Capitolo 7

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"dovrebbero arrivare a momenti" dico a Katherine mentre cammino avanti e indietro avanti la cripta

"sarebbe anche ora" dice strafottente, sospiro e mi volto dandole le spalle. Dopo tutto quello che ho fatto per lei questo è il suo modo per mostrare gratitudine o almeno un minimo di affetto? Incredibile, sembra essere diventata un'altra persona rispetto a quando eravamo umane e anche migliori amiche. Eravamo solite affrontare tutto insieme anche il minimo dei problemi e ora sembra essere diventata un'egoista che pensa solo a se stessa, pensavo che almeno con me avesse un comportamento diverso, ma forse l'unico punto debole per il suo cuore è Stefan.

"sai se il tuo piano non funziona è la prova che fai abbastanza schifo come stratega" dice velenosa mentre si sdraia sulla sua schiena

"ironico sentirlo dire da te che sei intrappolata in una grotta e la tua vita dipende dalle scelte di una sottospecie di gang del sovrannaturale e la tua libertà dipende da me" mi avvicino a lei stupita dalle sue parole cattive

"io non dipendo da nessuno tantomeno da una bambina strafottente che crede di essere un genio ma è solo la mia brutta copia" si alza e corre contro di me scontrandosi sulla parete magica che blocca l'ingresso della cripta

"la tua brutta copia?" rido e mi allontano dalla barriera "da quando ho memoria ti ho sempre aiutata e salvata, sono stata cinquecento anni a coprire le tue tracce perché spoiler cara sorellina fai schifo a sfuggire dalle persone che ti vogliono uccidere. Ma se sei tanto brava prego fai pure, liberati sola stronza" le feci segno con la mano di uscire e lei mi lancia qualcosa dall'interno della grotta che mi colpisce alla spalla destra con forza, sfilo l'oggetto lentamente 

"è per nostro padre vero? Mi odi per quello che ti ho detto?" le chiedo con un tono a metà tra l'offeso e l'arrabbiato mentre mi avvicino a lei

"tu non sai cosa vuol dire vedere la tua famiglia sterminata e sentirti la causa di tutto per cinquecento anni, sentire questo peso  ogni giorno per poi scoprire che è stata tua sorella, la persona che dice di amarti, ad uccidere DUE DI LORO" risponde lei urlando le ultime parole

"e tu non sai che vuol dire vedere l'uomo che ti ha messo al mondo amarti tanto da sviluppare un'ossessione per te quando eri solo una bambina, non sai che vuol dire avere anche il peso della sua morte nella tua anima, ma sai cosa? Io non me ne pento perché quell'uomo che stava per uccidere tua figlia e che non si fece problemi a stuprare una ragazzina meritava di rimanere senza nemmeno una goccia di sangue in circolo e bruciare all'inferno" mi fermo e metto in chiaro le idee per qualche secondo, solo dopo continuo a parlare ma questa volta sussurro "e per il resto non mi va di parlarne non avresti nemmeno dovuto prendere in causa determinate cose. Sono una persona d'onore e non ti ucciderò per ora, sappi solo che con me hai chiuso per sempre" sto per andare via finché lei non continua a parlare

"tanto sei abituata a uccidere chi ti ama o a separarti da chi fingi di amare" dice con il tono di una madre arrabbiata e delusa

"allora sai che non mi farò problemi a mandarti a bruciare all'inferno" il mio tono è calmo ma comunque gelido

"rissa tra donne?" la voce di Damon mi fa voltare di scatto

"guarda Elisaveta puoi riprendere i miei avanzi tanto non sai fare altro" dice andando velocemente in fondo alla cripta, la ignoro e guardo il biondo avanti a me

"Niklaus il nostro accordo è annullato, lasciala morire nella sua tristezza" tento di andare via ma lui mi blocca prendendomi dal braccio destro

"piccola Petrova io voglio comunque il tuo cimelio" la sua voce è calma ma riesce comunque a essere minacciosa e cupa

"contaci" dico ironica "ma toccami ancora e lo avrei tutto per te dritto nel tuo cuore" sorrido inclinando il capo 

"tu osi prenderti gioco e minacciare me?" rafforza la presa sul mio polso e mi fulmina con lo sguardo

"sei sveglio per avere mille anni" stacco la presa e corro via ma sento qualcuno seguirmi. 

Mi fermo e mi guardo intorno, qualche metro di distanza intravedo una figura non molto definita che si avvicina lentamente,  una chioma bionda si piazza avanti a me e io rilascio un sospiro di sollievo

"Rebekah che piacere vederti" dico mentre le sorrido

"piacere tuo Elisaveta" ride anche lei "che ne dici di andare a un ballo? Questo sabato" mi pone l'invito e lo prendo confusa

"ho l'onore di partecipare a uno dei famosissimi balli dei Mikaelson? Qual è l'evento?" chiedo in tono scherzoso

"nessuno scopo preciso" solleva le spalle e sfoggia uno dei suoi magnifici sorrisi

"posso venire tranquilla o me ne vado con un paletto nel cuore e dentro una bara?" ridiamo entrambe e lei nega con la testa

"ti aspetto El" dice e corre via.

Apro il foglio bianco sporco ornato di semplici e sottili ricami in argento e leggo:

                        Famiglia Mikaelson

                      evento alle ore 19:00

                  danze, cocktail e banchetto.

Molto probabilmente è come buttarsi nella tana del lupo, ma comunque perché non andare? In fondo in questa città non succede mai nulla potrebbe essere ora di smuovere le acque di questa cittadina o di abbandonare per sempre la mia vita.

JUST HER // Kol MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora