Quella mattina Ginny era stata svegliata dalla sua amica riccia con l'inganno. Dopo una notte quasi insonne per studiare per il compito di Aritmanzia che la professoressa Vector aveva programmato da lì a due giorni, si era addormentata quasi alle luci dell'alba, venendo poi ingannata da Hermione che le aveva detto che nella loro stanza era entrato Harry. Con la luna di traverso si era cambiata ed erano scese in sala grande per fare colazione, dove i loro due amici le stavano aspettando con la bocca piena di torta di mele. Ginny storse la bocca. Quando quei due si comportavano così, le davano disgusto, sembravano due animali. Si sedette accanto a suo fratello, mentre Hermione annunciava che la lezione della Sprite sarebbe stata sullo stramonio: ma come faceva a sapere sempre tutto? Mentre apriva la bocca per ribattere, vide che al tavolo Serpeverde mancava Malfoy: quella mattina non si era svegliato? Però notò con interesse che c'erano i suoi migliori amici, specie un certo ragazzo con un sorriso smagliante e la pelle scura, che incrociò il suo sguardo, facendola leggermente arrossire sotto le lentiggini e facendole abbassare gli occhi. Terminata la colazione, si alzarono e andarono alle serre, con la professoressa che catturò il loro interesse con la spiegazione dei vari effetti dello stramonio e come poteva essere coltivato. Poi Ginny prese sottobraccio suo fratello, andandosene a Divinazione e cercando di non addormentarsi di nuovo, scegliendo un tavolino tra le prime file. Diede di gomito a Ron un paio di volte, sentendolo russare leggermente. Finalmente quella pena finì e di corsa arrivarono nei sotterranei in contemporanea ad Hermione ed Harry, scegliendo i banchi in prima fila, visto che l'aula era deserta. Con un chiacchiericcio insistente arrivarono anche Malfoy e i suoi scagnozzi, stranamente posizionandosi in fondo all'aula; Ginny lo guardò e notò che quella mattina non era il solito Malfoy di sempre, arrogante e prepotente, sembrava strano, quasi dimesso, come se non volesse far vedere di esserci. Scrollò le spalle, dicendosi che le brutte giornate non capitavano solo a lei. Poi entrò Piton, facendo svolazzare il suo abito e annunciando che avrebbero parlato dello stramonio. Uno sbuffò di impazienza si levò dal fondo dell'aula e prima che Ginny si girasse per vedere chi fosse stato il coraggioso (o l'incosciente), sentì il professore redarguire Malfoy, invitandolo a salire alla cattedra, con coro di risatine di accompagnamento. "Silenzio voialtri...Se c'è qualcuno che vuole condividere l'onore...." Al che la classe ammutolì e si sentì solo il suono di una sedia strascicata e il passo di Malfoy che attraversava l'aula, andando alla dispensa. "Prego Malfoy, prenda la boccetta" Il biondo si mise davanti ai ripiani e dopo qualche esitazione, prese quella giusta, girandosi e incrociando lo sguardo di Hermione. Ginny fu quasi spaventata dell'espressione di odio che gli lesse in faccia, odio che sparì subito sostituita dal terrore. Malfoy era inciampato sulla borsa della ragazza, era caduto a terra, lasciando la boccetta che si era stappata e stava vorticando in aria, spargendo ovunque il suo contenuto. I suoi riflessi da giocatrice di Quidditch la avvertirono del pericolo, prese suo fratello per un braccio, mentre Piton urlava "Immobilus!"e fermava la polvere a mezz'aria. Tempo qualche istante era già uscita dall'aula, vedendo con la coda dell'occhio Harry che faceva lo stesso, pensando che Hermione fosse con lui. Dopo il fuggifuggi generale, la ragazza non si trovava. "Harry, dov'è Hermione?" "Ma non era con voi?" "No..." "Harry, dove hai lasciato Hermione?" "Io le ho detto di scappare...." ribatté debolmente lui. Gli occhi di Ginny mandavano lampi "Sei scappato senza aspettarla? Sei un codardo! Hermione! Dove sei?" cominciò ad urlare la rossa per il corridoio, convinta che la ragazza fosse stata divisa da loro dai compagni in fuga. "Hermione?" "Ehi, rossa, hai perso la tua amica?" "Zabini, hai visto Hermione?" "Io no, ma non credo che sia uscita...con quella testa piena di ricci si riconosce tra mille!" Ginny non sapeva se ridere o piangere. Come non era uscita dall'aula? Allora era in pericolo!! Tornò indietro come una furia e prese Harry per la cravatta "E' tutta colpa tua! Se le è successo qualcosa ti crucio!" La rossa corse alla porta dell'aula e la spalancò, venendo superatada un raggio di luce azzurra e vedendo Hermione tra le braccia di Malfoy senza vita. Le si riempirono gli occhi di lacrime e si girò verso Harry, sguainando la bacchetta, mentre il ragazzo si faceva piccolo piccolo. "Non verranno tollerati duelli in questo corridoio signorina Weasley" fece Piton alle sue spalle "e non perdiamo la testa. La signorina so tutto io Granger è solo svenuta" Ginny abbassò la bacchetta e anche lo sguardo "Mi scusi professore" appena il terzetto l'ebbe superata Ginny scappò via in lacrime, andando a sbattere proprio contro Zabini. "Ehi, rossa, calma! Calmati un po'! Hai sentito che ha detto Piton, vero? Madame Chips te la farà tornare come nuova! Poi ad una ragazza come te non si addicono le lacrime" Ginny tirò su col naso. "Per Salazar, sembri una bambina! Tieni" le passò un fazzoletto e lei si soffiò il naso, facendo un timido sorriso. "Meglio" fece lui. "Scusami Zabini" "Ah ah ah...Blaise....per servirvi" disse lui imitando un inchino e voltandosi. Lei fece un sorrisetto timido "Ginny" "Lo sapevo rossa!" esclamò allontanandosi e agitando la mano in segno di saluto.
Harry quella mattina si era svegliato alle luci dell'alba grazie al rumoroso russare di Ron. Si era tirato su dal letto e aveva inforcato gli occhiali, prendendo al contempo la bacchetta e decidendo di farla pagare al suo migliore amico. "Accio coperta!" Ron venne scoperto ed Harry notò con un certo divertimento che aveva un pigiama a righe rosa e bianche, più adatto a Ginny magari... poi fece alzare un bicchiere d'acqua e lo fece levitare fino alla faccia del suo amico, annaffiandolo. Ron si svegliò di soprassalto, urlando che stava affogando e il moro cominciò a sbellicarsi dalle risate. "Ma tu sei matto!" fece Ron mentre il suo compagno di stanza stava ridendo fino alle lacrime. Quando Harry si fu calmato decisero di scendere a fare colazione. Si sedettero ai soliti posti in Sala grande, notando l'assenza di Malfoy e anche delle ragazze, sempre piuttosto mattutine. Ma la comparsa sul tavolo della torta di mele li distrasse da ogni altro pensiero; erano già alla quarta fetta a testa quando arrivarono le loro amiche a fare colazione. Dopo l'annuncio di Hermione, che non vedeva l'ora di andare alle serre, si incamminarono chiacchierando e seguirono con molto interesse la lezione della Sprite. Poi si divisero e si ritrovarono davanti all'aula di Pozioni, entrarono e presero posto nella prima fila, cosa rara per i ragazzi grifondoro, sempre costretti nelle retrovie dai serpeverde. Poco dopo il loro arrivo Harry sentì la combriccola verdeargento che entrava e si aspettò di dover discutere, ma fu sorpreso dal fatto che quella mattina avessero scelto il fondo dell'aula...i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di un Piton come al solito indisponente e sprezzante, che arrivò alla cattedra e annunciò che quella mattina avrebbero parlato dello stramonio. Harry sentì uno sbuffo e Piton che ce l'aveva con Malfoy. Strano che quella mattina non erano loro i bersagli del professore. Dopo una brevissima discussione Malfoy si alzò e andò all'armadio delle misture, per prendere la boccetta dell'erba velenosa. Il moro notò che il biondo aveva difficoltà a scegliere la boccetta, come se non ci vedesse bene; quando infine si girò e guardò nella loro direzione, ficcò in faccia ad Hermione uno sguardo di odio puro, seguito subito dopo dal terrore: Malfoy era inciampato sulla borsa della ragazza e cadendo aveva lasciato la boccetta, che si era stappata e aveva cominciato a perdere il prezioso contenuto. Harry, in preda al panico, sentì Piton che urlava "Immobilus!", toccò il braccio della ragazza accanto a lui: "Muoviti Hermione! Moriremo se restiamo qui!" poi si girò e si appiattì addosso agli altri in un fuggi fuggi generale che venne bruscamente interrotto dal professore con la bacchetta ancora a mezz'aria ""NON RESPIRATE!" sibilò Piton "E uscite lentamente dall'aula, mentre ripulisco questo scempio" Harry quindi si mise in fila, si girò, non vide più la riccia e pensò che fosse già uscita. Si ritrovò fuori con Ron e Ginny, usciti prima di lui "Harry, dov'è Hermione?" "Ma non era con voi?" "No..." "Harry, dove hai lasciato Hermione?" "Io le ho detto di scappare...." Gli occhi di Ginny mandavano lampi, faceva paura, sembrava sua madre quando ce l'aveva con Ron. "Sei scappato senza aspettarla? Sei un codardo! Hermione! Dove sei?" cominciò ad urlare la rossa per il corridoio. Harry era confuso...eppure Hermione non c'era quando si era voltato! Fu riportato alla realtà dalla furia rossa "E' tutta colpa tua! Se le è successo qualcosa ti crucio!" La ragazza corse alla porta dell'aula e la spalancò, trovandosi davanti Piton, Malfoy ed Hermione svenuta tra le sue braccia. Tornò indietro verso di lui, che per lo spavento quasi si nascose dietro Ron, sguainando la bacchetta per mantenere la sua promessa e venendo bloccata dal professore di pozioni "Non verranno tollerati duelli in questo corridoio signorina Weasley e non perdiamo la testa. La signorina so tutto io Granger è solo svenuta" Ginny abbassò la bacchetta e anche lo sguardo "Mi scusi professore" e, appena il terzetto l'ebbe superata per andare in infermeria, Ginny scappò via in lacrime, prima che lui potesse dire qualsiasi cosa a sua difesa.
Ron quella mattina era stato svegliato da un bicchiere d'acqua che Harry gli aveva gettato in testa. Si era strafogato anche quella mattina di torta di mele, aveva assistito ad una interessante lezione della Sprite, aveva dormicchiato dalla Cooman e ora eccolo lì, a Pozioni, in attesa che arrivasse Piton. Con Harry avevano già deciso di attaccare briga in caso di discussioni con i serpeverde, non potevano stare sempre loro in prima fila! Poi l'inaspettato: Piton che ce l'ha con Malfoy, il biondo che viene chiamato alla cattedra a prendere la boccetta che serviva al professore e la sua caduta...molto comica se non avesse avuto tra le mani qualcosa che li avrebbe potuto uccidere tutti! Sentì sua sorella che lo artigliava e lo portava via dall'aula mentre il professore gridava "IMMOBILUS!" e poi una volta fuori si misero ad aspettare Harry ed Hermione. Harry arrivò senza la ragazza e alla richiesta di spiegazioni di sua sorella il moro balbettò una cosa incomprensibile che scatenò la furia rossa. Ron non l'aveva mai vista in quello stato, arrivare addirittura a minacciare il ragazzo che le piaceva! Quando si rese conto che Hermione era tra le braccia di Malfoy, svenuta per di più, cominciò a capire cosa era successo, perché Ginny era così arrabbiata e perché Harry cercasse di nascondersi dietro di lui. Quando Piton la fermò, sua sorella scappò via in lacrime e Ron per quella volta pensò che un po' di tempo da sola non le avrebbe fatto male.
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La Pazienza del Ragno - Dramione
Fiksi PenggemarUn giorno come tanti alla scuola di magia accade un incidente che coinvolge Hermione e Draco. E' l'inizio di un idillio? Come potranno i nostri amici lottare contro il redivivo Voldemort e anche contro i loro sentimenti? Lo scopriremo solo leggendo...