Vedo venire verso di me a velocità vampiro il ragazzo entrato precedentemente, non riesco a scappare e mi ritrovo con la schiena contro il muro e la sua mano intorno al mio collo
"ragazzina non metterti contro Klaus Mikaelson" la sua voce è profonda e minacciosa come il suo sguardo, la sua mano stringe sempre di più la presa
"e quindi è questo il volto del misterioso ibrido originale Niklaus" a stento riesco a parlare
"come mi conosci" lascia la presa e quasi cado, mi tengo al muro alle mie spalle e poi mi siedo su una poltrona difronte a un caminetto
"è la sorella di Katherine" dice Damon avvicinandosi a me
"Elisaveta, piacere tuo, voi quindi siete i suoi fratelli, Rebekah ed Elijah Mikaelson immagino" mi volto verso i ragazzi e lo rivedo "ma per qualcuno di voi non sono una nuova conoscenza" sorrido e guardo Niklaus "fossi in te insegnerei ai tuoi fratellini ad essere egoisti come te" assottiglia lo sguardo verso suo fratello e poi lo sposta nuovamente su di me
"che cosa intendi dire?" il suo tono è freddo
"chiedilo ad Elijah, ma non incolparlo non sapeva chi fossi, ha solo salvato una donzella attaccata da un branco di lupi" si sente la tensione nell'aria aumentare e un sorriso beffardo si forma sul mio volto
"la trasformai e passammo anni insieme prima della sua misteriosa fuga" si sistema il suo lungo cappotto nero e si avvicina cupo a me
"spero tu non l'abbia presa sul personale Elijah, mi serviva il tuo sangue, io ero già un vampiro da qualche anno in realtà" non riuscii a finire di parlare che un uomo si mise difronte a me e scagliò contro di me un paletto di legno quasi dritto nel mio cuore. Sfilo con molto dolore il pezzo di legno e mi avvicino all'uomo ricambiando il suo gesto e tre secondi dopo lo vedo accasciarsi ai miei piedi mentre del sangue esce dalla sua bocca
"ALARIC" urla Elena mentre Caroline si avvicina a lui in lacrime
"è buona educazione far finire di parlare, la mamma non ve l'ha insegato?" ancora dolorante mi alzo e mi avvicino al camino acceso e vi lancio dentro parte del paletto che era ancora rimasto nel mio petto
"perché sei ancora viva, saresti dovuta morire non sei un'originale" sussurra Elena avvicinandosi a me con e lacrime agli occhi
"il sangue del bel vampiro originale e un piccolo incantesimo mi ha resa come la piccola famigliola felice di originali, tranne qualche piccola eccezione ovviamente. Comunque non vi preoccupate tra poche ora e avrete il paparino tra di voi, ho visto l'anello e per quanto mi piaccia la vostra compagnia sono qui per altro, gradirei molto ottenere ciò che vi ho gentilmente chiesto" sorrido e mi volto verso i fratelli Salvatore
"Cosa ti fa pensare che non ti chiuderò in una bara che getterò in fondo al mare così che tu possa stare lì a marcire per l'eternità" dice Klaus con tono minaccioso avvicinandosi a me con grandi falcate, io inclino leggermente il capo e faccio un ghigno
"Niklaus in cinquecento anni sono molte le persone che hanno provato a uccidermi o anche a rinchiudermi...ma, evidentemente, sono ancora qui...ho i miei assi nella manica ma se ci tieni puoi provare" mi avvicino a lui a mia volta "so che voi non fate nulla senza consultarvi, come so che mia sorella non è in questa casa, Elena tesoro fossi in te migliorerei la tua recitazione" dico voltandomi per un secondo verso di lei "ma comunque mi sento particolarmente gentile con voi, vi do ventiquattro ore di tempo per farvi decidere di liberare mia sorella oppure mi toccherà fare alla mia maniera" mi allontano da loro ed esco da quella casa sotto lo sguardo minaccioso di tutti, fino ad arrivare in un bar dove riesco a soggiogare un ragazzo umano di nome Matt che mi ospita a casa sua per la notte, in questa città è più facile trovare vampiri che umani nonostante in ogni punto della città vi siano verbena e vampiri.
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JUST HER // Kol Mikealson
FanfictionElisaveta Petrova, sorella minore di Katerina Petrova. Tutti si fano ingannare facilmente dai suoi dolci occhi verdi ma bastano pochi secondi in sua compagnia per capire la sua ironia tagliente, a lei invece bastano pochi secondi per capire e sfrutt...