Capitolo 25

2.2K 70 0
                                    

Sento di nuovo il sangue scorrere nelle vene fino a pompare il cuore e un'improvvisa scarica di adrenalina mi invade il corpo. Mi alzo di scatto e mi siedo, man mano sento l'aria raggiungere nuovamente i polmoni

"Elisaveta" sento dire a un ragazzo avanti a me, vedo sfocato e non lo riconosco finché due esili braccia non mi circondano le spalle, mi volto di scatto e vedo Rebekah.

"Reb" sussurro stringendola a me e la sento singhiozzare

"è da un anno che ti cerco" dice accarezzandomi la testa e staccandosi da me "mi sei mancata da morire" continua lei e le sorrido

"non si saluta il tuo eroe?" dice il ragazzo avvicinandosi e finalmente capisco chi sia

"vieni qui" esulto allargando le braccia e Damon si fionda verso di me stringendomi forte "sei mancata anche a me principessa" mi sussurra

"grazie ragazzi" dico sorridendo nonostante senta ogni singola parte del mio corpo a pezzi

"tieni bevi" dice la bionda dandomi delle sacche di sangue e le bevo velocemente

"ragazzi problema...Elisavetta" dice Caroline entrando nella stanza seguita da Elena

"ragazze" esulto correndo da loro e abbtacciandole "grazie" dico anche a loro

"la città senza di te era diventata troppo monotona" dice la biondina ridendo

"qual è il problema" dice Damon

"ciò che avete fatto è il problema" si intromette Klaus furioso entrando nella stanza seguito dai suoi fratelli, il mio sguardo cade velocemente su Kol ma non appena i nostri sguardi si incrociano lui si volta altrove.

"no Klaus voi non avevate motivo di farlo io ho perso la mia unica amica per un anno solo a causa dei tuoi problemi di fiducia e del tu egoismo, non sopporti di non avere tutto sotto controllo ma ora basta" dice Rebekah avanzando verso di lui

"Reb tranquilla mi difendo sola" intervengo io "non voglio metterti contro la tua famiglia" continuo io raggiungendola

"non mi farò problemi a pugnalarti nuovamente" afferma il biondo e io rido

"non hai nemmeno avuto le palle di uccidermi tu ma hai mandato uno dei tuoi cagnolini Nicklaus" dico guardando Kol

"penso che tu abbia scontato la tua punizione, puoi tornare con noi e hai il mio perdono" dice Elijah

"non tornerò con voi nemmeno se mi legaste e trascinaste con voi, ma soprattutto il tuo perdono per quel che mi riguarda puoi tenerlo per te" dico ridendo ed avvicinandomi a lui "sei tu che dovresti chiedermi il mio piuttosto" sospiro e mi allontano "se non vi dispiace ora vado via e spero per sempre" affermo decisa

"no El non puoi lascarmi" dice Rebekah avvicinandosi a me

"vieni con me" le sussurro e lei annuisce

"sorella non puoi tradirmi così" interrompe Klaus

"tu mi hai tradita quando hai mandato Kol a pugnalare Elisaveta" risponde.

Mi avvicino a Damon e lo abbraccio e lui ricambia stringendomi e accarezzando dolcemente la mia nuca

"ci rivedremo, non è un addio" sussurro prima di posare un bacio sulla sua guancia, mi stacco e abbraccio Elena e Caroline "rivedrò anche voi" dico staccandomi da loro
"Ci rivedremo" dicono convinte guardandomi con gli occhi lucidi

Guardo i tre ragazzi ancora fermi all'ingresso

"fatemi passare così che il vostro desiderio di non rivedermi mai più sarà realizzato" dico e loro abbassano leggermente il capo spostandosi "pensavo foste meglio di così ma a quanto pare dovrei fare come voi e limitarmi alle apparenze" proseguo io

Esco dalla stanza seguita dalla mia amica ma una voce mi chiama, riconosco quella voce tra mille quindi proseguo per la mia strada senza voltarmi ma lui corre avanti a me.

"cosa vuoi Kol" dico io annoiata

"parlare" dice per poi guardare sua sorella "in privato" lei ci guarda velocemente passando i suoi occhi dalla mia figura a quella del fratello

"vado a prendere la macchina e ti aspetto lì" afferma la bionda prima di andare via

"fa presto" dico incrociando le braccia e guardandolo alzando un sopracciglio.

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora