voglio finire in un inseguimento dannazione,come te lo devo dire!"urló d'improvviso Audrey battendo una mano sul volante.I ricci neri le svolazzavano fastidiosamente sul viso,causa dei suoi repentini tentativi innervositi di spostarli.

"Beh se continui ad agitarti così sicuramente i tuoi riflessi non saranno il massimo."ribattè Avril facendo aprire la bocca di Audrey a forma di "o" in un'espressione quanto più stupita e indignata.

"Sei seria?"si giró con veemenza,non perdendo mai di vista la strada con delle occhiate veloci."Scusa se quando ho preso la patente non ho pensato al fatto che mi sarebbe capitato di dover partecipare a qualche gara clandestina."

"Ma quale gara clandestina...ragazze davvero state esagerando."sbuffó Avril portandosi dietro l'orecchio una ciocca di capelli,abbassando di più il finestrino.

"D'accordo allora ragioniamo..."Peach si passó le dita sulle tempie avvicinandosi.I ricci violacei le ricadevano sulle gambe."Prima cosa.."

"Come fai a sapere di questo posto?"continuai io la frase della mia amica che a quanto pare era della mia stessa idea.

"Aaron mi dice sempre tutto,soprattutto per quanto riguarda questioni private,mi ha spiegato di dover parlare con delle persone e che era una cosa delicata ma non ho fatto in tempo a chiedergli di più che lui negava categoricamente di volermene parlare."raccontava gesticolando nervosa come se quel modo di fare di Aaron la innervosisse tutt'ora.

"E non hai pensato al fatto che magari non si tratta di una questione importante...?"esclamó ovvia Audrey voltandosi un attimo."....dai Avril davvero a maggior ragione,saranno cose loro,cose da ragazzi tenebrosi in cui io non voglio finirci in mezzo."concluse categorica ancora una volta.

Concordavo pienamente con le parole di Audrey ma la mia curiosità che aveva ormai preso il sopravvento mi continuó a consigliare di chiedere ulteriori informazioni.

"Puoi ripetermi chi troveremo lì?"chiesi.

"Tutti,Aaron,Edward,Blake,Adam...ah e suo padre."lasció l'ultima parte della frase con un filo di incertezza.Assottigliai lo sguardo.Non seppi per quale motivo,poiché in teoria la presenza di un adulto responsabile avrebbe dovuto tranquillizzarmi,ma il tono di Avril faceva comprendere tutt'altro.Anzi faceva trapelare che forse la pericolosità stava proprio nella presenza di quella persona in più.

Amati così come ami meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora