Ginny

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Hermione non faceva altro che pensare a Draco. Ormai ogni suo pensiero era fisso su di lui. Quasi non riusciva a concentrarsi quando studiava e ciò era grave, molto grave! In quattro anni di scuola non era successo neanche quando frequentava Krum! E questo la destabilizzava: quel pomeriggio poi! Draco e Blaise avevano scelto di studiare in biblioteca come decine di studenti, ma lei non riusciva a staccare lo sguardo dal loro tavolo. I ragazzi scrivevano, leggevano, si scambiavano opinioni, come se nulla fosse, mentre lei non riusciva neanche a capire gli esercizi! Per Godric era un disastro! "Hermione, se smetti di fissarli magari qualche cosa riusciamo a fare -disse Ginny sospirando forte - altrimenti andiamo al loro tavolo!" "Ma che sei impazzita?" "No, magari riusciamo a studiare!" Hermione avvampò "Mai nella vita!" E Ginny scoppiò a ridere, mentre gli altri le dicevano di tacere e Mrs Pince le guardava in modo malevolo. I due ragazzi si diedero di gomito, si alzarono ed andarono al tavolo occupato dalle due ragazze. "Permettete signorine -uscì Blaise- vorremmo invitarvi a studiare fuori in cortile. Qui non siamo ben accetti, e a quanto pare, neanche voi" E porse una mano aperta in direzione di Ginny, che lo guardò negli occhi e la strinse. Hermione era a dir poco stupefatta. "Andiamo Granger, non vi mangiamo mica!" sbottò Draco e Mrs Pince si avventò su di loro "Se non uscite immediatamente, il preside lo verrà a sapere!" Il biondo stava per ribattere, ma Hermione fu più veloce "Ce ne andiamo subito!" Raccolse le sue pergamene, il libro di Aritmanzia, si passò la borsa a tracolla, prese la mano di Draco, strattonandolo via. Draco si fece trascinare fuori dalla biblioteca e condurre in giardino senza proferire parola, da quanto era stupito dal gesto della ragazza. Guardo più avanti Ginny e Blaise, che nel frattempo si era arrischiato a passare un braccio attorno alle spalle della ragazza e le stava sussurrando qualcosa all'orecchio. Lei lo guardò sorpresa e si lasciarono andare ad una risatina complice. Tutti i ragazzi che li vedevano passare si fermavano, incerti se stessero immaginando quelle due strane coppie. Draco sussurrava "Obliviate" a tutti quelli che incrociavano, non voleva che la scuola spettegolasse troppo su di loro; una volta giunti fuori, Hermione lasciò la mano di Draco e respirò a pieni polmoni l'aria cristallina, girandosi verso di lui con un sorriso. "Mi ci voleva proprio un po' d'aria fresca, in quella biblioteca c'è solo odore di polvere!" Il biondo alzò un sopracciglio, Ginny spalancò la bocca e Blaise gliela richiuse gentilmente spingendole il mento all'insù, mentre la rossa imporporava le guance. "Beh, che c'è? Adoro la biblioteca, ma qualche volta fa bene cambiare! Bene, che facciamo? Ci prepariamo o perdiamo tempo?" "Eccola, è tornata in sé!- fece Ginny- la solita Hermione!" Guidati da una riccia caparbia, che nel frattempo aveva le farfalle nello stomaco, riuscirono a fare qualche esercizio e ripassare per il compito; al termine del pomeriggio i ragazzi si congedarono, senza darsi appuntamento né a cena, né al compito dell'indomani; aleggiava un'aria strana tra di loro, la calma prima della tempesta, come quando vedi il fulmine ma non senti il tuono: quel momento di silenzio assoluto che fa palpitare i cuori in attesa.

Dopo il compito i ragazzi si divisero: Draco in guferia, Blaise andò verso i sotterranei. Ad un certo punto il moro si sentì afferrare per la divisa e strattonare dentro un'aula vuota, si mise sulla difensiva certo che fosse qualche ragazzo che ce l'aveva con lui. Si stupì molto di incrociare gli occhi azzurri di Ginny; abbassò i pugni e il suo volto si distese, mentre cercava di inventarsi qualcosa da dirle. Ma fu lei a sorprenderlo. "A che gioco stai giocando Blaise?" "Non sto giocando Ginny" "Io lo devo sapere. Io quando mi impegno in qualcosa ci metto il cuore e l'anima. Sei disposto a fare altrettanto o me ne farai pentire?" Lui le prese le mani, si avvicinò, gliele baciò entrambe e se le mise attorno al collo, annullando la distanza tra di loro. "Io so solo che se non ti bacio adesso, me ne pentirò per tutta la vita" Ginny emise un sospiro strozzato e lo baciò: Blaise rimase sorpreso dall'audacia della ragazza e le lasciò comandare il gioco. Quando si separarono per riprendere fiato, le prese il volto con entrambe le mani, sussurrandole a fior di labbra che era la creatura più bella che mai avesse calcato il mondo magico. Ginny sorrise e lui le baciò gli angoli della bocca. "Potrebbero scoprirci..." "Hai ragione. Non corriamo, abbiamo una nottata davanti, sempre se lo vuoi..." "Blaise, non lo so...mi sembra prematuro- fece lei abbassando la testa- non credo di essere pronta" Lui si batté la fronte con la mano "Come al solito faccio sempre andare avanti ciò che provo io..." "Spero di non averti deluso.." Ginny abbassò gli occhi e lui le rialzò il volto "Quando succederà sarà più bello ancora...perché tu sei speciale e io voglio aspettarti" La ragazza lo fissò negli occhi e lo abbracciò di slancio, cercando di nuovo la sua bocca. "Signor Zabini -sussurrò lei- ma sa che bacia proprio bene?" Lui scoppiò in una risata "Allenamento signorina Weasley, allenamento! Da oggi sarò il suo professore!" Mano nella mano uscirono dall'aula e si incamminarono nel corridoio semideserto; giunti davanti alla porta della sala comune Serpeverde Blaise le accennò con la testa se voleva entrare, ma Ginny lo salutò con un altro bacio a fior di labbra.

La Pazienza del Ragno - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora