Astoria

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Io sono quella lì, a metà del tavolo Serpeverde; sono Astoria, Astoria Greengrass, sorella insignificante della bellissima Dafne. Certo, sono due anni più piccola, posso avere ancora qualche chance di migliorare, ma non sarò mai perfetta come lei. Lei e mia madre: un duo inseparabile. Entrambe bionde, occhi azzurri, fisico statuario senza troppi artifici, sembravano più sorelle che madre e figlia; Dafne la preferita, Dafne la prescelta, colei che avrebbe dovuto sposare il rampollo Malfoy per riportare soldi e prestigio alla loro casata. Dafne, cresciuta come una principessa, tutta etichetta e buone maniere, senza risate, senza divertimento. Mi giro verso di lei, la guardo mentre sorride controllata ad una battuta di Pansy; quella Pansy che lei si portava sempre dietro, che non offuscava la sua bellezza: che ipocrita, scegliere le persone per essere sempre "l'ape regina" del gruppo! Io invece sono una ragazza come ce ne sono tante nelle varie case: pelle chiara, viso appuntito, occhi verdi come smeraldi, capelli lisci a spaghetto, fisico atletico mantenuto a costo di qualche sacrificio (corro due volte al giorno), risata contagiosa e umorismo acuto, il contrario di mia sorella, insomma. Infatti di amiche ne ho poche ma di amici...quanti ne voglio! Non essendo destinata alla grandezza dalla mia famiglia, posso essere libera di seguire le mie passioni, tanto, come dice mia madre "Sarà già qualcosa se combineremo un matrimonio per questa qui". Ecco, per lei sono "questa qui" mentre mio padre mi adora, sono così simile a lui, e ogni volta che può mi dà una mano ad ottenere ciò che voglio. Purtroppo c'è una cosa che non può darmi: Draco Malfoy. Draco è promesso a mia sorella ed entro quest'anno sarà ufficiale, mese più, mese meno. E io, che ne sono follemente innamorata, me lo troverò accanto tutta la vita senza poter fare o dire nulla. Certo che il destino ti colpisce più a fondo che può e gira il coltello nella ferita fino a che non stramazzi a terra! Sospiro e faccio cenno a Blaise e Theo di sedersi accanto a me, insieme sono uno spasso, specie quando raccontano di Draco. Dopo aver cenato, riso e scherzato, ho deciso di andare sulla torre, a rafforzare i muscoli delle gambe; trasfigurata la divisa in una comoda tuta, mi avvicino a passo svelto alle scale che portano alla torre Corvonero.

La Pazienza del Ragno - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora