Primi passi

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A colazione come al solito Hermione e Draco ingaggiarono la lotta di sguardi ed insulti vari scambiati tramite labiale. Poi si ritrovarono a lezione con Hermione e Ginny davanti e Draco e Blaise dietro. Il biondino la fissava durante la lezione ed Hermione si sentiva punta da mille spilloni. Blaise si stava divertendo un mondo a guardare Draco che guardava la Granger; decise di dire a Draco dell'interesse che stava crescendo per la piccola Weasley. Il temperamento, quel sorriso e quegli occhi azzurri come il cielo avevano fatto breccia nell'animo del bel moro e si era ripromesso di provare a darle la caccia. "Dra..." sussurrò mentre scriveva sulla pergamena gli ingredienti di una nuova pozione che Piton stava spiegando. "Dimmi Bla..." fece il biondino senza staccare gli occhi dal professore, che si trovava davanti alla Granger. ""Ho deciso di provarci con la Weasley" "Ma proprio con la piattola?" "E dai Dra... che stai facendo tu? Ti stai comportando peggio di me..." Draco ridacchiò. "Ora ti faccio vedere come catturare la sua attenzione. Impara pivello!" Blaise fece come Draco e si mise a fissare Ginny, cercando sul banco qualcosa da farle cadere a terra; non tardò a vedere una piuma "Accio piuma!" sussurrò e quella, come fosse animata di volontà propria, cadde a terra. Ginny si piegò per raccoglierla ma lui fu più veloce e gliela restituì, guardandola negli occhi senza dirle nulla e sfiorandole accidentalmente un dito. Lei ritrasse la mano e si girò arrossendo: se Piton l'avesse vista sicuramente le avrebbe tolto dei punti. La ragazza si sentì in subbuglio per tutto il resto della lezione: lei, eternamente innamorata di Harry, aveva sentito una scossa elettrica attraversarla completamente con solo quel semplice contatto. Forse il suo cuore voleva dirle qualcosa? Ne avrebbe parlato con Hermione più tardi. Alla fine della lezione, mentre stavano uscendo, la riccia passò davanti al biondino, ringhiando "Smettila viscida serpe!" "Che c'è mezzosangue? Ti senti a disagio?" "Non hai altro da fare di interessante da fare che fissarmi, tipo stare attento a lezione?" "E tu che ne sai se l'ho fatto?" la ragazza arrossì dalla rabbia, tanto che intervenne Harry "Lascialo stare, Herm, lui non cambierà mai"

"Ti devo fare i complimenti Granger, il tuo teatrino di stamattina a pozioni è stato fantastico." "Ti ringrazio, mi è venuto così, improvvisando e tu sei stato bravo a venirmi dietro. È stato divertente vedere che ci guardavano tutti" fece lei soffocando una risatina "E comunque io mi sono sentita davvero a disagio. Sentivo i tuoi occhi addosso e non riuscivo a concentrarmi" "Beh devo dire che hai ragione, forse sono stato troppo insistente" "Attenzione attenzione Malfoy che dà ragione alla Granger" disse lei sorridendo "Segnamolo sul calendario!" "Peccato che non potrai dirlo a nessuno- disse lui -visto che noi non ci sopportiamo" "Ah, già" fece lei mogia "Su, su, è ora di lavorare. Oggi ci occupiamo delle ginocchia. Fammi vedere come va" E così come tutte le notti i due ragazzi si dedicarono a far ripartire le gambe di Hermione e i sospiri, le risatine e le imprecazioni tennero sveglia Ginny anche quella notte.

Come tutte le mattine, Blaise era al tavolo della colazione con Draco che stava addentando una fetta di torta di zucca; lui sorseggiava piano del thè e da sopra l'orlo della tazza guardava Ginny. Quella mattina si era legata i capelli e il suo profilo perfetto risaltava di più; quel pollo di Potter doveva avere il bacon sugli occhi per non accorgersi di lei. Ginny si sentiva spiata e portava spesso il suo sguardo sul tavolo verdeargento, vedendo Blaise che la fissava sempre. Mentre mangiava, mentre beveva, mentre discuteva con i suoi compagni, si sentiva sempre gli occhi del ragazzo addosso. Erano giorni che andava avanti quella storia e decise che lo avrebbe affrontato. Finita la colazione, abbandonando momentaneamente Hermione, si fece largo tra gli studenti e raggiunse il moro come al solito in compagnia di Draco e Theo." Ehi tu!" Si girarono tutti e tre "Spero che tu ti sia divertito in questi giorni!" "A far cosa di grazia?" rispose Blaise prima che intervenissero gli altri "A...a...- Ginny incespicò – a prendermi in giro con i tuoi amici" gli occhi di lei mandavano lampi e il ragazzo sorrise sornione. "Da quando è proibito guardare una bella ragazza?" Ginny trasalì "Ci si vede Weasley" Draco e Theo si girarono, andandosene e Blaise approfittò per fare qualcosa che la rossa trovò devastante: si piegò e la baciò sulla guancia, dileguandosi subito dopo in mezzo alla folla di studenti e lasciandola lì impietrita.

Quella sera Hermione era pensierosa, Draco lo notò subito. "Che c'è mezzosangue? Non hai trovato il libro per i compiti?" le disse in modo canzonatorio, mentre lei alzava su di lui i suoi occhioni caramello "Draco, vorrei farti una domanda un po' personale.." lui deglutì e si appoggiò al letto a baldacchino "Certo" "Cosa ne pensi della Umbridge?" "Beh, è una pazza scatenata. Non si può negare che Tu-Sai-Chi sia tornato, lo vedo anche a casa mia che si respira un'aria diversa, di aspettativa direi..." "Allora ritieni che Harry non sia pazzo?" "No, mezzosangue, lo Sfregiato ha tanti difetti, ma non è pazzo. Piuttosto dobbiamo stare attenti a tutto ciò che faremo o diremo" "Come pensavo anche io.. solo che Harry è tornato dall'ufficio della Umbridge con la mano fasciata e non vuole dirmi cosa è successo" "Probabilmente per farlo stare zitto gli ha inflitto una punizione fisica, i suoi metodi sono medievali" "Forse hai ragione" "No, mezzosangue. Io ho ragione" fece lui con un sorrisetto tirato e afferrandole un polpaccio, per iniziare la terapia di ogni sera. Nella sua testa però vorticavano tante idee. La Umbridge nella scuola che si rifiutava di insegnare correttamente la materia, casa sua con un viavai di strani personaggi, suo padre più altero e distante del solito, sua madre che gli diceva di non rassegnarsi al suo destino: discorsi nebulosi, al momento. Draco sperò che si dipanassero in fretta, non era il tipo da aspettare. Tornò a dedicarsi di nuovo alla ragazza, ammirandone ancora la morbidezza della pelle e chiedendosi se fosse davvero brama di averla o se si stava innamorando di lei, visto che ogni volta lottava con il desiderio di starle accanto.

Blaise non riusciva a dormire quella sera. Il bacio innocente che aveva impulsivamente dato a Ginny gli aveva incendiato l'anima e non solo quella. Se fosse stato per lui sarebbe andato dai grifoni e l'avrebbe rapita, portandola nel suo letto; ma la rossa non era il tipo da essere conquistata, doveva essere lei a fare il primo passo. Si girò di fianco e guardò intensamente la parete, come se quella potesse dargli un suggerimento; ma certo! La bacchetta di Draco era collegata alla Granger...se usava la parola magica forse l'avrebbe vista o si sarebbe trasportato come lui.... Valeva la pena provare. Andò piano in camera del biondo e vide che era profondamente addormentato, anche se un velo di sudore gli imperlava la fronte. "Lumox Granger" mormorò e una nuvoletta lo collegò con la camera di Hermione, dove vide finalmente cosa i due facevano ogni notte. Esercizi. Non aveva mai creduto a ciò che gli diceva Draco e invece ebbe conferma che l'amico non gli mentiva; si mise divertito a spiarli un po' e poi visto che non c'era niente di piccante da vedere, spense tutto con un "Nox Granger" e si rituffò tra le sue calde coperte, prendendo finalmente sonno.

La Pazienza del Ragno - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora